14 gennaio 2021 – Corriere del Trentino

Raiffeisen e intesa con Bolzano Le vie verso il nuovo Mediocredito

Entro la primavera potrebbe vedere la luce il nuovo Mediocredito: nuovo cioè nella struttura societaria, con la Provincia di Trento che dovrebbe rilevare le quote di Bolzano (26,2%). I tempi li detta Piazza Dante che ha stanziato 22 milioni a questo scopo in Finanziaria.«Noi cerchiamo di fare il più rapidamente possibile» traccia la traiettoria l’assessore allo sviluppo economico di Trento Achille Spinelli. La primavera è l’obiettivo.

In mezzo però ci sono scogli non scontati da superare. Ma procediamo con ordine.La presenza così forte del pubblico in una banca trovava da qualche tempo la contrarietà della Corte dei Conti. La Provincia di Bolzano, forte di un sistema bancario molto radicato sul territorio che fa capo alle Raiffeisen, è decisa a dismettere le proprie quote. A oggi sono il 26,2 per cento del totale, come quelle in capo a Trento dopo che alle originarie 17,4 si sono aggiunte, metà ciascuna nel corso dell’anno, quelle della Regione. Anche Trento era dello stesso avviso e la candidata ideale pareva essere a quel punto Cassa Centrale Banca che è già socia di Mediocredito attraverso le Rurali presenti in Crr-Fin spa (la Finanziaria che raggruppa le rurali e Raiffeisen e detiene il 35,2%). Con l’ingresso a Piazza Dante della giunta Fugatti però le cose sono cambiate: la Provincia ha stanziato 22 milioni di euro nell’ultima Finanziaria per acquisire le quote dell’Alto Adige. Ma Piazza Dante non intende diventare una banca. «L’obiettivo della Provincia — spiega Spinelli — è quello di acquisire la posizione di socio di maggioranza. Una posizione transitoria, perché nel medio periodo dismetteremo parte delle azioni a favore di attori privati. Quella che vogliamo è una banca del territorio».

Insomma Trento vuole avere il pallino in mano e accompagnare la banca in questa nuova fase. I soldi però, 22 milioni, non si avvicinano nemmeno ai 60 stimati un paio d’anni fa dall’advisor per il 26 per cento delle azioni. E quindi? Le ipotesi sul piatto sono più d’una: la Provincia potrebbe acquisire parte delle azioni bolzanine e lasciarne una parte alle banche o altri soggetti finanziari. Quali? In finanziaria è spuntato un articolo che consente alla Provincia di cedere quote delle partecipate trattando direttamente con l’offerente, senza andare a gara. Se, come si vocifera, fosse stato scritto ad hoc per Mediocredito testimonierebbe una volta di più l’azione di regia che la Provincia vuol giocare in questa partita. Anche per non lasciare campo libero a Cassa Centrale Banca. «Certo, dobbiamo discutere anche con loro – ammette Spinelli – Ci si deve trovare sul campo di Mediocredito con unità di intenti: non vorremo perdere questa banca e vederla sparire dal territorio regionale, vorremo vederla crescere, coinvolgendo anche le banche altoatesine.Ho paura che ci siano timori eccessivi nel mondo economico e finanziario locale: l’ente pubblico non è fatto per gestire una banca ma per agire con lungimiranza, radicandola e coinvolgendo gli operatori più validi e capaci». L’altra ipotesi è che Trento compensi i soldi che mancano in termini politici, facendosi carico di un ruolo più impegnativo in qualche altra società compartecipata con Bolzano. Spinelli non si sbilancia: «Io credo che un accordo lo potremo trovare, le azioni non hanno un valore immutabile. Quello che serve lo regoleremo, sono importi di cui rientreremo dismettendo le azioni in una fase successiva». Ciò che dovrebbe invece trovare posto, nel nuovo assetto, è una fetta di azionariato popolare, da sempre chiesta dalla Uil tramite il suo segretario Walter Alotti: «In questo modo — ragiona Alotti — si potrebbero ridurre le percentuali delle quote in mano al pubblico e si avrebbe uno strumento per emettere i bond trentini».

Le strade sono aperte, ma i tempi non sono infiniti. I patti parasociali sono scaduti al 31 dicembre. E non sono stati rinnovati («si sta discutendo», spiega l’assessore). Le cariche sociali scadono e con il bilancio di aprile dovrebbero essere rinnovate: possibile, ma difficile, che la Provincia di Bolzano, ormai sull’uscio, esprima un rappresentante. Quella data potrebbe essere dunque la data di nascita della nuova era di Mediocredito.

 

Scarica il pdf: Mediocredito ART 140121 2