Sanità: servono assunzioni, non rattoppi

 

È assurdo pensare che dopo molteplici missive di richiesta di assunzioni nelle varie Unità operative, da parte della UIL FPL Sanità, ancora oggi ci sentiamo rispondere dalla Provincia e dall’APSS che loro hanno assunto il personale Medico, Sanitario e OSS necessario, enfatizzando l’aumento dello stesso in diverse realtà operative degli Ospedali Trentini, massimamente dopo la Pandemia.
Inevitabilmente, il Segretario Generale della Uil Fpl Sanità del Trentino debba continuamente precisare come queste assunzioni sono state impiegate per “RATTOPPARE GLI ORGANICI” dovuto a pensionamenti, dimissioni volontarie e da uno scellerato taglio d’assunzioni. Non è possibile rimandare questa penosa situazione, rischiando ulteriori dimissioni volontarie da parte del personale ormai ridotto allo stremo o addirittura alla chiusura di reparti o ridimensionamenti dei posti letto.
Di conseguenza nascono delle situazioni incresciose come quelle che sta attraversando l’Ospedale Riabilitativo Villa Rosa di Pergine Valsugana, una realtà d’eccellenza trentina dove per carenza di personale Infermieristico e O.S.S. si deve arrivare a soluzioni estreme come ridimensionamenti di posti letto e sovraccarichi di lavoro per il personale in essere, ormai ridotti allo stremo con continui turni aberranti, straordinari e ferie non concesse.
Presso l’Ospedale Santa Chiara di Trento, la situazione è drammatica. La sofferenza di Personale Medico, Sanitario ed Oss è diventata cronica, basti pensare che si continua a spostare di continuo il personale in turno per poter garantire il minimo di assistenza ai degenti presente nelle varie Unità Operative, ciò può comportare un elevato rischio di errore da parte del personale sanitario verso chi è ricoverato. Per citare alcune criticità, nel Pronto Soccorso e nella Farmacia di questo nosocomio si continua imperterriti a lavorare sottolivello di organico, basti pensare che i Tecnici di Laboratorio in farmacia sono sotto di 3 unità su 10 totale e nel frattempo il lavoro negli ultimi 2 anni è aumentato di oltre 20%..
Continua Giuseppe Varagone, nelle scorse settimane siamo stati informati che per carenza di personale infermieristico nell’Unita Operativa di Pediatria/Neonatologia dell’Ospedale di Rovereto la decisione presa da parte della Dirigenza dell’Apss, sia stata quella di ridurre di un’unità il personale Infermieristico presente sul turno notturno. Questa atroce decisione sta comportando un elevato rischio e disagio agli utenti, inoltre non sono più garantiti gli standard minimi di sicurezza sia per i Professionisti in turno che per gli utenti presenti.
Presso l’Ospedale di Arco l’Unità Operativa di Medicina Generale e di Pronto Soccorso è drammatica, la carenza di Personale Medico sta comportando un elevato stress lavorativo mai visto prima del personale rimasto. Nelle ultime settimane due Medici si sono licenziati per andare a prestare il loro servizio in realtà private trentine, in quanto da parte della dirigenza aziendale nessuno ha posto rimedio alle loro questioni.

Conclude il Segretario Generale della Uil Fpl Sanità del Trentino, potrei continuare per giorni ad elencare cosa sta accadendo nei vari servizi e/o unità Operative degli Ospedali Trentini, ma ritengo che gli esempi sopra citati bastino per far riflettere all’opinione pubblica e alla politica il decadimento della nostra sanità pubblica Trentina in questi anni.

È imperativo che la Provincia convochi un incontro per affrontare con urgenza la questione delle assunzioni. Questa richiesta, ribadita con forte determinazione dalla UIL FPL Sanità del Trentino, non è più rinviabile, in quanto questa situazione mette a rischio non solo le strutture sanitarie, ma anche i reparti e i servizi che, in queste precarie condizioni rischiano di interrompere la loro attività.
L’attenzione deve concentrarsi sulla risoluzione di questa crisi, affinché la salute dei cittadini e degli Operatori Sanitari non sia compromessa e il Servizio Sanitario Trentino possa garantire la qualità dell’assistenza a tutti i livelli. È fondamentale agire con determinazione per superare questa emergenza e assicurare un futuro più stabile e sicuro alle strutture sanitarie.

Giuseppe Varagone
Segretario Generale della UIL FPL Sanità del Trentino

 

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