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Viabilità intersezione incrocio a valle del ponte S.Lorenzo – Com. Stampa UILTrasporti del Trentino 20/12/2021
La presente ad identificare una situazione di pericolo dall’area d’incrocio antistante la stazione autocorriere – angolo via piazza Dante via Torre Vanga – imbocco ponte.
Ormai la congestione del traffico a Trento è diventata pesante, e sempre più accentuato l’affollamento dei pendolari che per raggiungere il centro città, portano sempre più congestionamento sui passaggi pedonali a ridosso dell’intersezione nominata in oggetto, anche per via del flusso di persone che giungono con i vari treni in ora di punta; infatti il fiume di persone passa davanti all’uscita stazione autocorriere preposta agli autobus in transito per raggiungere a sua volta ben 4 attraversamenti pedonali interessati da mezzi pesanti.
Le corse delle autolinee sia urbane che extraurbane potenziate nell’ultimo anno, percorrono detta viabilità per raggiungere la stazione e fornire servizio con navetta parcheggi.
Gli attraversamenti pedonali presenti sull’intera area di intersezione, sono strutturati in maniera inadeguata e sottodimensionati che non permette la visibilità da parte dei conducenti dei mezzi pesanti in transito (sia autobus che autocarri) inoltre i pendolari, molto spesso studenti che raggiungono le scuole del centro, non rispettano la segnaletica dei vari impianti semaforici a scapito della sicurezza rischiando l’investimento ed inoltre molto spesso sfidando il conducente con gestacci e insulti di ogni genere.
Una soluzione poco dispendiosa sarebbe fattibile per la messa in sicurezza dell’intera area con un semplice intervento di spostamento delle varie infrastrutture segnaletiche.
Ci consideriamo a disposizione per un sopraluogo negli orari di maggiore intensità, per fare il punto della situazione e creare un progetto di che eviterà sicuramente un grave investimento preannunciato.
Cordiali saluti
Per la UILTRASPORTI del Tentino Il segretario
Nicola Petrolli


Incidente Vallarsa. Basta aiuti a chi mette a rischio la vita dei lavoratori e delle lavoratrici Cgil Cisl Uil: gli infortuni non sono casuali. Servono controlli serrati sull’uso corretto di contributi e sgravi Irap. La Provincia intervenga. Non si gioca sulla pelle dei lavoratori
“Quanto emerge dai verbali degli ispettori dell’Azienda Sanitaria sull’incidente alla Conceria Vallarsa è sconcertante. Ed è anche un’amara conferma: gli infortuni non sono una casualità. In questo caso, secondo le indiscrezioni della stampa, c’era un macchinario vecchio, ormai inadeguato e sprovvisto delle necessarie protezioni. E’ ora di prenderne atto e cambiare registro”. Lo dicono Manuela Faggioni, Milena Sega e Alan Tancredi che per Cgil Cisl Uil del Trentino seguono le questioni relative a salute e sicurezza sul lavoro.
Dopo il caso della lavoratrice rimasta incastrata con una mano in un macchinario, simile a quelli mortali occorsi nei mesi scorsi a due giovani donne, Laila El Harim e Luana D’Orazio, i sindacati trentini puntano il dito contro la scarsità di controlli (il 70% dell’attività dell’Unità operativa dell’Azienda sanitaria che si occupa di prevenzione degli infortuni è assorbito da attività di polizia giudiziaria, a supporto dell’Autorità che se ne dovrebbe occupare direttamente) e sulle regole con cui vengono gestiti anche da parte della Provincia autonoma di Trento sgravi fiscali e contributi. “E’ oramai insostenibile che la Giunta provinciale garantisca sgravi fiscali per circa 70 milioni di euro l’anno senza vincoli precisi affinché queste risorse vengano realmente reinvestite nell’innovazione e nell’ammodernamento delle imprese stesse – tuonano -. Che poi alcune aziende, come in questo caso, possano beneficiare di incentivi Irap mettendo addirittura in pericolo l’incolumità dei lavoratori gradi vendetta al cielo”. La Provincia di Trento infatti garantisce uno sgravio dell’aliquota Irap ordinaria che, per tutte le aziende localizzate in Trentino, scende dal 3,9% al 2,68%. Il tutto senza che questi incentivi abbiano prodotto negli anni un vero rilancio degli investimenti e della produttività delle imprese che anzi, negli ultimi dieci anni è calata progressivamente.
