5 gennaio 2017 – Trentino

Aquafil, sindacati divisi sul nuovo accordo

Appello di Uil e Usb a Cgil e Cisl: «Il no dell’azienda alle nostre proposte è stato usato per spaccarci»

Gli eletti nelle liste di Uiltec Uil e Usb Lavoro Privato della rsu di Aquafil, dopo più di un anno dall’elezione della rsu stessa (4 componenti Cgil, 3 Uil, 3 Cisl, 2 Usb) vista la situazione attuale di profonde fratture sindacali e dopo le assemblee di dicembre lanciano un appello ai componenti eletti nelle liste Filctem Cgil e Femca Cisl e al segretario di Filctem Cgil e alla commissaria di Femca Cisl.

«Dopo un anno impiegato a costruire un difficile equilibrio – ricostruiscono Marco Castoldi, Roberto Spezia, Mariano Marcolin, Ada Beltrami e Roberto Lovece – tutto è crollato di fronte ai no di Aquafil alla piattaforma condivisa da tutte le componenti che aveva il compito di negoziare il ripristino di quanto perso nel 2013 con i famigerati accordi che riducevano il costo del lavoro mediante la trasformazione di elementi retributivi di secondo livello in elementi variabili. Il risultato è che le categorie più svantaggiate (poco meno della metà dei 560 dipendenti di Aquafil) hanno ancora nel 2016 una paga oraria inferiore a quella del 2012 e soprattutto aver posto come variabile di 85/115 euro una sola ora di malattia ha fatto crescere il malumore tra i lavoratori. Questi e altri punti erano i punti della piattaforma condivisa. Il no di Aquafil, prima ancora di essere discusso e analizzato dentro la rsu e con i lavoratori, è stato usato come pretesto per dividere la delegazione sindacale e per generare confusione tra le maestranze. Le rsu di Cgil e Cisl hanno indetto un referendum in solitaria che di fatto presenta elementi di illegittimità e che di fatto non è vincolante».

Il 12 gennaio ci sarà un ulteriore incontro con Aquafil: «Chiediamo al segretario di Filctem Cgil e alla commissaria della Femca Cisl si legge ancora nella nota di rispondere alle numerose richieste di incontro fatte (senza risposta dal mese di ottobre) per provare a trovare un punto di comune intesa prima dell’incontro. Siamo convinti che uno sforzo comune possa dare forza alla delegazione sindacale per recuperare quanto perso con gli accordi del 2013. Altre aziende della zona hanno avuto il coraggio di concordare che sopra un determinato risultato economico l’azienda avrebbe restituito quota parte di quanto perso. E dato che l’ebitda e il fatturato di Aquafil hanno fatto tre anni di record riteniamo che una parte degli ottimi risultaticonclude il comunicato vada divisa con i lavoratori non solo tramite dei premi che Aquafil ha dato ai preposti».

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