06 agosto 2021 –  l’Adige

Walter Alotti: «Per gli appalti Gerosa prenda esempio dalle Marche». Su Itea il segretario della Uil: «C’è un assoluto immobilismo della giunta Fugatti»

«Alla neo presidente di Itea, Francesca Gerosa, lanciamo un’altra idea, un’idea che guarda a quanto stanno facendo altri Istituti di edilizia abitativa regionali, come ad esempio l’Erap delle Marche: una ricerca pubblica di operatori economici interessati alla presentazione di proposte di partenariato pubblico privato (PPP) per la realizzazione di riqualificazione degli edifici del patrimonio, avvalendosi delle agevolazioni fiscali in essere». La proposta arriva da Walter Alotti, segretario generale della Uil del Trentino, che ha letto con sorpresa delle due gare (per la riqualificazione di tre torri di Villazzano Tre da 10,5 milioni di euro e per la manutenzione degli edifici in zona Vallagarina-Altipiani Cimbri da 1,98 milioni) andate deserte. Da tempo, la Uil lancia l’allarme. «C’è un assoluto immobilismo della Giunta Fugatti riguardo alle politiche di edilizia sociale, sia relativamente al sostanziale azzeramento dell’assegnazione di alloggi Itea nuovi che al forte rallentamento nella riassegnazione degli alloggi pubblici di “risulta” (solo 235 nel 2019) alle 3.000 famiglie in possesso dei requisiti di legge ed in attesa in graduatoria». In questo contesto critico arriva la notizia delle aste che vanno deserte. «Come Uil insistiamo da anni che, al di là dei mega progetti di ristrutturazione, peraltro finanziabili anche con risorse europee, si dovrebbero privilegiare le iniziative di piccola manutenzione straordinaria del patrimonio Itea per rendere assegnabili al più presto almeno il migliaio di alloggi sfitti dell’Istituto. Si darebbe così risposta concreta alle famiglie, evitando di concentrarsi su quelle iniziative immobiliari milionarie (vedi Progetto Stardust Torri di Man) cui le ditte edili trentine pare non siano interessate o capaci a partecipare». Al segretario della Uil è anche venuto il dubbio che le imprese stiano adottando «una strategia contrattuale per portare Itea a rivolgersi all’eventuale unico offerente locale sulla piazza, alle condizioni economiche e qualitative meno convenienti per l’ente pubblico e per i contribuenti. Pur di non perdere i finanziamenti europei o i benefici fiscali e per comunque portare avanti almeno la manutenzione ordinaria». Per la Uil c’è una via d’uscita: «l’adozione di diverse modalità di gara che premino possibilmente il consorzio delle ditte edili trentine, sempre che queste manifestino interesse alle iniziative in campo o l’apertura, e perché no, l’allargamento della ricerca di imprese interessate ai territori provinciali limitrofi o adottando gare europee, pur di affidare i lavori ed i servizi che Itea spa non può autonomamente gestire o realizzare». È il caso, per Alotti, che anche «le nostre aziende private si allontanino dalle ali di “mamma chioccia Provincia” e percorrino strade nuove per svilupparsi ed entrare in competizione col mondo “fuori dal Trentino”».

Scarica il pdf: ADIGE appalti ART 060821