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LA UIL FPL SANITA’: VARAGONE REPLICA AL DIRETTORE FABBRI IN MERITO AL PRONTO SOCCORSO DI ARCO
Giuseppe Varagone Segretario della UIL FPL Sanità del Trentino, replica dopo aver appreso dalla stampa locale tramite il quotidiano l’Adige, le dichiarazioni fatte dal Direttore dell’Ospedale di Arco in merito alle problematiche del pronto Soccorso.
Il sottoscritto ha operato per circa 20 anni come Infermiere presso codesta Unità Operativa. Sia come Professionista che come sindacalista ho da sempre fatto presente al Direttore Fabbri le problematiche che ogni anno venivano fuori nel periodo estivo in Pronto Soccorso.
Come uil abbiamo mandato svariate lettere inerenti alla carenza di personale Medico, Infermieristico ed OSS . Addirittura il 5 agosto c.a. il personale infermieristico ha avuto un incontro da loro richiesto, in merito al carico di lavoro sempre più eccessivo senza che venisse potenziato il personale esistente. In questa riunione era presente anche il Direttore.
Ora leggere che un Direttore di un Ospedale dichiari di non sapere nulla è grave e offensivo verso in primis i Cittadini della busa e contemporaneamente anche verso i Lavoratori presenti presso l’Unità Operativa in questione.
Ricordo, che ad appesantire il carico di lavoro di questi Professionisti è l’aumento della popolazione nel basso sarca nel periodo estivo, l’impegno in prima linea a fronteggiare l’emergenza coronavirus con posti letto adibiti all’osservazione per i pazienti in attesa di essere ricoverati nei reparti covid e da circa un mese hanno fornito codesta unità operativa di POCT (Point – of- Care Test) uno strumento per eseguire durante la notte gli esami ematici di laboratorio in urgenza. Esami che prima venivano elaborati dal laboratorio analisi dove era presente un Tecnico Sanitario di laboratorio, mentre ora questi esami sono a carico del Personale Infermieristico in turno.
Giuseppe Varagone
Segretario della UIL FPL Sanita del Trentino
Scarica il pdf: 19.08.2021 PS Arco

Inflazione. Comunicato stampa UIL Trentino 11/8/2021
Altro balzo dell’inflazione in Trentino. Se la spinta dei prezzi è ripresa anche in Italia (pari al + 0,4% su giugno scorso e +1,9% rispetto a luglio 2020), in Trentino il rincaro dei prezzi arriva al +0,7% sul mese precedente e + 2,4% rispetto a luglio 2020. La fa sempre da padrone il costo del carrello della spesa, dell’abitazione (casa e utenze) e dei pubblici esercizi.
Un carrello della spesa in Trentino più caro e quindi più leggero. E una mancata ripresa dei consumi interni, nonostante la ripresa del lavoro, il riequilibrio parziale dell’occupazione e la nuova stagione di saldi nel commercio.
Per la UIL del Trentino rimane quindi incomprensibile, anche dalla stabilizzazione questi dati, la scelta della Provincia Autonoma di stanziare risorse locali quasi irrilevanti per i lavoratori e le lavoratrici e le loro famiglie, colpite dai mancati rinnovi dei contratti a tempo determinato, dalla parziale ripresa dell’occupazione degli stagionali e dalla cassa integrazione covid, che aveva ridotto del 20-30% al mese i loro redditi mensili.
Solo una spinta alla domanda interna potrà sbloccare la situazione e di conseguenza l’occupazione e la ripresa dei consumi. E finora, su questo versante si è visto purtroppo un intervento di supporto contributivo e fiscale provinciale solo a favore della imprese, nulla o quasi per lavoratori e famiglie. Che continuano a risparmiare piuttosto che spendere i propri redditi.
Segretario Generale
UIL del TRENTINO
Walter Alotti
Scarica il pdf: inflazione luglio 21
