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Inflazione. In Trentino prezzi su del 10%, l’emergenza non si risolve con mancette elettorali. Per Cgil Cisl Uil in Trentino è emergenza carovita, servono misure strutturali ed eque. “Assurdo e ingiusto dare il bonus provinciale anche ai ricchi, penalizzando il ceto medio. Così l’autonomia diventa privilegio. La misura della Giunta è iniqua, insufficiente e in ritardo”
Ad agosto l’inflazione in Trentino ha sfondato il tetto del 10% arrivando a quota 10,2%, ancora in crescita rispetto al dato del mese precedente che si era attestato al 9,5%. Il dato è stato certificato oggi dall’Istat che mette la Regione Trentino Alto Adige al vertice dei territori con il costo della vita più alto d’Italia. Si tratta di una dinamica cui Cgil Cisl Uil guardano con sempre maggiore allarme preoccupati per gli effetti che il caro vita ha sulle famiglie di lavoratori e pensionati. “Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza che va affrontata in maniera efficace e strutturale, non con mancette elettorali che non servono a nulla se ad non aumentare il disagio della famiglie più bisognose che non potranno beneficiare di un intervento adeguato”, dicono i tre segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti che non nascondono le loro perplessità sul provvedimento adottato oggi dalla Giunta provinciale sul caro bollette.
“Un bonus a pioggia di 180 euro a famiglia solo sulle bollette elettriche è del tutto iniquo ed inefficace per i nuclei che fanno più fatica a sostenere il peso degli aumenti dell’energia elettrica – incalzano i sindacati -. Non si possono garantire bonus a chi ha redditi alti perché così si tolgono risorse al ceto medio che oggi rischia di scivolare in povertà. La misura della Giunta Fugatti per come è stata costruita non garantirà un vero sollievo alle famiglie davvero bisognose. Avevamo chiesto un confronto con la Giunta per studiare insieme gli strumenti più efficaci. L’Esecutivo Fugatti, però, ha preferito fare tutto da solo nella fretta di intestarsi un taglio alle bollette alla vigilia delle elezioni politiche. Più che di propaganda, però, i trentini hanno bisogno di fatti”.
Cgil Cisl Uil contestano in particolare la scelta di non prevedere nessun indicatore di reddito per ottenere il bonus con il paradosso che chi ha buona disponibilità economica e di reddito, ma un contratto di 4.5kw/h potrà avere un bonus di cui non ha realmente bisogno, mentre si rischia di tagliare fuori o dare pochissimo ai nuclei più bisognosi.
“E’ evidente, peraltro, che l’emergenza caro vita non è destinata ad esaurirsi entro la fine dell’anno. Oltre alle bollette dell’elettricità i trentini dovranno fare i conti con i costi alle stelle del gas per il riscaldamento oltre che all’aumento generalizzato dei prezzi. Per questa ragione servono misure strutturali non provvedimenti spot dalla tempistica non casuale. Serve investire molto di più dei 40 milioni previsti e la Giunta lo può fare visto che ha in dote un tesoretto di 100 milioni di euro da spendere da qui a fine anno”.
Ancora una volta Cgil Cisl Uil sollecitano il presidente Fugatti a convocare le parti sociali per studiare insieme misure condivise contro l’erosione del potere d’acquisto. “Qui – concludono i segretari generali delle tre confederazioni – non si tratta di recuperare consensi, ma di evitare una situazione che sta avendo un impatto drammatico sulla tenuta sociale della nostra comunità”.
Trento 16 settembre 2022

Perplessità e preoccupazioni CGIL CISL UIL Trentino su “Città della Salute“ a Masi di Cavalese
Cgil Cisl e Uil esprimono forte preoccupazione e perplessità sull’accelerazione che la Giunta Provinciale ha impresso alla valutazione e processo di realizzazione, probabilmente con la formula del partenariato pubblico privato, della cosiddetta Città della Salute a Masi di Cavalese. Il Sindacato vedrebbe meglio una ristrutturazione e il rilancio dell’attuale Ospedale, soluzione preferita anche dal Comune capoluogo della Val di Fiemme.
La nuova proposta in campo sarebbe infatti un investimento molto rilevante con un grande impatto ambientale che sicuramente provocherebbe uno spropositato uso del suolo in una valle vocata al turismo ed allo sport, evitabile con la ristrutturazione dell’Ospedale di valle.
