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14 Nov
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Sindacati dei pensionati: lettera ai politici, a Dolomiti Energia e ai Bim. Siamo grandi produttori di energia e non abbiamo alcun beneficio?

Trentino, Corriere del Trentino – 09 novembre 2022 (altro…)

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14 Nov
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Sanità. «Oss non a contatto coi pazienti? Siamo esterrefatti»

Trentino – 09 novembre 2022 (altro…)

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14 Nov
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Operatori Socio Sanitari. Come Uil Fpl Sanità siamo esterrefatti di fronte alle esternazioni del Direttore Generale dell’APSS Antonio Ferro

Operatori Socio Sanitari. Come Uil Fpl Sanità siamo esterrefatti di fronte alle esternazioni del Direttore Generale dell’APSS Antonio Ferro

Come Uil Fpl Sanità mettiamo alla luce che in questi giorni siamo stati contattati da molti Operatori Socio Sanitari, rimasti delusi nel leggere le dichiarazioni del Direttore Generale dell’APSS Antonio Ferro, in merito al rientro emanato dal neo Ministro della Salute Orazio Schillaci.
Il Direttore infatti dichiara: “ per questa figura professionale la complessità del rientro è minore perché non viene a contatto con i pazienti “.
Leggere simili esternazioni proprio sui giornali del Trentino, Regione che ha dato i natali alla figura dell’ Operatore Socio Sanitario si rimane letteralmente esterefatti.
Per conoscenza al Direttore Generale l’OSS è colui che è in possesso di una formazione che gli permette di soddisfare i bisogni della persona in modo da favorire il loro benessere sia in ambito sanitario che sociale.
L’OSS può lavorare in autonomia, ma generalmente viene affiancato è supportato da altre figure professionali.
Nel tempo la figura dell’OSS  si è sviluppata sempre più diventando ormai una figura centrale per quanto riguarda l’assistenza di base sui pazienti nelle Unita Operative come: le chirurgie, la medicina, urologia, ematologia, cardiologia, ortopedia, Multispecialistica,Geratria, neurochirurgia , neurologia, oncologia e ostetricia…ecc. dove il carico di lavoro assistenziale è molto alto, lo sviluppo in questione ha portato gli OSS ad essere parte integrante anche nelle Unità Operative più interventistiche come il Blocco Operatorio, Pronto Soccorso e le Rianimazioni.
Si rimane di stucco a leggere simili affermazioni pensando all’enorme contributo dato da questa figura nei reparti Covid, mettendo a rischio, pari ad altre figure professionali, la propria salute.
Vogliamo sottolineare al Direttore Generale che in APSS ci sono state due decessi  per Covid tra cui proprio un OSS, e leggere le sue parole su quanto sia marginale questa figura è una palese mancanza di rispetto per chi con la massima professionalità mette quotidianamente il paziente al primo posto.
Infine gli OSS Michele Falzone e Loris Campestrin delegati  della Uil Fpl Sanità ritengono che questa affermazione demotivano anche il personale OSS fortemente provato.
Facciamo presente che in tutta l’APSS sono in forza circa 850 OSS e ne mancano 100 per sanare l’organico.
Da anni gli stessi sono costretti a rinunciare sistematicamente ai propri riposi o ferie per dare una continuità assistenziale.
Conclude Giuseppe Varagone Segretario della Uil Fpl Sanità del Trentino se oggi si continua a parlare di maggiore attrattività verso l’APSS di sicuro queste misere affermazioni non fanno altro che allontanare gli operatori sanitari verso altre realtà.
Giuseppe Varagone
Segretario della UIL FPL Sanità del Trentino

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08 Nov
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La pandemia salariale e la necessità di una svolta

Il T – 08 novembre 2022 (altro…)

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08 Nov
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Gli infermieri non ce la fanno più

Trentino – 08 novembre 2022 (altro…)

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08 Nov
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Allerta precariato: «Numeri record»

Il T – 06 novembre 2022 (altro…)

