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24 novembre 2023. Sciopero generale. In 1.500 al corteo organizzato da Cgil e Uil
Sciopero generale. In 1.500 al corteo organizzato da Cgil e Uil
In Trentino 120mila lavoratrici e lavoratori con i salari fermi da anni
“La priorità del Governo e della Provincia siamo noi. Le basse retribuzioni sono un’emergenza per il Paese”
Un lungo corteo di lavoratrici e lavoratori, circa 1.500 persone, si è mosso questa mattina da via Verdi per chiedere risposte al Governo su retribuzioni, fisco, diritti, sanità, giovani. Oggi anche in Trentino come in tutte le regioni del nord Italia hanno incrociato le braccia i dipendenti del comparto privato: la manifattura, il terziario con i servizi e il commercio, il settore dell’ortofrutta, gli edili, bancari ed assicurativi. Sotto il commissariato del governo hanno preso la parola numerosi lavoratori e lavoratrici parlando delle difficoltà a far quadrare i conti, dell’arretramento delle condizioni di lavoro, delle paure per il futuro.
“In Trentino sono 120mila le lavoratrici e i lavoratori che non hanno un aumento di stipendi da anni – ha ricordato Andrea Grosselli, segretario generale della Cgil -. Questo è vergognoso e inaccettabile. Da questa piazza oggi inviamo un messaggio chiaro a Roma e alla Provincia; noi non possiamo accettare che le istituzioni non partono da noi, da chi tutti i giorni lavora, paga le tasse, assicura i servizi essenziali”. E ancora “con il taglio delle aliquote fiscali alla Provincia mancheranno 42milioni di euro. Per noi vuol dire taglia alla nostra sanità pubblica, tagli all’istruzione e ai servizi. Il Trentino ha bisogno di un governo dell’autonomia autorevole che batta i pugni a Roma e si spenda perché quelle risorse tornino sul nostro territorio”. Forte la critica anche alle imprese “che hanno fatto utili scaricando l’aumento dell’inflazione sui consumatori. Non c’è più tempo da perdere: le aziende rinnovino i contratti”.
In rappresentanza del mondo degli edili ha parlato Matteo Salvetti che ha posto l’accento sulla piaga del lavoro irregolare e sul dramma delle morti sul lavoro. “In Italia ogni giorno muoiono tre persone sul lavoro”.
Carla Tatti, addetta alle vendite, invece ha portato la frustrazione del suo settore senza contratto da anni. “Eravamo indispensabili durante la pandemia, per garantire supermercati sempre aperti. Oggi siamo qui per riprenderci i nostri diritti e non ci fermeremo”.
Dal mondo dei metalmeccanici hanno preso la parola Stefano Forte, Giuseppe Cancellaro e Rino Stinghel. Le tre tute blu hanno posta l’accento sull’importanza della mobilitazione per fare cambiare le cose. Hanno bocciato il taglio del cuneo fiscale e chiesto il salario minimo. Dal settore assicurativo e del credito ha parlato Marco Piasente: “Siamo noi quelli che pagano le tasse. Siamo qui per i nostri diritti”.
E ancora le lavoratrici del Cup il cui futuro lavorativo è appeso ad un filo. “Il bando della Provincia non vincola le sedi in Trentino. Vogliamo risposte dalla nuova giunta”.
E ancora le voci dei lavoratori dell’energia, del commercio, le testimonianze e la solidarietà del mondo studentesco con Camilla che ha ribadito “vogliamo lottare insieme a voi. Anche per eliminare precariato che ci attende”.
A chiudere gli interventi il segretario nazionale della Uiltucs Paolo Andreani. “I salario oggi è questione centrale. Senza una risposta all’emergenza salariale del nostro Paese non ci sono risposte sulla salute, sull’istruzione, non ci sono diritti. E’ per questa ragione che le piazze si riempono. Lavoratrici e lavoratori hanno diritto ad una retribuzione che riconosca dignità al lavoro. Che garantisca un futuro migliore”. Dunque l’affondo sulla lotta all’evasione fiscale. “Le tasse non sono il pizzo di stato. Noi siamo quelli che pagano le tasse e teniamo in piedi il Paese”. E sul taglio al cuneo fiscale. “E’ un atto dovuto, ma insufficiente. Abbiamo bisogno di recuperare 12 -15% di taglio del potere d’acquisto. In questo modo il taglio del cuneo fiscale ricade sulle nostre spalle, come debito pubblico. Vanno rinnovati i contratti”.
Infine dal palco un forte appello a lottare uniti contro la violenza sulle donna e la richiesta che vengano ripristinati i corsi all’educazione all’affettività in tutte le scuole trentine.
