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11 Apr
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Garantire sicurezza alle lavoratrici e ai lavoratori deve essere una priorità Oggi lo sciopero di Cgil e Uil. Sindacati: “La responsabilità delle morti sul lavoro è anche del Governo. Basta difendere chi taglia sulla sicurezza per il profitto. La crescita non si costruisce sulla pelle di chi lavora”. In Trentino nei primi tre mesi dell’anno 8 denunce di incidenti mortali, pari a tutti i morti del 2023

Garantire sicurezza alle lavoratrici e ai lavoratori deve essere una priorità Oggi lo sciopero di Cgil e Uil. Sindacati: “La responsabilità delle morti sul lavoro è anche del Governo. Basta difendere chi taglia sulla sicurezza per il profitto. La crescita non si costruisce sulla pelle di chi lavora”. In Trentino nei primi tre mesi dell’anno 8 denunce di incidenti mortali, pari a tutti i morti del 2023

 

“Sul lavoro non si muore per casualità, ma per assenza di responsabilità di chi dovrebbe fare leggi chiare, di chi dovrebbe rafforzare i controlli e investire nella formazione e nella prevenzione”. Nella giornata dello sciopero generale di Cgil e Uil al presidio organizzato a Trento è stato ricordato che ogni minuto in Italia c’è un incidente sul lavoro. Un grave è accaduto in Trentino anche oggi, mentre nella nostra provincia sono già otto le denunce di incidenti mortali registrati nei primi tre mesi dell’anno, pari a tutte quelle del 2023. “Un infortunio – ha detto il segretario provinciale della Cgil Andrea Grosselli – non è mai una fatalità, ma sempre conseguenza della sottovalutazione rischio. E’ sempre frutto di una cultura che scarica la responsabilità su altri, come sta facendo in queste ore il Governo che non fa nulla di concreto per rafforzare controlli e prevenzione; come avviene nella catena degli appalti e subappalti dove l’impresa committente scarica su imprese meno organizzate, meno costose, che tagliano sulla sicurezza. Solo riportando in capo alle aziende la responsabilità allora potrà veramente cambiare qualcosa”.
In Italia nel 2023 sono morti 800 lavoratori; è come se 5 piccoli paesi trentini fossero stati cancellati per sempre.
Spesso le vittime degli infortuni sono stranieri, perché anelli più deboli del mercato del lavoro, meno formati, che non sempre conoscono la lingua come ha ricordato Matteo Salvetti, segretario della Feneal Uil, parlando delle costruzioni. “In edilizia il 47 per cento dei lavoratori sono stranieri, di 91 nazionalità diverse. Provincia e Governo si dimenticano di loro, come fossero fantasmi utili solo a completare le grandi opere, mai persone da integrare con formazione, corsi di lingua”. A fine febbraio su 1451 infortuni 300 in Trentino hanno riguardato stranieri.
Sul “banco degli imputati”, anche un sistema di appalti e subappalti dove aggirare regole e controlli è più facile come ha ricordato Marco Betti, delegato Filcams, che lavora in una cantina. “Appalti e subappalti sono un modo per scaricare responsabilità sulla sicurezza”. Vassiolios Bassios, della Uiltucs ha posto l’accento, invece, sul ridotto investimento in sicurezza. “Le aziende vogliono fare solo profitto. La sicurezza dovrebbe essere la prima voce dei bilanci”. Questione su cui ha insistito anche Giampaolo Mastrogiuseppe segretario della Fillea. “ Se ci sono morti è perché qualcuno pensa solo a fare profitto. Non mi stupisco se un imprenditore specula sulla sicurezza. Ritengo, però, inaccettabile che il Governo in qualche modo agevoli o non reprime come dovrebbe le imprese che tagliano sulla sicurezza”
Per i metalmeccanici ha parlato Marco Sala della Fiom soffermandosi sull’intreccio pericoloso tra insicurezza e precariato. “Il precariato è l’altra faccia della carenza di sicurezza. Tutte le lavoratrici e i lavoratori dovrebbe avere il diritto di denunciare infortuni, mancato rispetto delle norme in totale sicurezza. Chi è precario spesso non è in queste condizioni”.
Questa mattina le lavoratrici e i lavoratori in presidio hanno ricordato anche le vittime dell’indicente di Suviana, esprimendo vicinanza e solidarietà, ma anche invitando a fare di più. “Le aziende del settore elettrico stanno bene – ha sottolineato Giuseppe Di Chiara della Uiltec -. Quanto accaduto non solo ci ha scosso, ma anche indignato perché sono anni che chiediamo alle grandi società elettriche di smetterla di subappaltare ad aziende che per organizzazione e capacità finanziarie hanno un’attenzione alla sicurezza minore. E’ ora di smettere di subappaltare mettendo a rischio vita lavoratori solo per risparmiare”.
Lo sciopero di oggi, a cui hanno partecipato tutti i settori privati, è anche contro la riforma fiscale del Governo come ha ricordato il segretario della Uil trentina Walter Alotti. “Lavoratori dipendenti e pensionati pagano oltre il 90% del gettito Irpef, mentre intere categorie economiche continuano a non pagare fino al 70% delle imposte dovute. L’evasione complessiva continua ad essere pari a 90 miliardi all’anno. La delega che il governo sta applicando invece di combattere l’evasione fiscale e contributiva introduce nuove sanatorie, condoni e concordati. Inoltre non tassa gli extraprofitti, favorisce le rendite finanziare e immobiliari, il lavoro autonomo benestante e le grandi ricchezze. E’ tutto l’opposto di quanto andrebbe fatto”, ha concluso.

