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14 Apr
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Avanzo di bilancio 2020 del Comune di Trento: la UIL suggerisce sia destinato a far fronte all’emergenza casa. Si propone quindi l’istituzione del “Fondo per la Morosità incolpevole” o un’accordo con ITEA spa per la minima riqualificazione degli “alloggi di risulta” sfitti nell’ambito comunale e la loro riassegnazione alle famiglie in attesa in graduatoria.

Avanzo di bilancio 2020 del Comune di Trento: la UIL suggerisce sia destinato a far fronte all’emergenza casa. Si propone quindi l’istituzione del “Fondo per la Morosità incolpevole” o un’accordo con ITEA spa per la minima riqualificazione degli “alloggi di risulta” sfitti nell’ambito comunale e la loro riassegnazione alle famiglie in attesa in graduatoria.

Alla luce della “debacle” di ITEA spa e della Provincia Autonoma di Trento nelle politiche abitative sociali e del rilevante avanzo di gestione del bilancio del Comune di Trento di quasi 30 milioni di euro, la UIL avanza alcune proposte per venire incontro alle tante famiglie che a livello comunale sono in attesa di assegnazione di alloggi di edilizia sociale, di poter accedere all’integrazione canone o in procinto di essere sfrattate dalle loro abitazioni.

Per primo la Uil del Trentino, in coincidenza con la crisi Covid e l’imminente sblocco degli sfratti esecutivi,  chiede al Consiglio Comunale di destinare parte della trentina di milioni di euro dell’avanzo di amministrazione 2020, all’istituzione del “Fondo per la morosità incolpevole” .

Questo Fondo soccorre, come dice il nome quei nuclei familiari che versano in una situazione di sopravvenuta difficoltà per perdita del lavoro, riduzione del salario, cassa integrazione, cessazione di attività autonome per forza maggiore, malattia o decesso o uscita dal gruppo familiare di un componente che contribuiva al reddito familiare e non riescono appunto a fare fronte all’affitto dell’abitazione principale. Proprio la precisa situazione creatasi dalla pandemia Corona Virus.

La misura è nazionale, prevista dal D.L. 102 del 2013, finanziata dallo Stato a mezzo delle  Regioni e delle Province Autonome (assegnate in aprile 2020 ben  46 mln di risorse dal Ministero delle Infrastrutture) ed in Trentino è stato attivato solo nel 2018 dalla Comunità di Valle della Vallagarina. Questo ci fa pensare che le risorse degli anni successivi provenienti da Roma sono state assorbite dalla Provincia e non destinate ai Comuni o alle Comunità di Valle, se queste non ne hanno fatto specifica richiesta. Bisogna quindi che il Sindaco Ianeselli si attivi per istituirlo anche a Trento.

L’Istituzione di questo Fondo, nel Comune a più alta densità abitativa in Provincia, potrebbe essere un valido supporto alle famiglie, già  fragili, colpite nel reddito ed a forte rischio povertà ed emarginazione, una volta che a fine semestre  sarà tolto il blocco degli sfratti, anche per i morosi incolpevoli, a cessata emergenza.

L’altro suggerimento della Uil del Trentino, riguardante sempre le politiche abitative sociali, è la proposta di un accordo del Comune con ITEA spa per la minima riqualificazione degli “alloggi di risulta” sfitti nel proprio ambito e la loro sollecita e possibile riassegnazione, una volta idonei all’abitazione, alle famiglie in attesa in graduatoria.

L’ultima idea, più impegnativa, ma comunque inizialmente già finanziabile in questo frangente, è quella di mettere mano ad un progetto di ristrutturazione e risanamento dei tanti stabili e complessi immobiliari (almeno sedici quelli già censiti) di proprietà del Comune, abbandonati   in disuso che, utilizzando anche il meccanismo del partenariato pubblico privato, potrebbero divenire una risorsa locativa importante per le tante famiglie trentine in attesa di un’abitazione.

E potrebbe essere anche un segnale politico ed amministrativo dal territorio che un’altra modalità di affrontare le crisi e che  un’altra visione e concezione del welfare, diversa da quella ottusa e miope dell’attuale governo della Provincia,  è sempre possibile.

 

Walter Alotti

Segretario Generale

UIL del Trentino

 

Trento, 13 aprile 2021

Scarica il pdf: Avanzo di bilancio 2020 Comune di Trento.

