UIL FPL Sanità. «esterrefatti per le dichiarazioni fatte dall’Assessore alla Salute e alle Politiche Sociali della PAT in merito alla situazione che l’Apss sta vivendo in questi lunghi mesi.»

 Trento 11.10.2022

COMUNICATO STAMPA

In questi giorni abbiamo appreso tramite stampa locale le dichiarazioni fatte dall’Assessore alla Salute e alle Politiche Sociali della PAT in merito alla situazione che l’Apss sta vivendo in questi lunghi mesi. A Tal proposito come UIL FPL Sanità rimaniamo esterrefatti per le sue affermazioni.

Visto che la stessa ama comunicare con i numeri, rammentiamo ancora una volta che su 2700 infermieri in forza presso l’Apss passare dallo 0,8% al 1,5 % di dimissioni annue per noi non solo ci preoccupa ma incide notevolmente sui servizi e sulle Unità Operative.

Ci preme sottolineare che la fuga verso altre realtà non sono solo gli infermieri, ma la situazione è più grave di quello che si pensa.  Altre figure Sanitarie come ad esempio Tecnici Sanitari di Laboratorio, di Radiologia, Ostetriche, Medici, personale di supporto come gli OSS, hanno lasciato l’Apss per esercitare la propria professione in altri contesti, come quello delle strutture private convenzionate o nelle regioni limitrofe al nostro territorio, che sono diventati più attrattivi, sia perché lo stesso personale viene remunerato molto di più, ma principalmente hanno la possibilità di poter conciliare il lavoro con la vita privata.

Nella nostra realtà invece, il personale Medico ha un contratto scaduto da anni, e la stessa PAT non vuole riconoscere loro il Contratto di Lavoro 2016/2018 a differenza dei colleghi del resto d’Italia, questo sta comportando loro un danno economico e giuridico.    In merito al Personale del comparto siamo ancora in stallo dal remunerare gli aumenti contrattuali siglati per il CCPL 2019/2021 come gli arretrati 2019/2021, le fasce economiche di anzianità, l’indennità infermieristiche, di pronto soccorso e di tutela del malato e della promozione alla salute.

In merito alle assunzioni, ricordiamo all’Assessore, che le tempistiche prevedono tempi biblici, tra una cessazione e un’assunzione passano mesi, chi rimane nelle varie Unità Operative e/o Servizi devono compensare rinunciando ai propri riposi, aspettative o ferie.  Queste problematiche ricadono sui Cittadini i quali dovrebbero usufruire di un servizio sanitario pubblico eccellente, invece gli stessi per poter eseguire una visita medica specialistica prenotando tramite CUP passano mesi.

Conclude Giuseppe Varagone Segretario della UIL FPL Sanità del Trentino, invitando nuovamente l’Assessore a convocare un tavolo tecnico per dare risposte certe a tutti quei Professionisti della sanità Trentina, se ciò non avverrà siamo pronti alla mobilitazione.

Giuseppe Varagone

Segretario della UIL FPL Sanità del Trentino

 

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