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02 Nov
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APRAN CONFERMA LE RISORSE CCPL 2022-2024 NULLA OSTA ALLA FIRMA TECNICA DA PARTE DI CISL FP E UIL FPL EE.LL.

Trento, 30 ottobre 2023

APRAN CONFERMA LE RISORSE CCPL 2022-2024
NULLA OSTA ALLA FIRMA TECNICA DA PARTE DI CISL FP E UIL FPL EE.LL.

TRENTO. “Un ulteriore passo verso il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. Un accordo che lavoratrici e lavoratori sempre più atteso a causa della situazione inflattiva e della crisi”. Queste le parole di Giuseppe Pallanch (Cisl Fp) e Andrea Bassetti (Uil Fpl Ee.Ll). “Si avverte la necessità di risposte e l’anticipo delle risorse contrattuali è un’azione che rivendichiamo con forza”.

Le parti sociali hanno incontrato la Provincia per definire i prossimi passi. E c’è l’accordo con le Funzione pubbliche di Cisl e Uil e piazza Dante sulle tabelle economiche presentate e collegate al rinnovo del contratto 2022/24 in attesa dell’apertura delle trattive. “Questo anticipo delle risorse – proseguono Pallanch e Bassetti – rientra nel protocollo d’intesa del 18 luglio scorso. Adesso attendiamo gli stanziamenti nella legge di variazione di bilancio in discussione entro la fine di gennaio 2024. Confermiamo così i contenuti presentati nel corso della video assemblea di inizio estate con cui lavoratrici e lavoratori hanno dato mandato per chiudere questa partita. Restano poi aperte le tante altre vertenze, che affrontiamo con responsabilità e serietà”.

Questo quanto emerso nell’incontro in Apran. “Siamo certi che se non avessimo firmato il Protocollo d’intesa a oggi non si potrebbe parlare di risorse, richiamate nell’ultima Delibera Provinciale n.241 del 20 ottobre scorso, abbiamo dato il nulla osta alla firma tecnica del prossimo consolidamento degli stanziamenti. L’attività incessante continuerà nella coerenza ai tavoli di trattativa, per avere certezza dei passaggi tecnici tra le parti con immediata informativa a tutte le lavoratrici e lavoratori”, concludono Pallanch e Bassetti.

Segretari Generali Provinciali

CISL FP

Beppe Pallanch

 

UIL FPL EE.LL.

Andrea Bassetti

 

Scarica il pdf: COMUNICATO CISL FP – UIL FPL EE.LL. . 30.10.2023a

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02 Nov
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Famiglie trentine più povere e sfiduciate. Il timore dei sindacati: così si rischiano tensioni sociali. Cgil Cisl Uil: non c’è tempo da perdere su rinnovi contrattuali e adeguamento delle misure di welfare

Famiglie trentine più povere e sfiduciate. Il timore dei sindacati: così si rischiano tensioni sociali. Cgil Cisl Uil: non c’è tempo da perdere su rinnovi contrattuali e adeguamento delle misure di welfare

Il calo di fiducia dei consumatori fa il paio con l’aumento della povertà con i risultato che dopo un anno di inflazione galoppante i trentini si scoprono più sfiduciati e con le tasche più vuote. Una situazione che va presa in attenta considerazione perché è espressione di un malessere diffuso tra le fasce basse e medie della nostra comunità”. Lo dicono i segretari provinciali di Cgil Cisl Uil manifestando forte preoccupazione sia per l’aumento del tasso di povertà relativa che in provincia è salito dal 5,2 al 5,7 nel 2022, sia per gli ultimi dati diffusi dalla Camera di Commercio sul clima di fiducia dei consumatori, in netta discesa rispetto al maggio scorso. I trentini hanno una percezione più pessimista rispetto alla media nazionale e rispetto a quella del vicino nordest. Questo anche perché, dicono Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, “il nostro territorio non è più un’isola felice. Il costo della vita è su livelli elevati, mentre le retribuzioni sono sotto la media delle regioni vicine”.
In questo quadro ha giocato un ruolo importante la corsa dei prezzi.
L’aumento dell’inflazione ha riguardato soprattutto luce e gas, i costi sostenuti per l’abitazione e i generi alimentari. “Tutte spese non comprimibili che incidono in modo più pesante sui redditi medi e su quelli più bassi perché con i rinnovi contrattuali bloccati le famiglie hanno subito una pesante contrazione della loro capacità di spesa”. Una situazione di cui non si vede la luce, almeno nel breve termine, stando al sentiment dei consumatori rilevato da Via Calepina.
In questo quadro non basta la conferma del taglio del cuneo fiscale sulle buste paga. “Una misura di cui beneficiano più le imprese che i lavoratori e le lavoratrici”, ricordano i sindacalisti che sollecitano, invece, l’apertura dei tavoli contrattuali a livello provinciale e nazionale, nel pubblico e nel privato, per adeguare le retribuzioni. “In Trentino c’è una questione salariale che va affrontata con realismo rinnovando i contratti. Allo stesso tempo non ci stancheremo di dire che vanno adeguate all’inflazione le misure di sostegno provinciale, a partire da Assegno unico e assegno di cura. Le prospettive per i prossimi mesi, con il rallentamento dell’economia internazionale e i nuovi scenari di guerra, non sono rassicuranti e bisogna mettere al sicuro il reddito delle famiglie per non rischiare che la situazione di difficoltà alimenti tensioni sociali”, concludono.

