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19 Nov
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Sanità: mobilitazione dipendenti in somministrazione. Presidio di protesta davanti alla sede dell’Apss

Sanità: 130 dipendenti in somministrazione rischiano di restare senza lavoro. Sindacati e lavoratori contro l’immobilismo di Provincia e Apss.

Oggi, venerdì 19 novembre, mobilitazione a Trento davanti alla sede dell’Apss.

 

19/11/21 Sanità: mobilitazione dipendenti in somministrazione. Presidio di protesta davanti alla sede dell’Apss

Per alcuni il contratto scadrà già a fine mese, per altri, invece, il termine è fissato a dicembre. E’ questo il destino che accomuna 130 lavoratori e lavoratrici che lavorano con contratti di somministrazione per l’Azienda sanitaria. Sono tutti assunti con Orienta, l’agenzia per il lavoro che ha fornito fino ad oggi professionisti sanitari, amministrativi, magazzinieri all’Apss nel corso – peraltro – di un’emergenza sanitaria che li ha visti in molti casi operare in prima linea.

Anche questi lavoratori somministrati, infatti, hanno garantito la continuità di alcuni servizi strategici, come ad esempio quelli della farmacia e dell’accoglienza dei pazienti. Eppure l’Azienda sanitaria sembra non ricordarsene e, nonostante le richieste dei sindacati, resta immobile di fronte al destino di questi lavoratori e queste lavoratrici. Per questa ragione Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp hanno deciso di indire un presidio di protesta – oggi, venerdì 19 novembre alle 10, a Trento davanti alla sede dell’Apss.

Del resto senza questi addetti l’Apss ha delle oggettive difficoltà a erogare i suoi servizi in modo ottimale, ma i bandi finora indetti per le assunzioni dirette in Azienda non tengono opportunamente conto dei periodi di lavoro prestati alle dipendenze delle agenzie di somministrazione.

I lavoratori somministrati nelle pubbliche amministrazioni svolgono, di fatto, le medesime funzioni dei dipendenti diretti, ma i bandi hanno esplicitamente escluso la possibilità di attestare queste esperienze. Tali periodi di lavoro, oltretutto, per via delle peculiarità della Pubblica Amministrazione, superano in diversi casi i consueti limiti di durata dei contratti a tempo determinato previsti dalla legge rendendo la situazione ancora più paradossale.

Non solo. Interpellate più volte dalle organizzazioni sindacali con la consapevolezza che la questione vada gestita in modo costruttivo tramite l’apertura di un tavolo di confronto, tanto l’Apss quanto la Provincia, hanno evitato ogni forma di contatto e confronto. “È urgente capire se l’Azienda intenda aprire nuovi bandi di assunzione tenendo conto dell’anzianità maturata in somministrazione presso Apss”, dicono i tre segretari Giulia Indorato, Ermanno Ferrari e Lorenzo Sighel che sottolineano anche che i contratti dei somministrati debbano essere prorogati. “È fondamentale assicurare la continuità dei servizi Apss e la stabilità occupazionale. Questi lavoratori hanno bisogno di risposte, ma Apss e Piazza Dante intanto tacciono. Senza soluzioni si mettono a rischio i servizi ai cittadini e si disperde un significativo patrimonio di professionalità”.

Nidil, Felsa e Uiltemp hanno sollecitato ancora Apss e Assessora ad aprire un confronto costruttivo per trovare una soluzione che dia risposte ai lavoratori, ma che assicuri anche adeguati servizi ai cittadini.

Come primo risultato, è stato ottenuto un incontro con Antonio Ferro, direttore generale facente funzioni dell’Apss, che si svolgerà nelle prossime ore.

Trento, 19 novembre 2021

 

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Comune di Trento. Cgil Cisl Uil pronti ad un “patto per la città”. Questo pomeriggio confronto con il sindaco Ianeselli sul bilancio di Palazzo Thun

Se ne era discusso l’estate scorsa, nell’ambito del confronto sull’assestamento bilancio, e adesso il progetto di arrivare ad un protocollo condiviso e trasversale per il futuro della città potrebbe avviare i primi passi. Cgil Cisl Uil, infatti, sono pronti a fare la loro parte su patto che metta al centro il tema della qualità del lavoro, della sostenibilità ambientale e della rigenerazione urbana, dell’inclusione sociale e della crescita economica. E’ questo quanto emerso oggi pomeriggio durante l’incontro tra i segretari generali di Cgil Cisl Uil e il sindaco Franco Ianeselli. Il confronto ha avuto al centro anche i contenuti del prossimo bilancio preventivo del Comune di Trento. In merito Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti hanno sottolineato la necessità che le scelte di investimento, ed in particolare quelle per i cantieri più significativi, a partire dal bypass ferroviario, siano orientate a fare di Trento una città a “0” emissioni, rafforzando la mobilità sostenibile, migliorando la rete di trasporto pubblico e favorendo dei progetti di rigenerazione urbana che restituiscano spazi alla collettività. Chiaramente Cgil Cisl Uil si sono soffermati anche sulle implicazioni occupazionali che queste operazioni comporteranno chiedendo al Comune di Trento una stretta collaborazione perché i nuovi grandi investimenti che interesseranno il capoluogo diventino l’opportunità per migliorare la qualità e la sicurezza del lavoro, a cominciare dagli appalti.
Una città più moderna, sostenibile e con una qualità elevata di servizi è anche una città più attrattiva; Cgil Cisl Uil si sono soffermati sull’importanza di attrarre sul territorio cittadino nuove attività economiche e nuove professionalità, anche valorizzando il rapporto con l’Università di Trento.
I sindacati hanno apprezzato la scelta di mantenere invariate le tariffe dei servizi pubblici e hanno espresso preoccupazione per la pressione a cui sono sottoposte molte famiglie a causa dell’incremento dei costi, in primis quelli energetici. Massima attenzione è stata chiesta sul rafforzamento dei servizi conciliativi, in particolare sugli asili nido per i quali Palazzo Thun conferma l’abbattimento delle rette anche per il 2022. “Una scelta che va nella giusta direzione”, hanno commentato i tre segretari, chiedendo anche all’Amministrazione la disponibilità di ragionare su tutti i servizi conciliativi e le relative tariffe non appena sarà operativo il nuovo assegno universale nazionale. I sindacati hanno sottolineato anche l’importanza di ampliare i posti disponibili nei nidi e hanno auspicato che il Comune si faccia capofila di “un progetto che integra dimensione educativa e sociale per sostenere i bisogni conciliativi delle famiglie con figli dai 3 ai 14 anni almeno, soprattutto nei mesi estivi”.
Sempre in tema di sociale Cgil Cisl Uil hanno chiesto massima attenzione al tema della casa, con interventi per aumentare gli alloggi di edilizia sociale per sostenere le famiglie con bisogni abitativi e la verifica della fattibilità del fondo per la morosità incolpevole. Altro tema particolarmente importante per i sindacati è quello della domiciliarità e del rafforzamento dell’integrazione tra dimensione sociale e dimensione sanitaria. “Trento può diventare un’avanguardia nella domiciliarizzazione dei servizi socio-sanitari”, hanno concluso i tre segretari.

Trento, 17 novembre 2021

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