LETTERA APERTA AI CONSIGLIERI REGIONALI DEL TRENTINO ALTO ADIGE

 

In una fase caratterizzata dalla più grande crisi economica, sociale ed ambientale della storia dell’umanità e del pianeta le Acli hanno raccolto le istanze di tanta parte dell’opinione pubblica regionale rivolte alla richiesta di un’azione di riavvicinamento fra i bisogni, le problematiche e le aspirazioni dei cittadini nei confronti della classe politica.

Sono questi i motivi che hanno spinto le Acli Trentine a chiedere la modifica della legislazione regionale in materia di “Trattamento economico e previdenziale dei consiglieri e dei componenti della Giunta regionale”.

L’iniziativa ha coinvolto 10.000 cittadini che con la loro firma propongono all’assemblea regionale una serie di modifiche che puntano alla sensibile riduzione dell’indennità consigliere mensile lorda, alla riduzione delle indennità di funzione dei componenti la Giunta regionale, all’abolizione definitiva delle spese del Consiglio regionale inerenti la pensione dei consiglieri, l’introduzione di un limite massimo di 3.300 euro mensili lordi ai vitalizi già acquisiti dai consiglieri della passate legislature e l’eliminazione delle indennità di fine mandato.

La proposta delle Acli prevede infine di convogliare le risorse risparmiate dal bilancio pubblico a sostegno del già previsto Fondo per il sostegno della famiglia e dell’occupazione con ricadute non secondarie sulla popolazione più sofferente.

Con questa proposta non abbiamo mai inteso favorire uno spirito populista ed ostile alla politica: semmai abbiamo voluto operare per riavvicinare i rappresentanti ai rappresentati, il cittadino all’amministratore e al politico in uno spirito di reciproco riconoscimento e responsabilità.

Sappiamo peraltro che i consiglieri e le consigliere regionali del Trentino Alto Adige hanno già dato prova di sensibilità e responsabilità nel recepire le spinte al cambiamento in materia di vitalizi ed indennità, ma proprio per questo, specie in considerazione della difficilissima congiuntura economica che stiamo vivendo, chiediamo un ulteriore e definitivo impegno di ragionevolezza favorendo un dibattito libero e costruttivo all’interno del Consiglio regionale, accogliendo la nostra proposta di riforma.

 

 

Luca Oliver, Presidente Acli Trentine

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