A questo link altre foto (fonte Cgil) https://photos.app.goo.gl/

Giunta provinciale: Basta tatticismi. Al Trentino serve un governo autorevole. Cgil Cisl Uil preoccupati: la politica deve costruire soluzioni per la crescita del Trentino. Così si indebolisce la nostra autonomia
Con il passare dei giorni e il continuo tira e molla tra i partiti di maggioranza che, di fatto, tiene in ostaggio la giunta provinciale, lo stupore sta lasciando posto allo sconcerto. Il presidente Fugatti non è ancora riuscito a far quadrare il cerchio su pesi e contrappesi nel nuovo Esecutivo, e la situazione legata solo a questioni di poltrone comincia ad essere non solo imbarazzante, ma anche preoccupante secondo Cgil Cisl Uil. “Il Trentino ha bisogno di un governo stabile ed autorevole – dicono i tre segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. La nostra comunità è pressata da significative emergenze, da quella salariale che vede moltissimi lavoratori e lavoratrici con retribuzioni inadeguate a sostenere il costo della vita, a quella dei giovani costretti a lavori precari, dall’emergenza abitativa al welfare per famiglie e soggetti fragili. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo né possiamo accettare che le sorti e la composizione dell’Esecutivo provinciale siano decise sulla base di una braccio di ferro sulle poltrone o peggio sugli assetti della coalizione di centrodestra a livello nazionale. Chiediamo con forza un atto di responsabilità verso il Trentino: le elezioni hanno dato un esito chiaro che va rispettato se si vuole davvero dare una risposta a chi, tra i tanti trentini disillusi, ha deciso di non andare a votare lo scorso 22 ottobre”.
Dunque l’invito delle tre confederazioni: “Domani è in programma la prima seduta del nuovo consiglio provinciale. Confidiamo che nelle prossime ore i partiti della maggioranza superino le visioni di parte e i personalismi e trovino una mediazione per varare un esecutivo coeso, in grado di lavorare, in una positiva dialettica con l’opposizione, per il bene di tutte e tutti i trentini”.
Cgil Cisl Uil, dunque, ribadiscono l’auspicio che il nuovo esecutivo segni un cambio di passo nel metodo e valorizzi il dialogo sociale. “Le difficoltà di confronto con le parti sociali nella scorsa legislatura sono state evidenti. Ci auguriamo che si avvii una fase costruttiva di confronto che metta tutti, pur nel rispetto dei diversi ruoli, nelle condizioni di contribuire alla crescita della nostra comunità”, concludono.
Trento, 23 novembre 2023



Comunicato Stampa
Incontro di Approfondimento su HIV e Discriminazione nei Luoghi di Lavoro in Occasione della Giornata Mondiale per la Lotta contro l’AIDS
Organizzato da LILA del Trentino, in collaborazione con UIL del Trentino e ARcigay del Trentino
Trento, giovedì 16 novembre 2023 – LILA del Trentino, unitamente al Coordinamento Pari Opportunità e Politiche di Genere della UIL del Trentino, ARcigay del Trentino, è lieto di annunciare l’organizzazione di un importante convegno in occasione della Giornata Mondiale per la Lotta contro l’AIDS.
Titolo dell’Evento: “Qualsiasi Sia il Lavoro, l’HIV Non Conta”
L’incontro, che si terrà il 1° dicembre 2023 alle 18 presso la Sala Auditorium in Via Giusti, 35 a Trento, vedrà la partecipazione di esperti e rappresentanti autorevoli nel campo, tra cui l’Avvocato del Foro di Trento, Alexander Schuster, Maria Grazia di Benedetto del Coordinamento Lila Nazionale, Annamaria Covi, Presidente Lila del Trentino, e Alessia Tedeschi, Coordinamento Pari Opportunità UIL del Trentino.
L’evento rappresenta un’importante occasione di riflessione e approfondimento sul tema dell’HIV e della discriminazione nei luoghi di lavoro. La presenza di esperti di spicco fornirà contributi preziosi per comprendere le sfide attuali e per promuovere un ambiente lavorativo inclusivo e rispettoso.
Il titolo “Qualsiasi Sia il Lavoro, l’HIV Non Conta” sottolinea l’importanza di affrontare il tema dell’HIV senza discriminazioni e stereotipi, promuovendo una cultura aziendale che valorizzi la diversità e sostenga la lotta contro l’AIDS.
Si invitano giornalisti, operatori del settore, e tutti coloro che sono interessati a partecipare e contribuire a questo significativo incontro, che rappresenta un passo concreto verso la sensibilizzazione e la promozione di politiche inclusive nei luoghi di lavoro.
Per ulteriori informazioni e accredito stampa, contattare:
• Annamaria Covi, Lila del Trentino: 3477120071 – info@lilatrentino.it
• Alessia Tedeschi, Uil del Trentino, Coordinamento Pari Opportunità:
3203037079 – a.tedeschi@uiltucstaas.it
Riferimenti dell’Evento:
Titolo: Qualsiasi Sia il Lavoro, l’HIV Non Conta
Data e Ora: 1 dicembre 2023, ore 18:00
Luogo: Sala Auditorium, Via Giusti, 35 – Trento
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LAVORIAMO PER AIUTARE LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA
DONA ANCHE TU
Raccolta fondi a favore delle donne vittime di violenza inserite nei percorsi di assistenza sul territorio.
