Il T – 24 ottobre 2023

Voto. Sindacati: ora Fugatti costruisca un dialogo con le parti sociali

Decretato il Fugatti bis, i sindacati non nascondono la loro preoccupazione per l’assenza «sistematica» del riconfermato presidente ai momenti di confronto, auspicando che almeno in questo secondo mandato si apra un dialogo con i portatori di interesse, su temi importanti, dal lavoro alla famiglia. Se lo augura Andrea Grosselli, segretario generale della Cgil del Trentino, che commenta anche la ridotta affluenza alle urne. «Il voto è stato molto chiaro, va dato atto che il centrodestra ha vinto largamente, ma è anche vero che il voto si colloca dentro un forte aumento dell’astensionismo, un segnale preoccupante per l’assetto della nostra democrazia, che in una terra di forti competenze toglie legittimazione a chi deve esercitarle. Preoccupante anche perché riduce, tra l’altro, la capacità dei processi democratici e di poter contare su una partecipazione dei cittadini alle scelte di governo. C’è forte disillusione dei trentini verso la politica: deve essere un campanello d’allarme per chi ha a cuore l’autonomia. Un segnale pericoloso, l’astensionismo, che confidiamo la giunta sappia cogliere».
Cgil: «Scelte più strategiche»
Grosselli propone l’antidoto alla disaffezione verso la politica. «Per poter ovviare a questo problema nell’esercizio di queste competenze il governo deve saper allargare il dialogo con l’opposizione e con le parti economiche e sociali. Le sfide sono decisive, inedite e complicate, non si risolvono con slogan sui social o con bonus» continua il referente di Cgil in riferimento alle «sfide climatica, demografica ed economica in un quadro internazionale complesso. Per questo — insiste — ci deve essere una codecisione sulle scelte di governo, allargando i confini con le parti sociali. Finora quello con Fugatti è stato solo un dialogo formale, di facciata. Noi crediamo in un dialogo sociale tra tutti i portatori di interesse. Le priorità sono welfare, in particolare sanità, ma anche salari e qualità della vita e, ancora, famiglia. Questo dialogo deve essere messo al centro». Per Grosselli «La politica e le grandi scelte si fanno anche costruendo un consenso con i portatori di interesse, non solo scelte di pancia, facendo la politica al bar, discorsi senza concretezza. Bisogna saper costruire scelte più strategiche, di prospettiva».
Uil: «Preoccupati»
Sulla stessa linea Walter Alotti, segretario generale Uil Trentino: «Il fatto che Fugatti si sia sottratto ai confronti ci preoccupa molto, speriamo nel rinnovo della giunta con interlocutori in grado di dialogare con le forze sociali e non solo con le aziende. Ci auguriamo che la prossima giunta operi per il bene della comunità». Quanto all’astensionismo fa sapere: «I trentini hanno scelto e accettiamo il risultato, dal canto nostro verifichiamo che forse anche a causa di una ridotta espressione di voto la nuova giunta rappresenta ancora meno i trentini rispetto alla precedente esperienza».
Cisl: «Bonus non risolutivi»
Anche Michele Bezzi, segretario generale della Cisl, insiste: «Con Fugatti non c’è stata la concertazione e il dialogo che auspicavamo, noi abbiamo sollevato il problema, evidenziando anche che le politiche messe in campo non sono andate nel verso in cui speravamo — chiosa — A partire dalla politica dei bonus che non risolve e non crea, soprattutto per i giovani, una fiducia e stabilità verso il futuro, per creare un ambiente attrattivo. Più che i bonus serve una politica che incentivi la natalità con servizi e assistenza continui. E, ancora, no alla pioggia di incentivi alle imprese ma questi siano invece destinati alle aziende che investono e creano valore aggiunto».

 

 

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