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14 Apr
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Reddito di emergenza (REm) 2021

Reddito di emergenza (REm) 2021

Il Reddito di emergenza (REm) 2021 è una misura di sostegno economico ai nuclei familiari in condizioni di necessità. Viene riconosciuto per un importo da euro 400 a euro 800, a seconda dei componenti del nucleo famigliare, per le mensilità di marzo, aprile e maggio. Gli importi vengono incrementati se si ha in famiglia un componente in condizioni di grave disabilità fino ad un massimo di euro 840.

Possono fare domanda anche le persone che hanno terminato di percepire la naspi o la discoll tra il 1 luglio 2020 e il 28 febbraio 2021. In questo caso viene erogato un importo fisso di euro 400 mensili e sempre nelle mensilità di marzo, aprile e maggio 2021.

REQUISITI:

  •   Residenza in Italia del richiedente al momento della domanda
  •   Reddito famigliare del mese di febbraio 2021 inferiore all’importo concedibile

    incrementato di un dodicesimo del canone di locazione indicato in Isee

  •   Patrimonio mobiliare, riferito al 31/12/2020 inferiore a 10.000 euro, aumentato di euro 5.000 per ogni componente in più fino ad un massimo di 20.000 (25.000 se presenti

    disabili nel nucleo)

  •   Valore isee inferiore a 15.000 euro.
  •   Per chi ha cessato di percepire sostegno al reddito il valore isee deve essere inferiore a

    30.000 euro

  •   Chi sta già percependo il reddito di cittadinanza non può fare domanda per il REM

    DOCUMENTI:

  •   ISEE 2021
  •   Estratto conto al 31/12/2020 di tutti componenti il nucleo famigliare
  •   Reddito del mese di febbraio 2021

    La domanda può essere presenta presso gli uffici del Patronato Ital Uil entro il 30 aprile 2021.

Scarica il pdf: Il Reddito di emergenza

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14 Apr
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PROGETTONE STAGIONALE 2021 si apre la seconda finestra, entro il 1 giugno 2021 è possibile presentare le domande

PROGETTONE

STAGIONALE 2021

si apre la seconda finestra, entro il 1 giugno 2021 è possibile presentare le domande

Requisiti:

  •   Età minima: 49 anni donna, 44 con invalidità del 46% (legge 68)
  •   53 anni uomo, 48 con invalidità del 46% (legge 68)
  •   Residenza in provincia di Trento da almeno 5 anni
  •   Essere disoccupato o autonomo con reddito inferiore a 4.800,00
  •   Avere una DID valida

Documenti necessari:

  •   Icef 2020 redditi 2019 di tutti i componenti
  •   Codici fiscali di tutto il nucleo famigliare
  •   Verbale di invalidità

    Chiama il Patronato Ital Uil
    al numero 0461/376180 o 0461/376111

    e fissa un appuntamento

 

 

 

Scarica il pdf: PROGETTONE STAGIONALE 2021 2°finestra

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13 Apr
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Failoni: «Isole Covid free servono linee comuni». Gli albergatori rilanciano Categorie, ieri confronto in Provincia. Sindacati critici

  13 aprile 2021 – Corriere del Trentino

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13 Apr
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Scuola. Il sistema educativo: «Vogliamo essere sentiti»

  13 aprile 2021 – Corriere del Trentino

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13 Apr
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La questione materne fa discutere. Bisesti spiega a Radio Dolomiti il perché delle aperture a luglio

  13 aprile 2021 – l’Adige

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13 Apr
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«Solo briciole agli stagionali rimasti senza indennità»

  13 aprile 2021 – l’Adige

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13 Apr
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Sostegni Trentino. Migliaia di lavoratori colpiti dalla crisi, servono interventi concreti Cgil Cisl Uil: ancora una volta nessun confronto preventivo sui provvedimenti. Servono più risorse

Sostegni Trentino. Migliaia di lavoratori colpiti dalla crisi, servono interventi concreti. Cgil Cisl Uil: ancora una volta nessun confronto preventivo sui provvedimenti. Servono più risorse