Trento, 11 aprile 2024

A questo link alcune foto del presidio 

https://photos.app.goo.gl/XDGPYhuExMYazNEq5

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11 Apr
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17 milioni di euro per le indennità a favore del Personale dell’Apss. Comunicato stampa UIL FPL Sanità

17 milioni di euro per le indennità a favore del Personale dell’Apss. Comunicato stampa UIL FPL Sanità

Trento 10.04.2024

Oggi abbiamo appreso dalla Giunta Provinciale, grazie all’ emendamento presentato dall’Assessore alla Salute Mario Tonina sono stati destinati 17 milioni di euro per le indennità a favore del Personale dell’Apss. Siamo soddisfatti di questo emendamento, ciò è stato possibile grazie ai due protocolli d’intesa sottoscritti in dicembre 2022 e in luglio 2023 in Provincia. Continua il Segretario finalmente possiamo iniziare a dare risposte concrete a tutto il personale che da anni opera con senso di responsabilità e diligenza in condizioni difficili dovuti a carenza di personale e/o apertura di nuovi servizi. Questa richiesta è stata voluta con forza dalla nostra Organizzazione Sindacale, ribadisce Varagone nei vari incontri tenutesi precedentemente alla notizia di oggi.

Nel comparto Sanità – illustra Giuseppe Varagone , Segretario Generale della UIL FPL Sanità – è necessario destinare gli aumenti non solo sui tabellari, ma dev’essere riconosciuta economicamente e giuridicamente la responsabilità e l’evoluzione delle competenze di questi professionisti Sanitari Infermieri, Ostetriche, Tecnici sanitari di radiologia e di laboratorio, Fisioterapisti, ed ecc., personale di supporto OSS, degli Operatori della centrale unica 112 ,116/117, personale tecnico del 118 OTAS e personale Amministrativo.

Un altro tema fondamentale è l’attivazione di un tavolo per la revisione dell’ordinamento professionale e l’estensione delle quote del Part Time.
Conclude Varagone, ora ci auspichiamo una calendarizzazione d’incontri urgenti in Apran per arrivare subito ad un accordo per far sì che questi fondi assieme agli altri già destinati al Tabellare arrivino in tempi celeri nelle tasche dei Lavoratori della Sanità Trentina.

f/to Segretario Generale della UIL FPL Sanità del Trentino Giuseppe Varagone

Scarica il pdf: Comunicato stampa del 10.04.2024

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11 Apr
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12 APRILE 2024 – ATTIVO DELEGATI CISL FP e UIL FPL EE.LL.