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08 Nov
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«Dati allarmanti, serve sicurezza»

Il T – 05 novembre 2022 (altro…)

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08 Nov
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«Pochi, malpagati e trascurati» La rabbia degli infermieri in piazza

Trentino – 05 novembre 2022 (altro…)

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08 Nov
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Alotti: «Dolomiti Energia azzeri il cda»

Trentino, Il T – 05 novembre 2022 (altro…)

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08 Nov
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Cgil Cisl Uil: le dinamiche del mercato del lavoro, seppur complessivamente positive, sono in rallentamento da mesi. E intanto dilaga la precarietà

Cgil Cisl Uil: le dinamiche del mercato del lavoro, seppur complessivamente positive, sono in rallentamento da mesi. E intanto dilaga la precarietà

Ancora nuvole sul mercato del lavoro trentino. Dopo i segnali di rallentamento registrati tra maggio e luglio, ad agosto si registra un’inversione di tendenza causata però solo da un fenomeno del tutto particolare, l’anticipo delle attività della raccolta della frutta, che anche a causa della terribile siccità di quest’anno, è partita molto presto fin dalle prime settimane di agosto. Lo dimostrano i dati del settore primario che vede un balzo di ben 3.218 posizioni lavorative in più rispetto ai primi otto mesei del 2021, mentre negli altri settori l’andamento delle assunzioni rispetto allo scorso anno è stabile (l’industria registra 21 assunzioni in più rispetto ad agosto 2021) o in peggioramento (nel terziario le assunzioni sono in calo del 2,6%).
I dati sono contenuti nell’ultimo report di Agenzia del Lavoro sul mercato del lavoro.
I sindacati guardano con preoccupazione ai segnali di rallentamento. “La tendenza al calo si sta consolidando e con molta probabilità vedremo un ulteriore ridimensionamento delle assunzioni con i mesi di settembre e ottobre – dicono Maurizio Zabbeni, Lorenzo Pomini e Walter Largher -. Dopo la pausa estiva le aziende del manifatturiero hanno cominciato a fare i conti con l’aumento dei costi energetici e si stanno siglando accordi sulla cassa integrazione. Anche nel settore dei servizi c’è preoccupazione per l’impatto dei costi energetici e questa situazione di incertezza potrà avere un impatto sulle assunzioni stagionali per il turismo invernale”.
Da qui la richiesta dei sindacati di aprire subito un confronto per mitigare l’impatto del rallentamento economico sull’occupazione e quindi sui redditi delle famiglie già messe a dura prova dall’aumento del costo della vita. Anche perché continuano ad aumentare i contratti termine. “La costante crescita della precarietà è un altro fattore di grande preoccupazione. L’utilizzo dei contratti a termine, tra intermittente, somministrato e tempo determinato, continua a crescere. Nei primi otto mesi di quest’anno le assunzioni precarie hanno stabilito il record dell’87,2% di tutti i contratti attivati. A dimostrazione di questo incremento ci sono i numeri di assunzioni e cessazioni che fino ad agosto sono state rispettivamente 109 mila e 103 mila con un turn over sempre più alto. Tutto questo rischia di deprimere ulteriormente la capacità di spesa di lavoratori e lavoratrici. E’ dunque indispensabile agire subito sia sul piano delle politiche di sostegno al reddito adeguando gli strumenti di welfare provinciale all’inflazione sia agendo sull’integrazione all’assegno Naspi”.
Allo stesso tempo Cgil Cisl Uil rilanciano ancora la necessità di aprire un tavolo provinciale sul caro bollette per individuare soluzioni condivise con le parti sociali. “Ad oggi la Provincia ha messo in campo un bonus inefficace e iniquo. Quello strumento va cambiato perché non sia inutile. Vanno individuati meccanismi che sostengano chi più a bisogno e accanto alle risorse stanziate fino ad oggi vanno programmati subito nuovi interventi sia immediati sia strutturali”, concludono i sindacalisti.

  • Trento, 5 novembre 2022

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