Rischia di vedere la luce nel modo sbagliato la nuova manovra anticrisi dell’Esecutivo Fugatti. Anche questa volta, infatti, il disegno di legge Sostegni Trentino verrà illustrato alle parti sociali solo venerdì mattina poche ore prima della sua approvazione in Giunta. Di fatto, dunque, il confronto sulle misure, nonostante le sollecitazioni dei sindacati, sarà ancora una volta nullo. A deludere Cgil Cisl Uil, però, non è solo il metodo. Le tre confederazioni nutrono parecchie perplessità anche sui contenuti del provvedimento. “Abbiamo chiesto interventi straordinari per sostenere i lavoratori e le lavoratrici – incalzano i tre segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Sono moltissime le famiglie che stanno subendo da mesi un drastico ridimensionamento del proprio reddito perché uno o entrambi i componenti sono in cassa integrazione. A questi si aggiungono i tanti lavoratori, soprattutto stagionali, rimasti senza occupazione a causa della cancellazione della stagione turistica invernale. Per tutti questi l’adeguamento dell’assegno unico in gran parte non funziona. I criteri eccessivamente stringenti imposti dalla Provincia rendono infatti il sostegno inaccessibile per molti”.
Da qui la richiesta a stanziare maggiori risorse per sostenere i lavoratori e le famiglie, potenziando le misure già in essere.
Cgil Cisl Uil chiedono anche che gli interventi previsti a sostegno delle imprese siano vincolati al mantenimento dell’occupazione. “Se così non fosse si rischia di limitarsi a ristorare le perdite degli imprenditori, senza alcun effetto sull’occupazione”.
Infine le tre confederazioni non nascondono la delusione per una manovra che giudicano insufficiente nella portata finanziaria, almeno sulla base delle anticipazioni che circolano in questi giorni. “Gli stanziamenti previsti sono meno della metà delle risorse stanziate dall’Alto Adige. La giunta bolzanina solo per il lavoro ha messo sul tavolo 55 milioni di euro che si aggiungono ai 30 milioni stanziati la primavera scorsa. Il Trentino fino ad oggi ai lavoratori colpiti dalla crisi e alle loro famiglie sono arrivati poco più di 10 milioni di euro dalla Provincia, appena lo 0,05% del Pil. Briciole. Eppure i lavoratori sono tra i soggetti che stanno più fortemente patendo la crisi, a partire dai 20mila stagionali che non lavorano da mesi”.
Da qui la richiesta di un incontro urgente con l’assessore competente e i vertici di Agenzia del Lavoro per tentare di individuare misure condivise da inserire nella manovra. “Già oggi chiederemo un incontro immediato, prima di venerdì, con l’assessore Spinelli, il presidente e la direttrice di Agenzia, Salomone e Terlizzi. Puntiamo a percorrere ogni strada possibile per tentare di aprire un dialogo con la Giunta e quindi di introdurre nel provvedimento delle misure a sostegno anche dei lavoratori e delle lavoratrici”, concludono i tre segretari.

Trento, 12 aprile 2021

 

Scarica il pdf: 20210412_sostegni trentini

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12 Apr
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Giuseppe Varagone, Segretario della UIL FPL Sanità del Trentino, interviene in merito alla Delibera Provinciale finalizzata all’estensione dell’indennità di malattia infettive, come previsto dal Contratto collettivo provinciale di lavoro 2006/2009, a Tutto il personale che da marzo a dicembre 2020 è stato impegnato in prima linea a fronteggiare l’emergenza Covid-19.

COMUNICATO STAMPA

Trento 11 aprile 2021

Giuseppe Varagone, Segretario della UIL FPL Sanità del Trentino, interviene in merito alla Delibera Provinciale finalizzata all’estensione dell’indennità di malattia infettive, come previsto dal Contratto collettivo provinciale di lavoro 2006/2009, a Tutto il personale che da marzo a dicembre 2020 è stato impegnato in prima linea a fronteggiare l’emergenza Covid-19.

Questa notizia viene accolta con favore riferisce Varagone, e da merito alla Giunta Fugatti che le richieste da noi da mesi avanzate sono state accolte e mantenute a partire dal premio conid-19 fase 2 ed ora all’estensione dell’indennità malattie infettive a Tutto il personale coinvolto compreso chi ha già una indennità per altre specificità previste dal contratto di lavoro vigente. Ora chiediamo all’Apss di convocarci urgentemente per far sì che ai lavoratori arrivi quanto a loro dovuto.

