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06 Feb
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Riordino dell’Agenzia del Lavoro. Dipendenti contrari: «Va sospeso»

Il T – 05 febbraio 2023 (altro…)

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06 Feb
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I sindacati: «Basta parole, ora pagate l’Assegno Trentino»

Trentino – 05 febbraio 2023 (altro…)

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06 Feb
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Carriere docenti,la manovra costerà oltre 10 milioni La Uil: «È un bluff»

Corriere del Trentino – 05 febbraio 2023 (altro…)

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06 Feb
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Fedrigoni, nuovo stop reparti fermi da martedì

Il T – 04 febbraio 2023 (altro…)

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06 Feb
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Cgil, Cisl e Uil: «Incentivi, servono modifiche»

Corriere del Trentino, Il T – 04 febbraio 2023 (altro…)

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06 Feb
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La grande guerra sull’idroelettrico. Sindacati e opposizioni all’attacco: «Che figura»

Trentino, Corriere del Trentino – 04 febbraio 2023 (altro…)

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06 Feb
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Scuola. «Gli aumenti in busta paga da febbraio»

l’Adige – 04 febbraio 2023 (altro…)

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06 Feb
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Idroelettrico, unica strada è la delega piena sull’energia. Cgil Cisl Uil: impugnazione della proroga scontata. Si apra confronto con il governo per allagare le competenze e poter creare un sistema integrato che renda il Trentino autonomo sul piano energetico e sostenibile

Idroelettrico, unica strada è la delega piena sull’energia. Cgil Cisl Uil: impugnazione della proroga scontata. Si apra confronto con il governo per allagare le competenze e poter creare un sistema integrato che renda il Trentino autonomo sul piano energetico e sostenibile

L’impugnazione della proroga delle concessioni idroelettriche non sorprende i sindacati. Cgil Cisl Uil ricordano, infatti, che le norme comunitarie e nazionali erano sufficientemente chiare per comprendere a priori che la scelta della Giunta Fugatti avrebbe condotto ad un vicolo cieco. “Per mettere in sicurezza il nostro patrimonio idroelettrico l’unica strada seria è quella di puntare ad un ampliamento della norma di attuazione che riconosca alla nostra Autonomia una competenza piena in maniera di energia – ricordano i segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. L’Esecutivo ha invece deciso di percorrere una scorciatoia che non ha portato a nulla”.
Il tema per i sindacati, dunque, è lavorare per costruire rafforzare le competenze provinciali in materia energetica. “Per primi avevamo condiviso l’opportunità di spostare la scadenza delle concessioni per sostenere gli investimenti, Ma solo garantendo una delega piena all’Autonomia si possono creare i presupposti per creare un sistema di produzione e distribuzione dell’energia che sia sostenibile e ci renda anche autosufficienti. A beneficio non solo dei cittadini contenendo i prezzi dell’energia agli utenti, ma anche della competitività del sistema economico locale”.
Ne sono prova i rischi corsi all’avvio dell’inverno quando la minore produzione idroelettrica, determinata anche da un’estate particolarmente siccitosa, la scarsità di metano sui mercati e i prezzi alle stelle avrebbero potuto mettere in ginocchio famiglie e imprese, che già si sono fatti carico di costi esorbitanti. “E’ stato solo grazie ad un inverno mite che la domanda di energia è stata soddisfatta senza contraccolpi sul piano delle forniture. Non ci si può però affidare alla buona sorte. Servono investimenti e strategie. Dobbiamo attrezzarci per mettere in sicurezza la risorsa idrica trentina e le nostre centrali”.
Anche a questo scopo Cgil Cisl Uil ritengono sia utile anche nell’ambito di un ragionamento complessivo sul sistema energia rivedere l’assetto societario di Dolomiti Energia valutando anche una gestione in house. “Questa scelta darebbe maggiori garanzie, come dimostra l’Alto Adige che ha una propria società di produzione, maggiore libertà nel gestire gli affidamenti e anche una scadenza più ampia delle concessioni. Ci auguriamo che nel prossimo incontro che il presidente Fugatti avrà con la presidente Meloni questi temi siano posti all’ordine del giorno”, concludono Grosselli, Bezzi e Alotti.

