l’Adige – 02 giugno 2023

«Aumenti dei prezzi scaricati su famiglie»

 

TRENTO – «La dinamica dell’inflazione ha impattato anche sull’economia trentina. Dall’analisi della Camera di commercio è evidente come gli effetti sono stati differenziati a seconda del comparto. In particolare – il commento dei sindacati trentini – anche da noi come nel resto d’Italia ci sono settori come il commercio, il turismo e i trasporti dove l’aumento dell’inflazione non ha frenato la crescita del fatturato. La ragione è semplice: l’aumento dei costi delle materie prime e delle bollette si sono tradotti in aumento dei prezzi finali. In sostanza i rialzi sono stati scaricati sui consumatori, famiglie e lavoratori».
Per Cgil, Cisl e Uil è una lettura chiara quella rispetto all’indagine sulla congiuntura in provincia di Trento al primo trimestre 2023.
I sindacati si focalizzano in particolare su due voci, fatturato e redditività: nel commercio, nel terziario e nei trasporti i ricavi hanno continuato a crescere anche al netto dell’inflazione. E’ data in salita anche la redditività. «In questo quadro non ci sono più alibi per non rinnovare i contratti e ridare ossigeno alle buste paga delle lavoratrici e dei lavoratori che a causa dell’aumento dei prezzi e dei contratti bloccati hanno visto evaporare due mensilità in un anno», insistono ancora i segretari Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.
L’attenzione è rivolta ai contratti scaduti di grande distribuzione, turismo, cooperative sociali. «Sono settori che stanno andando bene e che con l’innalzamento dei prezzi stanno di fatto continuando ad alimentare l’inflazione a scapito delle famiglie. Al netto dei fattori energetici, infatti, l’inflazione è spinta dai beni alimentari e di consumo. E sono proprio questi beni che incidono in modo più consistente sui redditi medio-bassi, in quanto spese primarie.
Al di là di ogni provvedimento sul taglio delle tasse in busta paga l’unico modo concreto per ridare valore ai salari è rinnovare i contratti nei tempi giusti e con adeguati aumenti. Le imprese non possono continuare a tenere la testa sotto la sabbia», concludono.

Scarica il pdf: ADIGE inflazione ART 020623