17 gennaio 2017 –  Trentino, Corriere del Trentino

Uil, gli iscritti aumentati del 7 per cento

Pagano le battaglie nei servizi e per i giovani. Alotti: «Preoccupazione per il mondo cooperativo»

Tessere in crescita e servizi in espansione: alla Uil del Trentino gli iscritti superano i 17.000, il 7% in più rispetto al 2012. Un sindacato al femminile e giovane (i pensionati sono meno del 20%), il cui consenso è cresciuto, negli ultimi anni, in diversi settori, dal commercio e turismo al comparto chimico, energetico, tessile e delle municipalizzate. Luci dunque, ma anche ombre: in quattro anni la federazione degli edili ha perso 505 iscritti, i lavoratori extracomunitari sono diminuiti del 3,2% e la categoria che organizza gli atipici ha visto schizzare il numero degli associati (da 200 a 660). Il segretario generale Walter Alotti promette attenzione ai temi caldi di scuola, sanità, casa, società partecipate, occupazione, cooperazione e competenze, presenti e future, della Provincia: «Sulle deleghe relative a giustizia e fisco è necessario un ulteriore approfondimento» sostiene. Domani, intanto, sono in programma la conferenza di organizzazione e una tavola rotonda aperta al pubblico su autonomia, sindacato e lavoro.

La crescita

Anche in tempi di crisi, dunque, il sindacato «tiene»: dai 15.620 del 2012, gli iscritti alla Uil sono passati a 17.219 alla fine del 2016. Si rafforzano bacini già importanti di associati, quali la sanità (+ 277 membri), gli enti locali (+ 143) e la scuola (+ 134), con un vero e proprio boom nel settore di commercio e turismo: la Uiltucs è passata dai 1448 iscritti del 2012 ai 1898 del 2016. Incetta di aderenti anche per la Uiltec (comparto chimico, energetico, tessile e municipalizzate, da 900 a 1.185) e la Uilpensionati che, nonostante abbia un peso inferiore al 20% degli associati, negli ultimi quattro anni è cresciuta di 269 unità, grazie anche alle recenti iniziative politiche e ai conseguenti ricorsi giudiziari sul fronte del blocco delle pensioni sancito dalla legge Fornero.

Il caso edile

L’emorragia, invece, si registra nell’edilizia: la crisi del settore ha portato i tesserati a scendere dai 2.389 del 2010 ai 1.831 dell’anno appena concluso. Intimamente connessa a questa flessione è anche la sensibile riduzione dei lavoratori extracomunitari, che sono complessivamente 1.345 e rappresentano il 7,8% del totale, ma erano l’11% appena quattro anni fa.E se è vero che non è facile inquadrare, in termini di tessere, le nuove generazioni, la novità degli iscritti giovani va letta in termini di precariato: a vedere schizzare il numero dei propri iscritti (da 200 a 660, con 305 attestati di adesione Uil Csr) è la UilTemp, che organizza i lavoratori atipici, quelli con contratti a progetto, co.co.co, partite Iva, spesso proprio giovani e donne.

Servizi e welfare

Se l’erogazione di servizi a iscritti e cittadinanza si conferma, per dirla con Alotti, «la seconda gamba del sindacato», welfare, politiche sociali e salute rimangono i pilastri dell’attività politico-sindacale più tradizionale. «Su scuola, sanità, società partecipate della Provincia e costi della politica portiamo avanti da tempo le nostre battaglie, alzando la voce magari anche da soli — osserva Alotti — La legge di riforma della scuola in procinto di decollare è di qualità inferiore addirittura della norma statale, della quale è stata una semplice emulazione senza l’utilizzo delle prerogative locali per ottenere un risultato migliore». Per la Uil quella legge va rivista, così come il testo relativo alle Rsa necessita di «ulteriore approfondimento». Lo stesso dicasi, secondo il segretario generale della Uil del Trentino, per le deleghe in arrivo o in predicato, su giustizia e fisco: «Perché ci sono grossi problemi nel declinare la competenza attribuita alla Regione nell’ambito dell’inquadramento dei lavoratori — rileva Alotti — Non vorremmo, inoltre, che con un’Agenzia delle entrate “trentina”, rispetto a una maggiore efficienza nella riscossione delle tasse capitassero problemi di equità sul piano della verifica dei contribuenti». Occhi puntati anche sulla crisi occupazionale del Trentino («Preoccupano l’artigianato, la piccola industria e il commercio») e sulla cooperazione, del credito e di consumo, la cui filosofia «va ripensata».

L’appuntamento

E se per il 2017 la Uil ha in mente di concentrarsi sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale e le sue ripercussioni sul mondo del lavoro, «con la necessità di approfondire, in Trentino, la visione di un’economia diversa basata sul turismo, l’ambiente e la cura delle persone», domani, intanto, organizza una tavola rotonda sui temi di autonomia, sindacato e lavoro, in occasione della conferenza di organizzazione: alle 15 all’hotel Adige di Mattarello si confronteranno, moderati dal direttore del Corriere del Trentino, dell’Alto Adige e di Bologna Enrico Franco, il presidente dell’Agenzia del lavoro Riccardo Salomone, il rappresentante del sindacato in seno alla Consulta per la revisione dello Statuto Paolo Chiariello, il segretario organizzativo nazionale della Uil Pierpaolo Bombardieri, il segretario confederale Gianni Tomasi e quello generale Alotti.

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