I fondi saranno gestiti dal Centro AntiViolenza di Trento e dal progetto “La violenza non è un destino” per supportare le donne, dal punto di vista economico, nel loro percorso di emancipazione da chi le maltratta.
Puoi contribuire donando anche tu sul conto corrente:
IT10V0538701801000004003812
OGNI EURO PUÒ FARE LA DIFFERENZA
Lavoriamo per aiutare le donne vittime di violenza
Cgil Cisl Uil promuovono una raccolta fondi a partire dai luoghi di lavoro. Le somme raccolte saranno destinate al Centro AntiViolenza di Trento e al Progetto “La violenza non è un destino” di Famiglia Materna
L’indipendenza economica è uno strumento fondamentale per aiutare le donne ad uscire da una situazione di violenza. E’ con questa convinzione che Cgil Cisl Uil del Trentino, in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, attivano una raccolta fondi a favore delle donne vittime di violenza inserite nei percorsi di assistenza sul territorio.
Le somme raccolte verranno destinate al Centro AntiViolenza di Trento e al progetto “La violenza non è un destino”, un Fondo gestito con Punto d’Approdo a cui possono accedere tutte le donne del territorio trentino, segnalate dalle strutture e associazioni che in Provincia assistono le vittime di violenza: Casa della Giovane di Trento, Casa Rifugio, Casa Padre Angelo, ALFID, Atas Onlus, Famiglia Materna.
L’obiettivo è supportare le donne dal punto di vista economico nel loro percorso di emancipazione dal maltrattante, dunque in spese quali la caparra di un nuovo appartamento, il cambio della serratura di casa, un contributo per l’acquisto di un mezzo di trasporto per recarsi al lavoro, il sostegno per le spese primarie per i figli in attesa dell’intervento istituzionale, ecc..
La raccolta fondi si rivolge in primo luogo a tutte le lavoratrici e i lavoratori, ma non esclusivamente a loro. Obiettivo del sindacato è coinvolgere il più ampio numero di persone partendo dai luoghi di lavoro. “I fatti di questi giorni, l’uccisione di Giulia Cecchettin, hanno sconvolto tutte e tutti noi – affermano Manuela Faggioni, Walter Alotti e Michele Bezzi -. Siamo però consapevoli che lo sconcerto, l’indignazione velocemente scemano. Crediamo, al contrario, sia fondamentale provare a fare qualcosa di concreto e tangibile per aiutare e sostenere le donne che vivono e subiscono situazioni di violenza, abusi, sopraffazione. Restiamo convinti come sosteniamo da anni che lo strumento più efficace resti l’investimento nell’educazione e ci attendiamo un segnale forte dalla Giunta provinciale. Allo stesso tempo crediamo che tutti noi siamo chiamati a fare qualcosa. Da qui la nostra iniziativa”.
“Promuovere questa iniziativa sui luoghi di lavoro è anche un modo per sensibilizzare sul tema lavoratrici, ma soprattutto lavoratori, che a loro volta sono molto spesso anche genitori che possono portare all’interno delle loro famiglie questo tema”, proseguono i sindacalisti.
Per contribuire alla raccolta fondi basta versare la somma desiderata sul conto corrente IT10V0538701801000004003812. La raccolta si concluderà a fine febbraio.
Tutte le informazioni sono sul sito: https://www.fondocontroviolenzasulledonne.it/
I sindacati puntano ad un accordo con i datori di lavoro per permettere la raccolta fondi tramite la trattenuta diretta in busta paga, con un versamento equivalente delle imprese. “Il coordinamento imprenditori ci ha assicurato sostegno all’iniziativa, ma in questa fase non ha appoggiato la richiesta di un sistema automatico di versamento attraverso le buste paga, diffuso e trasversale a tutti i luoghi di lavoro. Sicuramente per noi quella resta l’opzione migliore e più efficace per il buon risultato dell’iniziativa. Per questo ci attendiamo che le imprese tornino sui propri passi, visto che su tema di questa portata serve una fattiva collaborazione di tutti: il contrasto alla violenza contro le donne, in tutte le sue sfumature, è una questione che riguarda imprese e sindacati, donne e uomini, giovani e meno giovani”, insistono Cgil Cisl Uil. Del resto le donne vittime di violenza rientrano nella maggior parte dei casi tra le lavoratrici e, quindi, il contributo anche della parte datoriale sarà fondamentale sia per il raggiungimento di un soddisfacente risultato nella raccolta di fondi, che per una sensibilizzazione trasversale sul tema.
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