Come UIL FPL Sanità abbiamo fatto presente che la platea dei beneficiari menzionati attraverso gli organi di stampa (infermieri e O.S.S.) deve essere estesa anche a quei Lavoratori che hanno contribuito a fronteggiare questa emergenza come i Coordinatori, Tecnici Sanitari di laboratorio e di Radiologia, Fisioterapisti, Perfusionisti, Assistenti Sanitari, Ortottisti, Ostetriche, OTAS, Audiometristi ed ecc….

Ora chiediamo alla Giunta Fugatti di dare risposta alla seconda ondata covid-19 quindi da ottobre a tutt’oggi finalizzando nuove risorse economiche atto a dare risposte a questi professionisti della Sanità pubblica e privata Trentina.

Varagone fa presente che la sanità privata del Trentino che ha contribuito a fronteggiare tale emergenza non deve essere dimenticata visto che quelle strutture hanno dato e continuano a darlo agli Ospedali pubblici Trentini.

Nella riunione tenutasi in videoconferenza venerdì c.m. tra l’Apss e le parti Sociali abbiamo sollecitato la riapertura del tavolo contrattuale per la chiusura degli articoli rimasti in sospeso del CCPL 2016/2018 parte economica e tutta la parte giuridica a partire dal riconoscimento a tutto il Personale compreso di opera su 2 turni e chi a giornata dei minuti vestizione/svestizione come previsto dal CCNL 2016/2018 Nazionale.

Giuseppe Varagone
Segretario della UIL FPL Sanità del Trentino

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12 Apr
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Comunicato stampa Uil del 10 aprile 2021 – ITEA: Ok all’efficientamento energetico del patrimonio, ma la mission dovrebbe essere recuperare alloggi alle famiglie, non fare l’immobiliare

Comunicato stampa Uil del 10 aprile 2021 – ITEA: Ok all’efficientamento energetico del patrimonio, ma la mission dovrebbe essere recuperare alloggi alle famiglie, non fare l’immobiliare

 

A margine degli annunci dei presidenti Fugatti e Ghirardini, circa la riqualificazione energetica di più di 2.400 appartamenti, di cui la metà  di proprietà  ITEA grazie anche al meccanismo del “bonus fiscale” del 110%, la Uil esprime delle forti perplessità.
Certo è  positivo che l’immobiliare pubblica provinciale effettui un piano di efficientamento energetico di tale impatto, con rilevanti benefici sia ambientali che di rilancio del comparto produttivo edilizio, con un investimento diretto di pochissimi milioni, visto l’utilizzo el  bonus fiscale del 110%, ma rimane rischia di rallentare ulteriormente, anzi di rimanere inevaso,  l’obiettivo primario della politica abitativa  pubblica di cui Itea dovrebbe essere “motrice”: la messa a disposizione delle migliaia di famiglie in attesa, di alloggi di edilizia a canone sociale o a canone moderato tramite housing sociale.
Se nel 2019 ( dati bilancio sociale Itea) sono stati assegnati solo 37 alloggi nuovi e 324 alloggi di risulta, mantenendo sfitti, per diversi motivi, più  di 1000 alloggi pubblici, secondo dato più negativo nelle assegnazioni Itea dal 2010, cosa dovremo aspettarci nei prossimi anni? Essendo sostanzialmente a  zero i cantieri x nuove edificazione sociali pubbliche  e venendo a rallentare ulteriormente il rilascio dei già  sempre meno alloggi di risulta, magari proprio per la nuova programmazione di ristrutturazione energetica, rischiamo addirittura proprio lo stop alle nuove assegnazioni di alloggi del patrimonio edilizio.
A questo punto per la Uil del Trentino è sempre più urgente una riforma dell’edilizia pubblica e di ITEA,  divenuta sostanzialmente un’immobiliare  attenta più alla gestione del patrimonio, che alla promozione dell’abitazione in affitto per i ceti meno abbienti, i giovani e le famiglie.
Purtroppo diventa sempre più evidente che la “questione casa”  venga affrontata, dall’inizio del nuovo millennio (Legge Dalmaso 2005 e successive modificazioni) in funzione amministrativa e patrimoniale, senza più alcuna attinenza alla funzione sociale e politica dell’abitare e avulsa dal coinvolgimento di  lavoratori e pensionati, che quel patrimonio, con i loro contributi e denari hanno contribuito in massima parte a costituire nell’ultimo cinquantennio del secolo scorso.

Walter Alotti
Segretario Generale
Uil del Trentino

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