12 APRILE 2024 – ATTIVO DELEGATI CISL FP e UIL FPL EE.LL.

Trento, 11 aprile 2024

 

TRENTO. Un punto sulla situazione organizzativa nelle Apsp e nelle Rsa private del Trentino, per affrontare le criticità di un settore in sofferenza.

La Cisl Fp e la Uil Fpl Enti Locali del Trentino organizzano per venerdì 12 aprile l’assemblea generale e l’attivo dei delegati.

“Alle lavoratrici e ai lavoratori – dicono Giuseppe Pallanch (segretario generale Cisl Fp) e Andrea Bassetti (Segretario Provinciale Uil Fpl Enti Locali ) – che parteciperanno, ribadiscono che dopo questo appuntamento molto importante sarà elaborato un documento da sottoporre all’attenzione dell’assessore Mario Tonina, già incontrato a marzo con nostra richiesta di convocazione del tavolo tecnico permanente sulle RSA pubbliche e private.

Non escludiamo un presidio in piazza Dante per evidenziare il malcontento che serpeggia nel settore da parte di un personale allo stremo delle forze.

Un settore fondamentale per il welfare Trentino che chiede a gran voce risposte e soluzioni”.

L’appuntamento è previsto dalle 10 alle 13 alla Sala di rappresentanza del Consiglio regionale.

All’ordine del giorno:
– la situazione organizzativa nelle Apsp e nelle Rsa private,

– la carenza strutturale degli organici e la necessità di rivedere parametri e attrattività del lavoro nelle Apsp e RSA del Trentino;

– carichi di lavoro insostenibili e un personale allo stremo,
– l’anticipazione del contratto 2022/24 e l’ordinamento professionale.

“Un appuntamento importante di confronto, per tracciare le priorità dell’agenda pubblica, evidenziare i tanti problemi di un settore in sofferenza e ascoltare le lavoratrici e i lavoratori”, concludono Pallanch e Bassetti.

Per la CISL FP Per la UIL FPL EELL Beppe Pallanch Andrea Bassetti

Scarica il pdf: Comunicato ATTIVO DELEGATI CISL FP e UIL FPL EE.LL. 12 APRILE 20244

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11 Apr
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Sanità. Bene il cambio di metodo, ma ora servono fatti. Cgil e Uil: l’emergenza è già oggi con sempre più famiglie trentine che non trovano risposte nel sistema pubblico. Valorizzare il personale e accelerare su medicina di prossimità e integrazione socio sanitaria e assistenziale

Sanità. Bene il cambio di metodo, ma ora servono fatti. Cgil e Uil: l’emergenza è già oggi con sempre più famiglie trentine che non trovano risposte nel sistema pubblico. Valorizzare il personale e accelerare su medicina di prossimità e integrazione socio sanitaria e assistenziale

Nelle parole dell’assessore Tonina e nell’operazione ascolto che sta mettendo in campo si intravede un cambio di metodo. Auspichiamo che quanto appare sia poi confermato nei fatti. Un’analisi della Fondazione Gimbe diffusa oggi dice che la nostra provincia è quella che ha registrato la spesa sanitaria a carico delle famiglie per oltre 1.740 euro nel 2022, con un aumento che sfiora il 14%, mentre il 6% dei cittadini ha rinunciato alle cure. Questo ci dice che va rafforzato il sistema pubblico. Dunque non si può prescindere da una seria valorizzazione del personale, da un’accelerazione sulla medicina di prossimità e sull’integrazione socio sanitaria e assistenziale”. Lo dicono i segretari provinciali di Cgil Uil, ribadendo nel contempo di condividere molte delle preoccupazioni contenute nell’appello degli ordini professionali. “Facciamo nostre la gran parte di quei timori, che in più occasioni abbiamo condiviso come organizzazioni confederali. La sanità pubblica trentina ha bisogno di cure. Anche urgenti. Quindi bene l’operazione ascolto, poi però bisogna passare ai fatti, dimostrando la disponibilità a scelte lungimiranti e coraggiose. L’obiettivo deve essere garantire l’accesso alle cure di tutte le cittadine e i cittadini. Oggi non è così se un numero crescente di persone si rivolge alla sanità privata come dimostra l’aumento della spesa a carico delle famiglie. L’accesso alla cura si garantisce investendo sul sistema sanitario pubblico. Non siamo contrari ad un’integrazione con il privato accreditato, fino a quando questo non di traduce in un depotenziamento della sanità pubblica, che per noi deve restare centrale”, chiariscono Andrea Grosselli e Walter Alotti.

