26 ottobre 2019 –  Trentino

Scuola, la chiamata unica sarà modificata

L’incontro. Ieri nel confronto con i sindacati il Dipartimento dell’Istruzione ha preso atto delle tante criticità dell’algoritmo: quest’anno ha scelto i supplenti e ha deciso di avviare un percorso per evitare l’alto numero di cattedre scoperte e danni alla continuità didattica

La Provincia apre a eventuali modifiche del sistema di chiamata unica per i supplenti. Lo ha detto ieri nell’incontro con i sindacati il capo del Dipartimento dell’Istruzione Roberto Ceccato. I sindacati Cgil, Cisl, Uil, Fgu e Delsa avevano sollevato alcuni dubbi sul funzionamento della chiamata unica che avrebbe prodotto, soprattutto per gli spezzoni, un numero superiore agli altri anni di cattedre vacanti. Nell’incontro di ieri i sindacati hanno ribadito le loro critiche e il Dipartimento ha aperto a una discussione sul funzionamento del sistema.
«Non è stato un incontro facile: quando le linee rigide prevalgono su tutto, quando le pretese delle procedure prevalgono, allora si perde il buon senso ovvero si perde il senso buono delle cose, di quello che andiamo facendo», ha osservato Pietro Di Fiore della Uil.
«Gli effetti giuridici degli algoritmi sono stati quantomeno stravaganti, almeno in alcuni casi. Le scuole si sono trovate ad avere da un lato docenti inseriti nelle graduatorie che non potevano essere contrattualizzati; dall’altro persone da reclutare attraverso curriculum e valutazione di titoli.», osserva Di Fiore. Poi c’è il nodo della cumulabilità dei contratti o del completamento dell’orario cattedra. Il sistema informatico non li ha permessi. «Siamo ad un algoritmo che piega la normativa; un programma informatico che riduce i diritti delle persone: diritti sanciti e fissati dalla legge. Si modifichi la piattaforma!», conclude Di Fiore.
Anche la Cgil ha insistito molto sul problema degli spezzoni. Il Dipartimento, dopo le insistenze ha comunicato nell’incontro di ieri di voler avviare un percorso per modificare il sistema, come: «Il sistema della chiamata unica per i docenti della scuola primaria e secondaria a tempo determinato così come il regolamento su supplenze e incarichi a termine sarà modificato. Su questo punto hanno concordato i sindacati del comparto scuola e responsabili del Dipartimento della Conoscenza. E’ un primo passo nella direzione di modificare un sistema che ha mostrato tutti i suoi limiti – spiega Cinzia Mazzacca, segretaria della Flc del Trentino -. La Provincia ha preso atto delle criticità che abbiamo evidenziato in queste settimane come organizzazioni sindacali e da qui si apre un confronto per individuare soluzioni».

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