Dalle informazioni giornalistiche trapela inoltre che nella cordata proponente la realizzazione dell’opera assieme alla Mak compare anche Dolomiti Energia, la Società elettrica provinciale, coinvolta nell’affare non si capisce bene per quale aspetto ed in quale misura.
In questo momento, di fronte alle gravi difficoltà del mercato dell’energia e alle preoccupazioni mai nascoste neppure dallo stesso management della società, crediamo siano altre le priorità e le attenzioni della “multiutility” trentina a maggioranza azionaria pubblica, a partire dagli impegni sul fronte della produzione di energia e della gestione della crisi legata ai costi di gas ed elettricità che ricadono sulle bollette di famiglie e aziende trentine.

Cgil Cisl Uil presentano le loro priorità ai candidati alle prossime elezioni politiche. Massima attenzione a transizione ecologica, lavoro, welfare e lotta all’evasione fiscale. Il futuro si declina tra Europa e Autonomia
Cgil Cisl Uil questa mattina hanno incontrato le candidate e i candidati alle prossime elezioni trentine per illustrare loro le priorità del sindacato. Due i punti fermi all’interno dei quali il sindacato confederale ha declinato i temi che maggiormente gli stanno a cuore, la valorizzazione dell’Autonomia e l’Europa unita. Il futuro del Trentino e dunque le sfide che dovrà affrontare non possono che essere affrontati all’interno di questa duplice cornice.
Ed è proprio sulle sfide della transizione ecologica, del lavoro, della lotta all’evasione fiscale e del welfare che i tre sindacati hanno puntato l’accento con un documento consegnato a tutte le forze politiche.
In particolare Cgil Cisl Uil hanno sollecitato una spinta forte e convinta sulla transizione ecologica, sulla salvaguardia dell’ambiente e la decarbonizzazione che devono diventare fattori di sviluppo per la crescita del territorio e per creare economia ed occupazione di qualità.
Sul fronte lavoro hanno posto l’accento in particolare sul tema delle retribuzioni sottolineando le difficoltà in cui versano moltissime famiglie a causa dell’aumento dei prezzi e della perdita del potere d’acquisto. Una dinamica che va contrastata sia spostando la tassazione dal lavoro alle rendite sia con una vera tutela della contrattazione per migliorare le condizioni salariali.
Lavoro è anche deleghe sugli ammortizzatori sociali e misure di integrazione dei cittadini stranieri, tema quest’ultimo che va affrontato senza demagogia.
Sul piano fiscale Cgil Cisl Uil hanno chiesto un netto contrasto all’evasione e un impegno forte sulla delega per consolidare anche l’Autonomia.
Infine il tema del welfare con particolare attenzione a meccanismi flessibili di uscita dal mercato del lavoro che garantiscano occupazione per i giovani e la valorizzazione del sistema di welfare integrativo e bilateralità che vede nel Trentino un’eccezione a livello nazionale.
Scarica il pdf: 20220915_priorita_elezioni_politiche_2022_autonomia



Caro bollette. Bene la fine dell’immobilismo, ma alle parole seguano i fatti. Cgil Cisl Uil: Serve un intervento equo, ampio e concertato. La giunta non faccia tutto da sola, altrimenti rischia di rifare gli stessi errori del passato. Per le famiglie servono più dei 40 milioni annunciati. Serve un piano per i razionamenti invernali
“Sulle misure contro il caro bollette la Giunta fa retromarcia e decide di agire subito, ascoltando finalmente le richieste del sindacato trentino. Non possiamo che essere soddisfatti della fine dell’immobilismo considerata la drammatica situazione di difficoltà in cui si trovano e si troveranno anche nei prossimi mesi moltissime famiglie trentine. Speriamo, però, che alle parole seguano fatti concreti”. E’ questo il commento a caldo di Cgil Cisl Uil dopo le parole del presidente Fugatti che, a latere della riunione di Giunta di stamane, ha ipotizzato lo stanziamento di 40 milioni di euro per tagliare le bollette di luce e gas ai nuclei trentini. “Adesso, anche per sgombrare il campo da ogni equivoco che potrebbe far collegare la decisione di oggi all’imminente scadenza elettorale – dicono i segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti – ci aspettiamo che il presidente, anche a seguito delle nostre numerose richieste, ci convochi per discutere insieme le modalità di questa misura che per noi deve essere ampia, equa e progressiva, aiutando di più chi ha di meno”.