Le confederazioni insistono, in linea con le categorie del comparto, sulla necessità di mettere mano al problema personale con un progetto di valorizzazione delle professionalità esistenti, ma anche un piano straordinario di assunzioni.

Condividono l’accento sulla prevenzione, ricordando però che questa chiede investimenti nella medicina di prossimità e in una rete di servizi in cui sanitario e socio assistenziale si integrano. “Oggi siamo ancora lontani da questo obiettivo. Anche noi guardiamo con interesse alle case di comunità e ai fondi del Pnrr sulla medicina territoriale. Non basta però avere le strutture, servono i professionisti”, proseguono i due segretari ribadendo, in conclusione, l’auspicio che si apra il prima possibile un confronto con le organizzazioni sindacali. “Da parte nostra siamo pronti a dare un contributo per risolvere le problematiche del sistema sanitario provinciale”, concludono Grosselli e Alotti.

Trento, 9 aprile 2024

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Itea
11 Apr
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Graduatorie Itea. La Corte costituzionale deciderà sui dieci anni di residenza.

Graduatorie Itea. La Corte costituzionale deciderà sui dieci anni di residenza.

La Cassazione non accoglie il ricorso della Provincia e solleva la questione di legittimità.

Cgil Cisl Uil: nuova conferma del carattere discriminatorio del vincolo temporale imposto dalla prima giunta Fugatti

La rimozione del vincolo dei dieci anni di residenza per accedere alle graduatorie Itea per l’alloggio pubblico non si tocca. Almeno per il momento. La Corte di Cassazione, con una propria ordinanza interlocutoria, infatti, ha deciso di non accogliere il ricorso della Provincia contro la decisione del Tribunale di Trento, prima, e della Corte d’appello, poi, che imponevano di modificare il regolamento Itea rimuovendo il vincolo dei dieci anni. La Cassazione non solo non disapplica quelle ordinanze, ma si spinge oltre sollevando la questione di legittimità costituzionale davanti alla Consulta. Sarà questa a decidere se quel vincolo voluto e deciso dalla prima giunta Fugatti viola l’articolo 3 della nostra Costituzionale, andando contro il principio di uguaglianza.

La Suprema Corte ha già giudicato incostituzionali leggi regionali con vincoli di almeno cinque anni come nel caso della Lombardia, della Liguria e delle Marche.

“La Provincia paga la propria ostinazione. Il ricorso in Cassazione rischia infatti di trasformarsi in un boomerang”, dicono i segretari di Cgil Cisl Uil, commentando l’ordinanza della Cassazione”. Per Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti è la conferma che quella norma manifesto aveva un carattere discriminatorio e che il vincolo di dieci anni è irragionevole. “Forse Piazza Dante avrebbe potuto spendere meno risorse ed energie nella difesa di una norma chiaramente iniqua e concentrarsi, piuttosto, nell’affrontare il problema casa. La gestione Itea sotto il centrodestra si è distinta per l’incapacità di mettere sul mercato alloggi sia nuovi sia di risulta, restando sostanzialmente immobile di fronte ad un’emergenza abitativa che nel frattempo è esplosa. Non è facendo differenza tra cittadini di serie A e di serie B che si risolve il tema casa. Né è una soluzione legiferare contro la Costituzione. La nostra Autonomia dovrebbe continuare ad essere strumento per politiche migliorative che facciano da esempio positivo e non negativo per il resto del Paese”.