“Non vogliamo fare di tutta l’erba un fascio, ma è certo che le istituzioni devono prendere una posizione finalmente netta. Purtroppo anche la conferma delle aliquote Irap agevolate per il 2022 da parte della Giunta Fugatti va nella direzione sbagliata. Mentre la Provincia autonoma di Bolzano ha eliminato i tagli dell’Irap, Trento continua con gli sgravi generalizzati per accontentare tutti. Meglio utilizzare quelle risorse per aumentare gli organici degli ispettori da un lato e per sostenere le aziende che investono davvero nell’innovazione, nel rispetto dei contratti di lavoro e nel presidi per la salute e la sicurezza dei proprio addetti”.
Proprio su questo punto Cgil Cisl Uil del Trentino, unitariamente, incalzano la Giunta provinciale. “Vanno messe in campo – rilanciano Faggioni, Sega e Tancredi – misure concrete per incentivare le aziende ad innovare gli impianti da un lato e a certificarsi in tema sicurezza dall’altro. Allo stesso tempo vanno penalizzate quelle che non rispettano le regole. E’ ora poi di sperimentare la patente a punti e di pensare a sistemi premianti in cui gli investimenti in sicurezza, reali, permettano alle imprese di accedere con maggiore punteggio ad appalti pubblici o a sgravi economici. Se non si imbocca la strada di più selettività e più controlli, poco cambierà”.
Trento, 17 dicembre 2021

Calo nascite in Trentino. Servono interventi strutturali non pseudo lotterie Cgil Cisl Uil: le risorse stanziate per il nuovo prestito copriranno al massimo 80 nuclei. Si rafforzi l’assegno unico, i servizi di conciliazione e sostenere i giovani verso l’autonomia abitativa
Anche il Trentino fa segnare segno meno sul fronte dei nuovi nati. Nel 2020 le nascite si sono ridotte del 5% e la tendenza in negativo prosegue anche nei primi mesi del 2021. In questo quadro la pandemia ha accelerato una riduzione già in atto. Per invertire il trend secondo i sindacati, servono interventi strutturali a sostegno di tutte le famiglie che vivono in provincia. I segnali che arrivano da Piazza Dante, anche sull’ultima manovra finanziaria, però, vanno in direzione opposta. “Per rilanciare la natalità non servono misure spot o peggio interventi che assomigliano a una lotteria in cui a vincere sono sempre pochissimi. Servono invece politiche strutturali che sostengano davvero l’autonomia dei giovani e le famiglie nel medio periodo”, sostengono i tre segretari provinciali di Cgil Cisl Uil. Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti non nascondono le loro perplessità sul nuovo prestito per le giovani coppie annunciato dal presidente Fugatti. “l’obiettivo è positivo, ma lo strumento e le risorse stanziate sono inadeguate e copriranno appena ottanta famiglie l’anno se si ipotizza che ciascuno di loro faccia un figlio – spiegano -. Se si considera che le coppie di trentenni che fanno un figlio ogni anno in Trentino sono circa 1.300 è chiaro che si tratta di una misura che riguarda pochissime persone e si rischia di non aver alcun impatto sulla propensione a fare figli”. Anche perché, fanno notare i sindacati, per accedete alla misura bisognerà avere non pochi requisiti.
Da qui la richiesta di investire, invece, in misure strutturali a sostegno di tutte le famiglie che vivono in Trentino, cominciando dal potenziare gli strumenti che oggi esistono come l’assegno unico. Allo stesso tempo sarebbe importante estendere e rendere maggiormente accessibili, anche in termini di costo, i servizi di conciliazione. Infine il tema dell’abitazione: molti giovani non escono dal nucleo di origine anche perché i costi delle abitazioni non sono sostenibili per chi è all’inizio del percorso lavorativo. “La Provincia dovrebbe pensare a misure che sostengano i ragazzi e le ragazze a pagare gli affitti o ad accedere a mutui agevolati. Incentivando l’autonomia in prospettiva si potrà favorire la natalità”.
Infine il nodo risorse. Cgil Cisl Uil chiedono conferme sull’extra gettito di 60 milioni di euro che dovrebbe arrivare alle casse trentine per effetto dell’eliminazione delle detrazioni familiari. “Nessuno ha risposto alla nostra richiesta di chiarimenti. Per quanto ci riguarda se queste risorse ci sono devono essere destinate ad ampliare il welfare familiare”, concludono.
