l’Adige – 02 luglio 2022

«Uno schiaffo a chi lavora per vivere». Cgil, Cisl e Uil attaccano la giunta Fugatti: «Due pesi e due misure»

I sindacati contestano gli aumenti dei costi della politica. «Mentre le istituzioni locali propongono di aumentare i costi della politica garantendo aumenti alle indennità dei sindaci dei piccoli comuni seconda mossa dopo quella dell’estate scorsa quando Lega ed Svp garantirono di fatto la scala mobile per gli emolumenti dei consiglieri regionali le famiglie continuano la loro lotta quotidiana per fare tornare i conti dei loro bilanci falcidiati dall’inflazione galoppante e dal caro energia». Per Cgil Cisl Uil del Trentino si tratta dell’«ennesimo schiaffo a chi per vivere deve lavorare e ai tanti pensionati poveri della nostra provincia».
«Un’iniziativa scrivono in una nota congiunta i sindacati dal sapore eminentemente elettoralistico per acquisire consensi in vista delle prossime elezioni provinciali e che rischia di allontanare ancora di più la gente dalla politica, quella con la P maiuscola.
«Ci sono sempre due pesi e due misure commentano i segretari generali delle tre confederazioni trentine Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Noi chiediamo che quello che vale per i politici, valga anche per i cittadini. Per questo pretendiamo che tutti i benefici sociali vengano immediatamente ancorati al tasso di inflazione e rivalutati subito. In più chiediamo misure immediate per sostenere la contrattazione e dare così forza alla ripresa dei redditi anche nel settore privato che in Trentino vede salari e stipendi più bassi della media del Nordest. Lo chiediamo inascoltati ormai da mesi alla giunta provinciale. E su questo fronte la Lega ed il presidente Fugatti perseverano nel loro colpevole e cinico silenzio».
Sulla questione intervengono anche Giuseppe Pallanch, segretario della Cisl Funzione pubblica e Maurizio Speziali, responsabile enti locali Cisl Fp, che dicono: «Cambiare l’agenda della politica è un’azione prioritaria per valorizzare il capitale umano». «La scelta di affidare all’esterno la progettazione e l’attività degli uffici tecnici scrivono i sindacalisti depaupera un sistema già fiaccato da anni senza investimenti e senza prospettiva di un settore messo in difficoltà. Adesso la classe politica piange lacrime di coccodrillo ma la spending review è stata molto spesso applicata con entusiasmo dagli amministratori, decisioni che invece hanno mortificato l’apparato amministrativo».
La Cisl trentina è intenzionata a delineare un percorso per rendere l’impiego pubblico nuovamente centrale. «Questo impiego spiegano Pallanch e Speziali è oggi scarsamente attrattivo mentre le responsabilità sono aumentate. Il personale è ridotto ai minimi termini dopo 20 anni di blocco, l’età media è alta e non c’è una prospettiva di staffetta generazionale per affrontare un ricambio sempre più urgente senza, però, disperdere competenze e qualità. Ma esternalizzare i servizi è una scorciatoia pericolosa e, soprattutto, non è una soluzione e non aiuta nel rivitalizzare questo comparto, che resta strategico in Trentino, anche per la vicinanza al territorio».
Intanto le indennità delle Giunte comunali hanno avuto un aumento. «Un raddoppio nel giro di pochi anni evidenzia la Cisl Fp-aumenti tra il 18% e il 43% mentre i lavoratori e le lavoratrici che si sono mobilitati, un adeguamento del 5% nell’arco dello stesso periodo, a causa di un quadro politico desolante. Ora ci aspettino in tempo brevissimi che gli aumenti siano eroganti nelle buste paga. Non è così che si rende attrattivo un settore, quanto puntare sui dipendenti: ci aspettiamo ulteriori incrementi salariali».
La Cisl Fp chiede di aprire un tavolo di confronto per «la difesa del contratto e il rafforzamento della contrattazione integrativa».

 

Scarica il pdf: ADIGE sindaci ART 020722