26 agosto 2017 – Trentino

Scuola, l’elenco Clil promesso non c’è

Di Fiore (Uil) denuncia: «Gli insegnanti con l’incarico annuale rischiano di essere chiamati anche per la lingua straniera»

Si sono concluse ieri le convocazioni al Dipartimento della conoscenza degli insegnanti delle superiori per gli incarichi annuali. Prima di loro si erano presentati nell’ordine i docenti delle elementari e delle medie. Sono stati in totale 447 i contratti a tempo determinato assegnati: 278 per la primaria e 169 per la secondaria.

Una scelta che comporta sempre ansia e tensione per gli insegnanti abilitati, che però non dispongono di un contratto a tempo indeterminato, pur lavorando su cattedre annuali. Una situazione che i sindacati denunciano, perché convinti che se ci sono circa 500 cattedre da assegnare, almeno parte di questi incarichi potrebbero diventare a tempo indeterminato. Ma le situazioni pasticciate non finiscono qui. Pietro Di Fiore, segretario della Uil Scuola, denuncia un disservizio che comporterà ulteriori disagi a chi attende un incarico per l’imminente anno scolastico.

«Niente da dire sullo svolgimento delle convocazioni,afferma Di Fiore gli uffici tecnici sono stati molto efficienti. Quello che non funziona invece è la promessa che aveva fatto Ugo Rossi, in quanto competente per la scuola, di prevedere gli elenchi per il conferimento degli incarichi a tempo determinato per il Clil prima delle convocazioni. Decisione contenuta nella delibera di giunta dello scorso 11 agosto. Invece gli elenchi non sono pronti, per questo per gli insegnanti che hanno ottenuto l’incarico su un insegnamento di materie non linguistiche, ma che hanno l’abilitazione anche per il Clil, potrebbero essere chiamati a breve dai singoli istituti per l’insegnamento delle discipline in lingua straniera (Clil). Si tratta di un pasticcio, perché un docente che ha già scelto una cattedra in questi giorni, potrebbe optare poi per una sul Clil, lasciando scoperta quella precedente. Scegliendo poi l’incarico, si è impedito a chi veniva dopo in graduatoria, di poter sperare in una cattedra».

Insomma, nonostante la giunta Rossi abbia sempre fatto dell’insegnamento delle materie anche in tedesco e inglese un fiore all’occhiello, non si riesce ad organizzare in modo efficiente questa opportunità. La realtà è che non ci sono insegnanti sufficienti, per cui dopo quelli di ruolo, ci si affida a quelli abilitati o a quelli che hanno ottenuto la competenza linguistica. «L’idea del Clil commenta Di Fiore è buona, ma occorreva organizzarla con tempi più lunghi, perché non ci sono insegnanti sufficienti. Il problema non si pone invece per le elementari, perché gli insegnanti hanno già la competenza su tutte le discipline, quindi anche per la lingua straniera».

Rimane invece irrisolto il problema di stabilizzare gli insegnanti che sono abilitati e ricoprono ogni anno un incarico, ma non sono stabilizzati. E così non hanno mai scatti di anzianità, rimanendo sempre in prima fascia.

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