 

Trento, 9 aprile 2024

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11 Apr
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BONUS MAMMA 2024

BONUS MAMMA 2024

ESONERO CONTRIBUTIVO per le mamme con più di 2 o 3 figli

Il bonus è riservato alle dipendenti assunte a tempo indeterminato, sia nel privato sia nel pubblico, fatta eccezione per il lavoro domestico. Rientrano anche i part – time, i contratti di somministrazione e quelli di apprendistato. Sono escluse invece le lavoratrici autonome e quelle a tempo determinato.

A partire dall’anno 2024 fino all’anno 2026 hanno diritto al bonus le mamme con 3 o più figli, di cui almeno uno minorenne.
Solo per l’anno 2024 il beneficio è concesso a chi ha 2 o più figli di cui almeno uno sotto i 10 anni.

Per ottenere lo sgravio è sufficiente comunicare al datore di lavoro il numero dei figli e il loro codice fiscale, l’importo consiste nell’esonero completo dei contributi previdenziali a carico della lavoratrice con un importo massimo di 250 euro lordi mensili, pari a 3 mila euro all’anno.

Scarica il pdf: BONUS MAMMA 2024 (1)

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11 Apr
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Giovedì 11 aprile sciopero generale per sicurezza sul lavoro e riforma fiscale

Domani sciopero generale di tutti i comparti privati per la sicurezza sul lavoro

Sconcerto per la tragedia di Suviana. Costruzioni e metalmeccanici si fermano per otto ore

Dalle 10 presidio delle lavoratrici e dei lavoratori sotto il Commissariato del Governo a Trento

La strage sul lavoro di Suviana è l’ennesima dimostrazione dell’urgenza di affrontare il nodo della sicurezza e della tutela della vita di chi lavora. Domani, 11 aprile, anche in Trentino come nel resto d’Italia lavoratrici e lavoratori del comparto privato incroceranno le braccia per quattro ore per lo sciopero indetto da Cgil e Uil. Quanto accaduto alla centrale idroelettrica emiliana sta scuotendo il mondo del lavoro. Dopo il comparto delle costruzioni anche in molte grandi aziende metalmeccaniche anche trentine le Rsu stanno estendendo la durata della protesta all’intera giornata. Per tutte le aziende senza sindacato interno Fiom e Uilm del Trentino estendono lo sciopero alle 8 ore. Sono escluse le aziende per i servizi essenziali che hanno già ricevuto indicazioni specifiche per astenersi dal lavoro solo le ultime 4 ore.

Alla mobilitazione aderisce anche il trasporto pubblico locale. Servizio urbano ed extraurbano scioperano dalle 13 alle 16. Nel trasporto ferroviario stop per il personale addetto alla circolazione dei treni dalle 9.01 alle 13.

Lavoratrici e lavoratori saranno in presidio sotto il commissariato del Governo a Trento, a partire dalle 10.

A febbraio in Trentino Inail ha registrato 1.451 infortuni sul lavoro di cui tre mortali. Gli infortuni sono cresciuti del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Oltre 300 episodi riguardano stranieri.

Domani lavoratrici e lavoratori incroceranno le braccia anche per chiedere una riforma fiscale giusta. Lavoratori dipendenti e pensionati pagano oltre il 90% del gettito Irpef, mentre intere categorie economiche continuano a non pagare fino al 70% delle imposte dovute. L’evasione complessiva continua ad essere pari a 90 miliardi all’anno. La delega che il governo sta applicando invece di combattere l’evasione fiscale e contributiva introduce nuove sanatorie, condoni e concordati.

Trento, 10 aprile 2024

Giovedì 11 aprile sciopero generale per sicurezza sul lavoro e riforma fiscale

Si fermano per 4 ore i comparti privati. Le costruzioni incrociano le braccia per l’intera giornata A febbraio in Trentino 1.451 infortuni, il 18% in più. Tre le morti sul lavoro

Basta morti sul lavoro. Basta con la narrazione di un Paese dove va tutto. Le lavoratrici e i lavoratori di tutti i comparti privati, compresi quelli in appalto, giovedì 11 aprile scioperano per 4 ore. Nel settore edile lo sciopero sarà per l’intera giornata.
La mobilitazione è stata proclamata da Cgil e Uil e si inserisce in una serie di iniziative che andranno avanti per tutta la primavera.
Giovedì mattina a partire dalle 10 è in programma un presidio sotto il commissariato del Governo, in corso III Novembre a Trento.