Proprio per questa ragione le tre confederazioni chiariscono subito che dal loro punto di vista lo stanziamento di 40 milioni di euro potrebbe non essere sufficiente. “Chiediamo che la Giunta stanzi la quota più consistente del fondo da 100 milioni di euro per sostenere lavoratori e pensionati – proseguono -. E’ ragionevole pensare ad un intervento di almeno 60 milioni di euro”.
Forti anche dell’esperienza del recente passato con la prima formulazione del bonus bollette su una piattaforma che ha tagliato fuori molte famiglie, Cgil Cisl Uil chiedono anche di concertare la misura nei contenuti e nelle modalità di attuazione. Soprattutto il sindacato insiste inoltre sulla necessità di un accordo in cui si affianchi agli interventi emergenziali misure strutturali come l’indicizzazione dei benefici del welfare provinciale all’inflazione e gli incentivi a famiglie e imprese per gli investimenti nelle rinnovabili e negli impianti fotovoltaici.
Infine Cgil Cisl Uil rilanciano sul tema della gestione delle forniture energetiche per l’inverno. “Il rischio di razionamenti potrebbe essere altissimo – ricordano Grosselli, Bezzi e Alotti – e non possiamo arrivare impreparati. Serve la massima coesione tra istituzioni e parti sociali per affrontare questa nuova emergenza, programmando insieme le strategie per garantire la continuità del sistema economico provinciale anche di fronte alla mancanza di gas per le vili ritorsioni russe”.

SPAZIO ARGENTO: QUALE PARTENZA? Sperimentazione senza ritorni da parte della PAT, la UIL FPL EE.LL. vuole chiarezza!
Che la riforma “Spazio Argento” fosse considerata una chimera per tutti coloro che si occupano di anziani era risaputo; meno che fosse già talmente operativa (e con una sperimentazione altamente positiva!) che tutto il territorio trentino potesse adottare tale modalità operativa sulla crescente popolazione over 65.
Le dichiarazioni dell’Assessora Segnana e del Dirigente generale del Dipartimento sanità e politiche sociali Ruscitti, che descrivono come imminente l’adozione della riforma, ha scatenato un forte fermento negli ambienti istituzionali, acuito dal fatto che le Organizzazioni sindacali rappresentative del personale interessato, non sono state minimamente coinvolte in tutto il processo neppure attraverso informative preventive e/o successive, se non a mezzo stampa.
“Urgente un incontro con Assessorato e Dipartimento” tuona Marcella Tomasi UIL FPL Enti Locali.
“Dobbiamo capire “chi fa che cosa” perché all’interno della documentazione che abbiamo recuperato per le vie non ufficiali, non c’è un ruolo preciso né delle Comunità di Valle, né di APSS, né degli Enti pubblici sul territorio. Infatti c’è una strana sovrapposizione di competenze, giuridiche ed economiche, per le quali nessun capisce di chi sono le responsabilità operative in questo delicato settore. Sconvolgente poi che, a ridosso dell’adozione da parte di tutto il territorio provinciale, non si sia pensato ad un incontro per condividere le modalità di partenza di Spazio Argento. Inoltre non sappiamo da chi saranno composte le Equipe di valutazione territoriali, visto che nessuno degli Enti che dovrebbe occuparsi del settore gode di sovrabbondanza di personale”.
“Infine- conclude Tomasi- abbiamo più volte richiesto di essere coinvolti nei tavoli tecnici del socio-sanitario ma senza aver avuto risposte fattive da Assessore e Dirigente del Dipartimento. Se vogliamo che la Riforma abbia esiti positivi sui bisogni sociali dei trentini è necessario l’apporto di tutti, specialmente di quel personale che tutti i giorni lavora a contatto con questo pezzo di popolazione”.
La Segretaria Prov.le
UIL FPL EE.LL.
Marcella Tomasi
Scarica il pdf: Partenza riforma SPAZIO ARGENTO comunicato stampa UIL FPL EELL

