Il welfare della giunta Fugatti non è equo Cgil Cisl Uil non criticano per partito preso, ma per migliorare i provvedimenti

Il confronto democratico funziona così. Sorprendente e grave che un presidente della Provincia, di fronte alle critiche del sindacato, risponda su argomenti che in realtà Cgil Cisl Uil nell’ambito dei due confronti con la Giunta e nelle uscite a mezzo stampa non hanno mai utilizzato. Ribadiamo ancora una volta che non si contestano i provvedimenti sociali. Diciamo, coerentemente a quanto fatto anche in passato, che gli aiuti devono essere più forti con chi è più povero e riguardare anche il ceto medio. E devono essere graduali, non impostati su “salti” come si faceva 20 anni fa. O su discriminazioni tra categorie di cittadini. Se un settantenne, magari anche ricco, ha l’autobus gratis e un giovane precario paga non è equo. Se un bambino nasce alle 00.01 del primo gennaio 2020 prende il contributo per 36 mesi, se nasce il mese prima non prende nulla e la sua famiglia perde qualche migliaia. Non è equo. Se un cittadino ha reddito e patrimonio che differiscono di qualche euro in più o in meno, può ritrovarsi a pagare 300 euro al mese di nido oppure zero euro. Anche questo non è equo. Non siamo sprovveduti e sappiamo che un’asticella nelle politiche di welfare va sempre prevista. Senza gradualità, però, si trasforma il welfare in una specie di lotteria. I cittadini trentini si aspettano risposte concrete su molti temi, sul sostegno alle famiglie, sulla casa, sulla sanità a cominciare dalle nuove aperture di ambulatori, sul piano del lavoro. E a proposito delle rette dei nidi ricordiamo che la Lega in campagna elettorale aveva promesso “nidi gratis per tutti”, non per chi ha un Icef inferiore a 0.40. E così si era mossa sulle tariffe per la scuola dell’Infanzia tagliandole per tutti del 10%. Oggi come in passato non avanziamo critiche per partito preso, ma siamo abituati a criticare per migliorare i provvedimenti “sociali”. Evidentemente il presidente Fugatti costretto a confrontarsi solo sul tema dell’orso ha bisogno di altri nemici su cui scagliarsi, dimenticando che in un confronto le parti si ascoltano, non si pretende siano solo dei “signor sì”. Non l’abbia a male il nostro governatore, ma Cgil Cisl Uil nel rispetto di tutti i lavoratori e pensionati che rappresentano, non pochi dei quali lo hanno votato, continueranno a criticare per migliorare, svolgendo responsabilmente la propria azione sindacale. In democrazia funziona così.
06/07/19