Tra i motivi della protesta c’è la necessità, sempre più impellente, di combattere davvero le morti sul lavoro. A febbraio in Trentino Inail ha registrato 1.451 infortuni sul lavoro di cui tre mortali. Gli infortuni sono cresciuti del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Oltre 300 episodi riguardano stranieri.

I sindacati pretendono che salute e sicurezza sul lavoro diventino un vincolo per poter esercitare l’attività d’impresa; bisogna cancellare le leggi che negli anni hanno reso il lavoro precario e frammentato; superare il subappalto a cascata e ripristinare la parità di trattamento economico e normativo per le lavoratrici e i lavoratori di tutti gli appalti pubblici e privati. E poi occorre rafforzare le attività di vigilanza e prevenzione, incrementando il personale dei servizi ispettivi.

Accanto ai controlli serve maggiore prevenzione e formazione. Non si può andare al lavoro senza una formazione adeguata. E sulla patente a punti i due sindacati chiariscono “serve uno strumento che blocchi le attività alle imprese che non rispettano le norme di sicurezza”. Allo stesso tempo l’obbligo di applicare i contratti nazionali firmati dalle organizzazioni più rappresentative e il rispetto delle norme sulla sicurezza come condizioni indispensabili per accedere agli incentivi pubblici.

Altro nodo irrisolto, anche in Trentino, è quello dei rappresentati dei lavoratori per la sicurezza, anche territoriali.

Giovedì lavoratrici e lavoratori incroceranno le braccia anche per chiedere una riforma fiscale giusta. Lavoratori dipendenti e pensionati pagano oltre il 90% del gettito Irpef, mentre intere categorie economiche continuano a non pagare fino al 70% delle imposte dovute. L’evasione complessiva continua ad essere pari a 90 miliardi all’anno. La delega che il governo sta applicando invece di combattere l’evasione fiscale e contributiva introduce nuove sanatorie, condoni e concordati. Inoltre non tassa gli extraprofitti, favorisce le rendite finanziare e immobiliari, il lavoro autonomo benestante e le grandi ricchezze.

Per i sindacati, invece, è necessario ridurre la tassazione sul lavoro dipendente e i pensionati, tassare le rendite e contrastare l’evasione.

Dopo giovedì sono in programma altre iniziative a livello nazionale e territoriale. Il 20 aprile a Roma ci sarà una manifestazione nazionale per il diritto alla salute e la difesa della sanità pubblica.

Trento, 8 aprile 2024

Scarica il pdf: 20240408_sciopero 11 aprile

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10 Apr
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VIVERE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEL LAVORO, NELLA SCUOLA, COME CITTADINI

VIVERE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEL LAVORO, NELLA SCUOLA, COME CITTADINI

Giovedì 18 aprile 2024

Trento

Sala Falconetto – Palazzo Geremia

Organizzato da IRASE TAAS (Istituto di ricerca aggiornamento e formazione legato al mondo scuola) e da UIL del Trentino.

  • 8.45 accoglienza;

  • 9.00 “Vivere l’Intelligenza Artificiale” di Elina Massimo, Presidente IRASE TAAS;

  • 9.20 Live polling: “Cosa so e cosa vorrei sapere sull’intelligenza artificiale” a cura di Armando Cima;

  • 9.30 “L’Intelligenza Artificiale: croce e delizia” di Andrea Passerini;

  • 10.15 “I.A.: problemi e opportunità. Impedire nuove diseguaglianza, ispirarsi

    all’Umanesimo riformista” di Giorgio Benvenuto;

  • 10.45 Pausa caffè;

  • 11.10 “Nel 1973 le 150 ore, oggi educare l’I.A.: un percorso di studio/formazione in

    4 tappe” di Massimo Di Menna;

  • 11.50 “L’I.A.: scenari e possibili impatti su persone, formazione, industria e mondo

    del lavoro” di Marco Formentini;

  • 12.35 Live polling: “Cosa porto a casa e cosa vorrei approfondire” a cura di

    Armando Cima;

  • 12.50 Pausa pranzo;

  • 14.30 “Temi emersi dai live polling” di Armando Cima;

  • 15.00 Confronto e dibattito: “Piste di lavoro in relazione agli spazi lavorativ

  • 16.30 Chiusura lavori.