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02 Nov
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Servizio Civile. La salute mentale si costruisce in gruppo: mi metto in gioco anch’io

Servizio Civile. La salute mentale si costruisce in gruppo: mi metto in gioco anch’io

 I tempi del progetto
 Avvio del progetto 01/12/2023
 Fine del progetto 30/11/2024
Durata del progetto 12
Stato del progetto PUBBLICATO
 Informazioni per la candidatura
 Posti minimi 1
 Posti massimi 2
 Numero candidature pervenute
 Termine presentazione candidature 06/11/2023
 entro le ore
 Codice del progetto SCP00572305P12027
 Scopri di più sul progetto
 Dove si svolge
 Scheda di sintesi  Download
 Progetto integrale  Download

 

 Chi contattare
 Nome referente Biasi Stefania
 Telefono 0461/902886
Ente promotore Azienda provinciale per i servizi sanitari APSS
Sede legale Trento
Indirizzo Via Alcide De Gasperi 79

 

 

Per info: https://serviziocivile.provincia.tn.it/content/view/full/7918

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02 Nov
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Comune di Trento. Su nidi e seconde case i sindacati chiedono maggiore coraggio. Oggi pomeriggio primo confronto con Palazzo Thun. Cgil Cisl Uil: importante adeguare le soglie Icef per sterilizzare l’inflazione e aumentare le aliquote sulle secone case sfitte

Comune di Trento. Su nidi e seconde case i sindacati chiedono maggiore coraggio. Oggi pomeriggio primo confronto con Palazzo Thun. Cgil Cisl Uil: importante adeguare le soglie Icef per sterilizzare l’inflazione e aumentare le aliquote sulle secone case sfitte

Oggi pomeriggio i segretari generali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti hanno incontrato a Palazzo Geremia il sindaco Franco Ianeselli, l’assessora Elisabetta Bozzarelli e i dirigenti comunali per una prima illustrazione sulle scelte che l’Amministrazione si appresta a definire su tariffe e tributi in vista della composizione del bilancio preventivo.
E’ stato spiegato ai sindacati che con il 2024 verrà ridotta l’aliquota sulle seconde case, che passerà dall’attuale 1,08% all’1,05%. Una scelta che determinerà minori entrate nella casse comunali per 600 mila euro. Dal canto loro le tre sigle hanno posto l’accento sulla necessità di agire sulla leva fiscale per incentivare l’immissione sul mercato delle seconde case sfitte. “In questo modo aumenterebbe l’offerta di abitazioni e si ridurrebbe la pressione delle famiglie che hanno bisogno di trovare un tetto ad un prezzo sostenibile – hanno spiegato a margine della riunione Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Siamo consapevoli che la legge provinciale non permette aumenti dei tributi, ma siamo altrettanto convinti che, accanto al meccanismo del canone concordato, vada trovata una strada per penalizzare fiscalmente gli affitti sfitti così da mettere sul mercato immobiliare nuovi alloggi e così rispondere al bisogno di abitazioni”.
Altra questione affrontata sono stati i nidi. Palazzo Geremia ha confermato che la tariffa massima non subirà ritocchi, dunque rimarrà a circa 330 euro mensili per i nuclei con Icef a 0,40. Le famiglie potranno inoltre usufruire del bonus Inps, abbattendo il peso della rata mensile. “Sui nidi l’amministrazione ha fatto negli ultimi anni un importante sforzo. L’aumento dell’inflazione, però, rischia di svuotare questo meccanismo virtuoso. Per questa ragione, coerentemente con quanto da un anno chiediamo in Provincia, crediamo sia opportuno aumentare la soglia Isee a 0,44 per neutralizzare l’effetto inflazione, che ha gonfiato i salari solo nominalmente”.
Infine Cgil Cisl Uil hanno espresso la volontà di incontrare non appena possibile il nuovo o la nuova titolare alle Politiche sociali. “Abbiamo urgenza di un confronto sull’assistenza domiciliare agli anziani. Ci risulta che ci sia stato un sotto-utilizzo delle ore disponibili e non vorremmo ci fosse qualche problematica che ha portato le famiglie ad farsi carico direttamente o indirettamente dell’assistenza dei propri cari non autosufficienti”, hanno concluso.

Trento, 23 ottobre 2023

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