23 settembre 2020 – Trentino

Anche ai lavoratori precari l’indennità provinciale

Il sostegno. I sindacati rendono noto che l’integrazione di 450 euro per sei mesi spetta anche ai titolari di contratti di somministrazione con almeno 300 ore di cassa nei primi sei mesi 2020

TRENTO. Anche i lavoratori e le lavoratrici con contratti di somministrazione, che tra gennaio e giugno, hanno accumulato almeno 300 ore di cassa integrazione (TIS -trattamento integrativo salariale) hanno diritto all’indennità integrativa provinciale pari ad almeno 450 euro per i sei mesi.
Perché questa opportunità non sfugga loro, Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp -si legge in una nota sindacale -organizzano domani mattina, a partire dalle ore 10, un volantinaggio informativo, prima in via Sanseverino dove hanno sede diverse agenzie di lavoro e poi al mercato.
Le lavoratrici e i lavoratori somministrati sono meno tutelati e spesso anche scarsamente informati, perché si spostano da un posto di lavoro ad un altro. A molti può sfuggire che l’integrazione può essere richiesta anche da loro.
L’indennità è pari a minimo 450 euro per chi ha una retribuzione lorda fino a 2.158,48 euro cui si aggiungono 1,5 euro ogni ora di sospensione ulteriore alle prime 300 (per esempio, con 520 ore di cassa, pari a circa 13 settimane o a 3 mesi, l’indennità di un full time è di circa 780 euro; minimo 300 euro per chi ha una retribuzione lorda superiore a 2.158,48 euro cui si aggiungono 1 euro ogni ora di sospensione ulteriore alle prime 300. Le somme vengono riparametrate in caso di orario part time.
La domanda -si legge in una nota esplicativa dei sindacati -va presenta via web sul sito di Agenzia del Lavoro entro il 31 ottobre 2020. Alla domanda va allegata una specifica certificazione delle ore di sospensione effettuate che deve essere rilasciata dal datore di lavoro.

Scarica il pdf: somministrati ART 230920