09 luglio 2019 – Trentino

Caos nell’immissione in ruolo dei docenti. Scuola. La giunta provinciale ha dovuto riscrivere la graduatoria del concorso riservato dell’anno scorso e con il nuovo ordine cambiano anche le sedi da assegnare ai nuovi assunti

Ieri sono iniziate le immissioni in ruolo per i 420 nuovi docenti a tempo indeterminato della scuola trentina. E già è scoppiato il caos. Dovuto a due fattori. Il primo è stata la correzione delle graduatorie del concorso straordinario riservato per titoli per l’assunzione a tempo indeterminato del personale docente della scuola media e delle superiori e per il sostegno. La seconda causa che alimenta la confusione è la correzione dei posti a disposizione per due graduatorie, quella per l’insegnamento delle materie giuridico ed economico e quella per l’insegnamento di scienze e tecnologie delle costruzioni. Per entrambe le classi sono stati ridotti di un’unità i posti a disposizione per il ruolo. Ma la determina è stata pubblicata ieri, proprio il primo giorno delle immissioni. Mentre appena venerdì la giunta provinciale ha approvato le correzioni e la nuova graduatoria del concorso riservato. Questo ha provocato un piccolo terremoto, dal momento che la nuova graduatoria influisce sulle sedi da assegnare. Le graduatorie erano state approvate ad agosto 2018, ma poi sono pervenuti alcuni reclami di candidati che lamentavano l’errata valutazione dei loro titoli. Così le graduatorie si sono dovute riscrivere, ma nel frattempo già nell’agosto 2018 si era proceduto alle assunzioni a tempo indeterminato e, quindi, all’immissione in ruolo con scelta delle sedi. Le nuove graduatorie riscritte adesso, con l’inserimento a pettine di chi si è visto attribuirre un maggiore punteggio, quindi sconvolge l’ordine di chiamata e, quindi, l’assegnazione delle sedi. Come spiega Lucia Vinti della Uil scuola una cosa non da poco: «È chiaro che, soprattutto nel caso di chi ha figli piccoli e una famiglia, non è la stessa cosa avere una sede vicino casa o averne una dall’altra parte della Provincia. Vi può essere anche chi è di Trento e si deve prendere casa in Primiero. Noi l’anno scorso avevamo suggerito di pubblicare la graduatoria provvisoria dando un tempo congruo per poter segnalare eventuali errori, ma ci hanno dato retta e adesso devono rifare tutto in fretta con cambiamenti enormi per le persone. Anche la riduzione di un posto per le due classi di insegnamento per materie giuridico ed economiche e per scienza delle costruzioni dimostra che c’è stata troppa approssimazione». L’immissione in ruolo, con la scelta dele sedi, intanto andrà avanti fino a lunedì. Ieri è toccato a musica, scienze motorie, scienze giuridiche e scienze economiche. Tutte classi non molto fortunate. Per musica, infatti, c’è stata l’immissione in ruolo di vincitori del vecchio concorso ordinario del 1990 che vengono assunti alla soglia della pensione.
Educare alla cittadinanza
Con un’altra delibera proposta dall’assessore Mirko Bisesti, la giunta provinciale ha approvato Un progetto di legislatura che mira a «Educare alle relazioni e alla cittadinanza». Un programma che è costituito da una serie di azioni formative per orientare la scuola trentina verso tre direttrici: lo sviluppo e la consapevolezza del contesto sociale e delle competenze in materia di cittadinanza; la necessità di promuovere una cittadinanza attiva degli studenti anche in materia di lotta al bullismo e di crescita dell’educazione civica; infine l’accrescimento delle conoscenza in materia di autonomia e storia del territorio trentino. Nella delibera vengono indicate sette aree strategiche la prima delle quali è denominata «per un Trentino della conoscenza, della cultura, del senso di appartenenza e delle responsabilità ad ogni livello». Nella pratica gli obiettivi saranno realizzati sul piano della didattica. Si partirà anche con corsi di formazione per docenti a cura dell’Iprase che dovrà mettere a punto corsi e percorsi con i fondi che ha già a disposizione.

 

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