Corriere del Trentino – 20 ottobre 2023

Tesoretto da 7 milioni, la giunta accelera

TRENTO Mancano due giorni al voto che deciderà chi sarà a governare il Trentino nei prossimi cinque anni. Sono ore intense di lavoro per la giunta Fugatti, oggi si riunirà per l’ultima volta, e la governance cerca di accelerare e mettere tutte le cose a posto, anche quelle che fino ad ora sono rimaste sul tavolo. Per oggi ci si attende una pioggia di delibere e tra queste ci potrebbe essere anche quella sul famoso tesoretto da 7 milioni, mai speso, nonostante le insistenze dei sindacati. «Soldi sul tavolo dal 2008», denunciano Cgil, Uil e Cisl.
Si tratta dei fondi derivanti da sanzioni per il mancato rispetto della normativa su salute e sicurezza sul lavoro. Secondo quanto prevede la legge questa somma va destinata al finanziamento di attività di formazione e prevenzione. «In Trentino dal 2008 ad oggi non è mai stato speso nulla — sottolineano — e adesso la giunta ha deciso di approvare una delibera». Un’accelerazione incomprensibile per i sindacati. A fine agosto era stato elaborato un documento dai tecnici della Provincia, ma Piazza Dante, pare adducendo la ristrettezza dei tempi, avrebbe rifiutato il confronto non accogliendo le osservazioni e integrazioni delle parti sociali. Aveva ceduto solo su un punto: la proroga di due settimane. Cgil, Cisl e Uil avevano presentato le loro proposte d’integrazione entro i termini, ma da allora, ossia da metà settembre, tutto tace. «La giunta si appresta a varare il documento a 48 ore dalle elezioni provinciali e senza aver mai fornito alcun riscontro formale né alle parti sociali né alcun passaggio formale con il Tavolo di coordinamento provinciale su salute e sicurezza — tuonano Manuela Faggioni, Michele Bezzi e Walter Alotti di Cgil Cisl Uil —. Se questa scelta fosse confermata siamo pronti a impugnare la delibera».
Cgil Cisl Uil avevano inviato il proprio documento con le proposte il 15 settembre. A inizio ottobre avevano chiesto riscontro, ma nessuna risposta. « Usare anche questi soldi per calcoli elettorali è inaccettabile», chiosano. Ma l’assessore Achille Spinelli replica: «Il mio assessorato ha sbloccato una situazione che si protraeva da un decennio senza soluzione». Poi precisa: «Ora quei fondi si riferiranno a politiche provinciali di reale e più completa prevenzione, alimentando bandi dedicati alla cultura della sicurezza, consentiranno investimenti e crescita di organici».

 

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