Trento, 15 dicembre 2021

Sciopero generale, buona adesione in Trentino
Trecento lavoratrici e lavoratori a Milano per la manifestazione del nord Italia
E’ stata buona l’adesione allo sciopero generale in Trentino. La mobilitazione indetta a livello nazionale da Cgil e Uil ha visto lavoratrici e lavoratori incrociare le braccia per otto ore per protestare contro una legge di stabilità che il mondo del lavoro ritiene non equa.
In particolare l’adesione è stata buona nel comparto privato. Nel settore Metalmeccanico le punte più alte di adesione allo sciopero. Ad esempio alla Coster Tecnologie Speciali (Calceranica al Lago) adesione al 90%, ZF Padova (Arco) 100%, Meccanica del Sarca (Dro) 80%, Sapes (Storo) 100%; in Dana a Rovereto 50%. Malhe di Gardolo 90%. I dati si riferiscono alla produzione.
Nel comparto edile e affini l’adesione è stata discreta; buona nelle cartiere. Più modesta l’adesione nel commercio, mentre gran parte dei lavoratori e delle lavoratrici degli appalti non hanno potuto scioperare perchè essenziali (sanificazione, pulizie ospedali, mense) così come il comparto sanità, case di riposo.
Circa trecento lavoratori e lavoratrici trentine, inoltre hanno raggiunto Milano con i pullman di Cgil e Uil per partecipare ad una delle quattro manifestazioni interregionali.



Rinnovato il contratto integrativo Poli-Orvea. A poche giorni dal via libera dei lavoratori all’accordo l’azienda torna indietro su orari e part time. Sindacati: “Sprecata l’occasione di costruire positive relazioni sindacali”
E’ arrivato nei giorni scorsi il via libera dei lavoratori al contratto integrativo per i dipendenti del gruppo Poli-Orvea. L’intesa, frutto anche delle mobilitazioni dello scorso giugno, di fatto conferma gli attuali livelli retributivi, migliorando una parte del premio che viene messo in sicurezza in caso di flessione dei fatturati. Si amplia, inoltre, il congedo per le donne vittime di violenza. “E’ un risultato che abbiamo raggiunto grazie alla battaglia sindacale – ammettono Paola Bassetti, Fabio Bertolissi e Stefano Pichetti che hanno seguito il tavolo contrattuale per Filcams, Fisascat e Uiltucs -. Senza il picchetto sotto la sede Poli la trattativa difficilmente sarebbe ripartita”.
Se da una parte dunque i sindacati esprimono soddisfazione, dall’altra sono costretti a constatare ancora una volta l’indisponibilità dei vertici del gruppo a costruire positive relazioni sindacali.
In questi giorni, infatti, Poli_Orvea, senza alcun confronto con i rappresentanti dei lavoratori, ha deciso di allungare gli orari di apertura di tutti i punti vendita nelle giornate prefestive e festive; i lavoratori e le lavoratrici che avevano un contratto part time a tempo determinato e che sono dovuti tornare al contratto full time, inoltre, hanno dovuto impegnarsi a lavorare nelle giornate domenicali e festive. “Al di là del merito che chiaramente non ci vede d’accordo, constatiamo anche il metodo – sottolineano i tre sindacalisti -. I lavoratori del commercio, ed in particolare i dipendenti del gruppo Poli, si sono in questi ultimi due anni prodigati per garantire la loro presenza e il servizio per il bene collettivo e aziendale nonostante l’incertezza e il rischio ai quali erano e sono sottoposti a causa della pandemia. Il prolungamento del servizio nelle giornate del 8-24 e 31 dicembre ci sembra essere inutilmente afflittivo per questi lavoratori che meriterebbero oggi di condividere con i propri affetti almeno parte delle giornate di festa”. Una decisione quella del Poli che contraddice il valore di conciliazione vita-lavoro in cui l’azienda sostiene di riconoscersi.
Anche per questa ragione Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno proclamato lo stato di agitazione.
PER FILCAMS DEL TRENTINO Paola Bassetti
PER FISASCAT DEL TRENTINO Fabio Bertolissi
PER UILTuCS DEL TRENTINO ALTO-ADIGE/SÜDTIROL Stefano Picchetti
Scarica il pdf: Comunicato Stampa Poli