Ai partecipanti verrà data in omaggio una copia della pubblicazione “Le 150 ore e l’intelligenza artificiale – 1973/2023” di Giorgio Benvenuto e Massimo Di Menna.

Scarica il pdf: IA flyer OK

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08 Apr
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Rapporto UIL Ammortizzatori sociali – ore autorizzate nel I Bimestre 2024

Rapporto UIL Ammortizzatori sociali – ore autorizzate nel I Bimestre 2024

 

Ecco la pubblicazione dei dati Inps del I Bimestre 2024 che consente al Dipartimento Lavoro, Coesione sociale, territorio della UIL Nazionale di proporre delle analisi e dei raffronti con il primo bimestre dell’anno passato.

 

A livello regionale per il Trentino Alto Adige sono state autorizzate per il totale degli ammortizzatori sociali e cioè Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, Straordinaria e in Deroga e Fondo Solidarietà Trentino e Alto Adige c/o Inps ben 656.201 ore (+ 30,3% rispetto al medesimo bimestre 2023) pari  1930  unità in sospensione a zero ore. Tale percentuale ci colloca all’11° posto a livello Nazionale.

 

Questo risultato è dato da un incremento della Cig Totale del 29,8% da 498.047 a 646.601ore  e delle ore  FIS del 76,9% da 5.426 a 9.600.

 

A livello provinciale ai primi tre posti per il più alto numero di ore autorizzate, rispetto al primo bimestre 2023 compaiono Crotone,       Biella e Taranto con Bolzano all’8°posto.  .

 

A Trento e Bolzano, con un’inversione del trend storico, troviamo  una diminuzione trentina  delle ore di CIG Totale rispetto sempre al 1° bimestre 2023 dello -48,3% ( da 395.009 a 204.198 ore ed una maggiorazione altoatesina del 329,4% ( da 103.038 a 442.403 ore).

Se sussistono problemi nella manifattura trentina, più che altro nel settore cartaio e chimico, l’Alto Adige, più legato al mercato tedesco ed al suo momento di rallentamento, soffre appunto nell’export verso quel mercato, non più lanciatissimo come fino all’ anno passato e ciò, provoca un utilizzo maggiore degli ammortizzatori sociali.

 

Segretario Generale

UIL Trentino

Walter Alotti

 

 

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05 Apr
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Dal Ri (PD). Dichiarazioni dei segretari generali di CGIL CISL UIL del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti

Dal Ri (PD). Dichiarazioni dei segretari generali di CGIL CISL UIL del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti

“Rispediamo al mittente le superficiali dichiarazioni del segretario provinciale del Partito democratico del Trentino in cui si esprimono dubbi e perplessità sull’efficacia della contrattazione del sindacato confederale e sulla sua capacità di tutela dei lavoratori e delle lavoratrici. Siamo infatti diretti testimoni degli sforzi quotidiani delle nostre organizzazioni sindacali nel battersi ed operare, ciascuna secondo le proprie sensibilità ma con spirito unitario, solo per migliorare le condizioni di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, disoccupati e studenti.
Come sindacati confederali, nel confermare la nostra piena autonomia da tutte le forze politiche, ribadiamo la nostra determinazione nel perseguire l’obiettivo comune di elevare la condizione dei ceti più deboli e di tutti coloro che lavorano per vivere, negoziando a tutti i livelli e avanzando critiche e proposte sempre fondate sul merito e coerenti con le piattaforme adottate in maniera unitaria”.

Trento, 4 aprile 2024

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