28 aprile 2018 –  Corriere del Trentino

Scuola e denatalità, i sindacati non temono tagli «Reimpiego in attività integrative».

Formazione professionale, in arrivo 46 stabilizzazioni

 

I dati dello studio «Scuola. Orizzonte 2028» della Fondazione Agnelli sullo scenario demografico della scuola trentina nei prossimi 10 anni (Corriere del Trentino di ieri) pongono varie questioni sulle strategie da adottare per affrontare la prospettata fisiologica diminuzione di studenti, classi e insegnanti. Stando alle dichiarazioni della dirigente del Dipartimento della conoscenza provinciale Livia Ferrario «non ci deve essere nessun timore di riduzione degli organici». Su questo punto Gilda Scuola appare serena: «Siamo fiduciosi sul fatto che l’amministrazione terrà fede alla parola data — commenta il coordinatore Isaia Iorfida — e che i docenti in esubero potranno essere impiegati in una serie di attività integrative (alternanza scuola-lavoro, Clil, recuperi pomeridiani) e progetti di varia natura, o in attività di tutoraggio e affiancamento per i docenti supplenti in anno di prova». Un impiego, quest’ultimo, ipotizzato pure da Cinzia Mazzacca (Flc Cgil), anche per via «del mancato ottenimento in sede contrattuale dell’alleggerimento dei carichi di lavoro per i docenti in pre-pensionamento. In ogni caso interpreto lo scenario prospettato come un’opportunità, bisogna cogliere l’occasione per effettuare operazioni importanti supportate da un organico adeguato: tempo pieno alla primaria e prolungato alle medie, didattica personalizzata, nuove metodologie, educazione permanente per gli adulti». Anche Pietro Di Fiore (Uil Scuola) prospetta l’impiego dei docenti più anziani in attività di tutoraggio per i nuovi colleghi – con ovvia riduzione dell’orario frontale – e non teme future riduzioni d’organico: «Non ci sono persone che rischiano di perdere il posto, anche perché entro cinque, dieci anni più del 50% degli insegnanti italiani andrà in pensione. Mi preoccupano di più il trend nazionale, il calo delle nascite e l’anzianità media del nostro Paese». Tema rilevato anche da Stefania Galli (Cisl scuola), «un problema enorme che forse non abbiamo ancora del tutto realizzato e che può avere ripercussioni per tutti gli operatori della scuola. L’amministrazione deve pensare a un nuovo modello, a numeri adeguati per i nuovibisogni,partendodalla scuola dell’infanzia, sulla quale ci confronteremo a breve con il presidente provinciale Ugo Rossi». Un altro confronto avverrà lunedì 14 maggio al PalaRotari di Mezzocorona quando sindacati e Gilda presenteranno all’assemblea provinciale degli insegnanti il nuovo contratto docenti 20162018 firmato il 24 aprile. Novità anche nella formazione professionale: è in arrivo un concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 46 docenti, «riservato agli insegnanti già inseriti nella rispettiva graduatoria per l’assunzione a tempo determinato che hanno svolto un periodo di servizio di almeno tre anni negli otto anni scolastici precedenti l’entrata in vigore della legge di stabilità».

Scarica il pdf: scuola ART 280418