Trento, 3 febbraio 2023

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06 Feb
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Riforma legge 6. Sindacati rilanciano il confronto. Cgil Cisl Uil chiedono un incontro all’assessore Spinelli: bene sui contratti, ma servono modifiche su selettività incentivi e coinvolgimento sindacato

Riforma legge 6. Sindacati rilanciano il confronto. Cgil Cisl Uil chiedono un incontro all’assessore Spinelli: bene sui contratti, ma servono modifiche su selettività incentivi e coinvolgimento sindacato

Sulla riforma della legge 6 Cgil Cisl Uil non rinunciano alla concertazione. E’ per questa ragione che oggi le tre sigle sindacali hanno scritto all’assessore Achille Spinelli per chiedere un incontro uno dei temi, la revisione dei criteri che definiscono le politiche industriali trentine, che ritengono particolarmente importante per il Trentino.
“Apprezziamo le osservazioni avanzate dal Coordinamento imprenditori, che coerentemente all’accordo sottoscritto con i sindacati, ha chiesto che sia previsto in legge il rispetto dei contratti sottoscritti dalla organizzazioni maggiormente rappresentative per accedere agli incentivi pubblici – dicono i tre segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti –. Crediamo altresì che ci siano altre questioni ancora da mettere a fuoco e che devono essere oggetto di confronto prima che la riforma avvii l’iter in consiglio provinciale”.
Cgil Cisl Uil, in particolare, ritengono indispensabili due modifiche all’attuale disegno di legge, uno relativo alla selettività degli incentivi, l’altro sul coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, che con lo stralcio della procedura negoziale verrebbero tagliate fuori. “Restiamo fermamente convinti che sia indispensabile il coinvolgimento anche dei sindacati in scelte che impattano in termini occupazionali e sociali e che ricordiamo sono finanziate con risorse pubbliche, cioè derivanti dalle tasse che pagano ai cittadini”.
C’è dunque il tema della selettività degli incentivi. Anche su questo punto i sindacati
rivendicano un coinvolgimento nelle scelte strategiche di politica industriale. “In questi giorni la Commissione Europea ha deliberato il Green Deal Industrial Plan. In coerenza a questo documento anche le politiche trentine dovranno puntare con convinzione a sostenibilità e innovazione. E’ un percorso obbligato per rendere il nostro territorio attraente e competitivo. Le scelte di politica industriali locali non possono ignorare questo aspetto, anzi devono essere innovate per intercettare risorse europee”.
Selettività vuol dire anche revisione degli attuali criteri di erogazione degli sgravi fiscali. “E’ tempo di agire sull’Irap, come ha fatto Bolzano per liberare risorse che possono servire da spinta all’innovazione vera”, concludono.

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06 Feb
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COMUNICATO STAMPA UIL FPL EE.LL. – SERVIZI INFANZIA E NIDO IN TRENTINO? CINICO STRUMENTO DI PROPAGANDA POLITICA

COMUNICATO STAMPA UIL FPL EE.LL. – SERVIZI INFANZIA E NIDO IN TRENTINO? CINICO STRUMENTO DI PROPAGANDA POLITICA

Le scelte politiche ciniche degli ultimi anni viaggiano nell’assenza voluta d’attenzione verso chi i servizi li eroga, forse nella speranza che il “provarci” sia sinonimo di vittoria politica, indipendentemente se a pagarne le conseguenze saranno i lavoratori di quel settore.

L’indifferenza, l’incapacità di programmazione strutturale e la completa assenza di dialogo costruttivo con le parti sociali, rappresentative il mondo del lavoro inserito nei servizi infanzia e nido Trentino pubblico e privato, sta impattando negativamente orami da troppo tempo sul benessere  del personale dipendente.

La UIL FPL EE.LL. fin dal 2018 disponibile al dialogo, senza preconcetti di colore politico, con l’unica certezza che solo attraverso il dialogo delle parti si possano dare risposte al mondo del lavoro. Risultato? Non abbiamo ottenuto nessuna apertura, anche se in continuità di richieste, inevase, passando dai comunicati stampa, stati di agitazione, scioperi, denunce all’Ispettorato del Lavoro, ricorsi con impugnative legali delle delibere Provinciali, in tutti i gradi di giudizio, per arrivare ad oggi  in attesa del responso da parte del Consiglio di Stato per la situazione delle ormai conosciute aperture su luglio delle scuole infanzia.

Mai si è assistito in Trentino, come negli ultimi anni, ad una deriva d’incapacità politica di così grave rilevanza, nel rimarco che chi eroga i servizi, nei Comuni e nelle Cooperative Sociali, sono lavoratrici e lavoratori stremati ed inascoltati che non trovano possibilità di ascolto o aiuto se non all’interno del Sindacato Confederale che li rappresenta.

Siamo quasi alla fine dell’attuale legislatura Provinciale e come sappiamo i conti si faranno alle urne ad ottobre, dove migliaia di lavoratori i e lavoratori pubblici e privati insoddisfatti, andranno a votare assieme alle loro famiglie; noi attenderemo, nella costanza di chi non ha mai lasciato solo chi chiedeva aiuto, a differenza “lapidaria” della Politica Trentina.

 

Per la Segreteria Provinciale

UIL FPL EE.LL.

F.to Andrea Bassetti

 

Scarica il pdf: 3.02.23 – COMUNICATO STAMPA UIL FPL EE.LL. – SERVIZI INFANZIA E NIDO IN TRENTINO – CINICO STRUMENTO DELLA POLITICA

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