21 aprile 2020 – Trentino

«Baby sitter ok, ma non si tolga il ruolo ai nidi»

TRENTO. L’iniziativa di attivare un migliaio di baby sitter, a sostegno delle famiglie che devono affrontare il rientro al lavoro mentre le scuole sono ancora chiuse, può essere lodevole ma va costruita col contributo dei lavoratori e soprattutto, affermano i rappresentanti di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl: «Non deve assolutamente diventare alibi per esternalizzare il ruolo fondamentale degli asili nido, che oltre all’accudimento garantiscono socialità, formazione, educazione ai bambini e supporto anche al ruolo dei genitori».
Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl intervengono in riferimento all’annuncio dell’assessore provinciale Stefania Segnana, relativo al progetto di attuare servizi domiciliari a favore delle famiglie attraverso buoni di servizio da usare per baby sitter. «Il tutto però -spiegano Patrizia Emanuelli di Fp Cgil, Maurizio Speziali di Cisl Fp e Andrea Bassetti di Uil Fpl -Secondo paramenti non conosciuti, con modalità ignote. L’assessore afferma a che a giorni ci saranno le linee guida. Non siamo certo contrari, anzi è un’iniziativa lodevole pensare alle famiglie in previsione di una ripartenza. Inoltre, il personale che potrà essere coinvolto è disponibile a un incontro e a fornire suggerimenti, idee, progetti e proposte in vista proprio di questa fase».
«Va precisato però che quello prospettato non può essere al momento chiamato servizio educativo -affermano ancora i sindacalisti -ma pare piuttosto un servizio di mera custodia del bambino, babysitteraggio, ben lontano dunque da un servizio educativo come noi lo intendiamo. Siamo quindi preoccupati che passi l’idea che il bimbo piccolo abbia bisogno solo di cure fisiche; al contrario: ha bisogno anche di “cibo per la mente” fornito da personale formato».

Scarica il pdf: Baby sitter ART 210420