26 aprile 2021 – l’Adige

Senza nessun aiuto 650 operai agricoli Sciopero il 30. Arrivati 2 milioni agli stagionali di turismo e spettacolo

Sono 1.500 a Rovereto e Vallagarina i lavoratori precari e stagionali dell’agricoltura e foreste, del turismo e dello spettacolo. I 750 addetti che fanno la stagione nelle strutture ricettive, nella ristorazione, negli stabilimenti termali hanno lavorato qualche mese la scorsa estate, hanno ormai esaurito il periodo di indennità di disoccupazione e sperano nelle riaperture, che però procedono lentamente. Da Trento gli aiuti sono scarsi, ma per lo meno in questi giorni stanno ricevendo i 2.400 euro una tantum previsti dal decreto Sostegni del governo. Anche i 100 lavoratori di teatro, musica e spettacoli che lavorano in modo intermittente hanno diritto a questo bonus. Il totale degli aiuti da Roma a queste categorie ammonta in zona a circa 2 milioni di euro. Invece per i 650 operai agricoli a tempo determinato non sono previsti sostegni. Perché l’agricoltura ha lavorato, si dirà. Sì, se parliamo degli stagionali dell’ortofrutta e delle grandi cantine. Poco, se invece parliamo dei tanti lavoratori degli agritur, delle piccole cantine, della pescicoltura, della manutenzione del territorio, che sono il grosso degli operai agricoli in Vallagarina.
Per chiedere sostegni per un milione di lavoratori agricoli in tutta Italia, 6.000 in Trentino, di cui 650 in Vallagarina e 700 nell’Alto Garda, i sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno proclamato lo sciopero nazionale venerdì prossimo 30 aprile. La giornata di protesta riguarderà anche i lavoratori forestali che chiedono il rinnovo del contratto nazionale del settore, fermo da nove anni. Nei giorni scorsi, i sindacati hanno incontrato i ministri del lavoro Andrea Orlando e dell’agricoltura Stefano Patuanelli, che si sono impegnati a offrire soluzioni in tempi rapidi. Per ora, tuttavia, la giornata di protesta è confermata.
«I lavoratori agricoli degli agritur, della pescicoltura e delle piccole cantine che lavorano con i ristoranti non hanno nessuno dei sostegni previsti per gli stagionali del turismo» spiega Fulvio Bastiani della Fai Cisl, che segue la situazione insieme ai colleghi Elisa Cattani della Flai Cgil e Fulvio Giaimo della Uila Uil. «Hanno ricevuto solo i 600 euro della primavera scorsa -prosegue Bastiani -e per loro non sono previsti aiuti nel decreto Sostegni. Non stanno lavorando, proprio come i loro colleghi delle strutture ricettive e dei ristoranti. Perciò c’è bisogno di un intervento urgente della Provincia».
Ma sono in difficoltà anche molti lavoratori agricoli e forestali stagionali, anche se il settore è stato sempre considerato essenziale ed è rimasto sempre aperto. «L’ortofrutta ha lavorato, ma non così altri comparti – sostiene Bastiani – Ricordiamo che operai agricoli lavorano per la Provincia, per i Comuni. L’anno scorso molti stagionali hanno cominciato a lavorare a maggio o giugno, invece di marzo o aprile, e hanno finito a fine ottobre invece che a novembre. Un esempio che ho davanti: la squadra boschiva di Folgaria si è fermata prima e ha ricominciato dopo».
Dalle statistiche della previdenza agricola emerge la perdita di milioni di giornate lavorative a livello nazionale, migliaia in Trentino, moltiplicando le giornate perse per gli operai fermi. In pratica i lavoratori hanno perso dal 20 al 25% delle giornate di lavoro e il corrispondente reddito.
«A livello nazionale – sottolinea Bastiani la richiesta è quella di modificare il decreto Sostegni prevedendo il riconoscimento per il 2020 delle stesse giornate di lavoro svolte nel 2019. Questo garantirebbe una migliore tutela assistenziale e previdenziale, dal momento che la disoccupazione agricola si calcola sul totale delle giornate lavorate l’anno precedente e che la norma di salvaguardia si applica in presenza di calamità naturali, come è anche una pandemia». Al governo Draghi si chiede anche l’introduzione di un bonus per gli stagionali dell’agricoltura e la sua compatibilità con il reddito di emergenza. Ma la chiamata è anche per la giunta provinciale.

Scarica il pdf: ADIGE agricoli ART 260421