28 aprile 2018 –  Trentino, Corriere del Trentino

«Un altro anno da precari per quindici lavoratori»

Secondo il sindacato Uil Tucs la Andalo Gestioni srl chiederà per la quinta volta il rinnovo del contratto a tempo determinato per parte dei suoi dipendenti

Non ci si scappa. Ormai il mondo del lavoro è una giungla. Dove pur di ingrossare la voce degli occupati nelle tabelle relative, anche quelli da poche centinaia di euro al mese (e non riguarda solo l’Italia, anche la ricca Germania non scherza), negli ultimi anni sono state adottate politiche del lavoro in cui la precarizzazione, i contratti a tempo determinato sono la regola. I cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Un Paese impoverito, pure il Trentino, dove la forbice tra chihadipiùechidimenosiè allargata. E vale sia per il settore privato come per quello pubblico. Al di là dei dati di una ripresa intorno allo zero virgola, al massimo poco più dell’uno che vengono sbandierati dagli istituti di ricerca che ragionano con i numeri e le percentuali e che con gli individui in carne e ossa, con le loro vite, non hanno nulla a che fare.

Facciamo il caso, piccolo se vogliamo, ma comunque significativo, di una società inhouse, come Andalo Gestioni srl, in pratica pubblica, del Comune, che si occupa del settore turistico-sportivo, della gestione degli impianti sportivi e dell’intrattenimento. Così recita la scheda. Ebbene, secondo una nota sindacale firmata da Stefano Picchetti della segreteria regionale della UilTuCs “entro il 31 maggio Andalo Gestioni srl chiederà alle sigle sindacali di ottenere una nuova deroga sul numero dei tempi determinati da impiegare presso la sua società di servizi e sarà la quinta volta in cinque anni; cinque rinnovi, cinque anni di precarizzazione dei lavoratori, cinque anni di insicurezza per lavoratori capaci e professionali”. E visti i tempi che corrono ci sarebbe anche da ringraziare visto che a questi lavoratori verrebbero rinnovati i contratti. Il che, ovviamente, è solo una battuta. La nota prosegue ricordando che “se le organizzazioni sindacali decidessero di non firmate la proposta, 15 dei 25 occupati perderebbero il posto di lavoro. Tutto ciò per una perversa interpretazione della legge di stabilità che, al fine di ridurre le spese, impedisce ad Andalo Gestioni srl di assumere a tempo indeterminato persone che da anni lavorano senza soluzione di continuità e con grande professionalità per l’indotto turistico del paese e della valle”. Un impasse, secondo il sindacato, dal quale non si riesce a venir fuori. “Provincia e Comune di Andalo hanno eretto un muro di gomma ad ogni richiesta sindacale, i veti burocratici hanno prevalso – prosegue la nota – L’ostinazione dell’amministrazione pubblica ad impedire le assunzioni a tempo indeterminato ha danneggiato la stessa società di proprietà del Comune di Andalo impedendole di beneficiare degli sgravi e degli incentivi previsti per le assunzione a tempo indeterminato. Il danno, quindi, è doppio sia nei confronti dei lavoratori precarizzati a vita senza alcun motivo, sia nei confronti del loro datore di lavoro che non ha potuto negli anni avvantaggiarsi delle norme fiscali per le assunzioni”.

Scarica il pdf: precariato ART 280418