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01 Giu
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LAVORATORI DIPENDENTI SEMPLICE ORPELLO PER QUESTA GIUNTA PROVINCIALE

LAVORATORI DIPENDENTI SEMPLICE ORPELLO PER QUESTA GIUNTA PROVINCIALE

Anche dalla stampa di oggi l’ennesimo smacco a lavoratori e lavoratrici trentine:

– riconoscimenti minimi per i lavoratori del socio-sanitario-assistenziale che hanno lavorato nel periodo d’emergenza, e solo per pochi;

– linee guida sulla sicurezza dei nidi mai condivise con le Organizzazioni sindacali (e che confondo i bambini della fascia 0-3 con quelli più grandi della Scuola infanzia fascia 3-6).

– dipendenti provinciali mandati in ufficio con una semplice circolare mai condivisa (e senza una valutazione se la circolare precedente fosse stata correttamente applicata).

L’ennesimo esempio di come questa Giunta considera i lavoratori e le lavoratrici del pubblico impiego e dei servizi pubblici più in generale.

A questo va aggiunto lo scippo delle risorse contrattuali che sono state destinate ad altre emergenze.

A nulla evidentemente stanno servendo le ore di videoconferenza con gli uffici deputati provinciali a discutere ci dome far ripartire il Trentino; a nulla servono le pagine di osservazioni e proposte che la UIL FPL e le altre Organizzazioni sindacali stanno inviando agli Assessori di riferimento al fine di lavorare insieme per far ripartire il nostro territorio: siamo stati oggetto dei più beceri attacchi anche nei luoghi istituzionali, come fossimo solo retaggi del passato, istituzioni ammuffite che non hanno idee e che non rappresentano più i lavoratori “quelli veri!”.

Questa Giunta è solo fortunata che non si può chiedere alla gente, quella vera, di scendere in piazza a protestare perché altrimenti vedrebbe il Trentino, quello vero, esprimere tutta la sua indignazione verso una politica che non conosce il mondo del lavoro pubblico trentino ed i Servizi preziosi che queste persone garantiscono tutti i giorni ai cittadini.

Evidentemente Fugatti e compagnia vogliono solo cercare lo scontro e evitare un confronto sulle idee e le proposte che non saprebbero sostenere.

 

La Segretaria provinciale

UIL FPL Enti Locali

Marcella Tomasi

Scarica il pdf: 26_05_2020 lavoratori dipendenti semplice orpello per questa giunta provinciale

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01 Giu
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Emergenza Covid. RipresaTrentino, dopo due mesi solo l’1% delle imprese ha avuto accesso al credito agevolato. Cgil Cisl Uil: più che dare la colpa alle banche l’assessore Spinelli acceleri le procedure e dia ossigeno alle aziende

Emergenza Covid. RipresaTrentino, dopo due mesi solo l’1% delle imprese ha avuto accesso al credito agevolato. Cgil Cisl Uil: più che dare la colpa alle banche l’assessore Spinelli acceleri le procedure e dia ossigeno alle aziende

“Se i prestiti agevolati alle imprese trentine non sono ancora arrivati non è solo colpa della lentezza con cui gli istituti di credito stanno trattando le varie pratiche. Sarebbe opportuno che l’assessore Spinelli prima di cercare all’esterno responsabilità guardi in casa propria: a due mesi dal varo della legge RipresaTrentino solo l’1% delle 500mila aziende trentine fino ad oggi ha potuto accedere concretamente alla liquidità prevista. Decisamente poco se è questa una delle misure con cui salvaguardare anche l’occupazione trentina cui l’assessore a parole dice di tenere tanto. Ora servono i fatti”.

Per i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, dunque, il tema non è solo aumentare il plafond di 500 milioni di euro, ma fare in modo innanzitutto che quelle risorse arrivino nelle casse delle aziende. “Con i bilanci in affanno e senza liquidità molta aziende faranno fatica a mantenere i livelli occupazionali – insistono i sindacalisti -. La cassa integrazione non può essere una soluzione e ha comunque un termine. Al Trentino servono imprese in grado di operare sul mercato e creare lavoro”.

Resta il nodo delle banche che in questa fase non hanno sicuramente accelerato le procedure. “Negli istituti di credito ci sono stati ritardi ed è indubbio. La lentezza però non è attribuibile solo alle banche. Ad oggi su 500 milioni di prestiti agevolati ne sono stati erogati 26 milioni, per 500 domande accolte su oltre 4.500 domande. Un bilancio un po’ deludente. Ci auguriamo che l’assessore perda meno tempo a cercare le colpe altrui e individui le criticità del sistema provinciale per trovare soluzioni”, concludono i tre segretari.

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01 Giu
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Fondo strategico, un errore muoversi da soli. Cgil Cisl Uil: rinunciare alla prospettiva regionale amplia costi e crea inefficienze. Ennesima atto di incoerenza dell’assessore Spinelli e della Giunta provinciale

Fondo strategico, un errore muoversi da soli. Cgil Cisl Uil: rinunciare alla prospettiva regionale amplia costi e crea inefficienze. Ennesima atto di incoerenza dell’assessore Spinelli e della Giunta provinciale

“Rinunciare alla dimensione regionale per il Fondo strategico è l’ennesima scelta sbagliata, che condanna il Trentino all’autoreferenzialità, creando inefficienza e aumentando i costi. Tutto questo sicuramente non a vantaggio del nostro tessuto economico”. Non piace a Cgil Cisl Uil il progetto dell’assessore Achille Spinelli di sostituire il Fondo strategico regionale con un analogo strumento di respiro solo provinciale, dunque senza la presenza né della Provincia di Bolzano né della Regione, creando non poche difficoltà anche alla partecipazione di altri soggetti di dimensione regionale come Laborfonds.

Chiudere le porte al coinvolgimento dell’Alto Adige, come avvenuto fino ad oggi, vuol dire aumentare i costi di gestione per il collocamento dei minibond che servono per finanziare le piccole imprese trentine e allo stesso tempo crea delle evidenti inefficienze sul piano della gestione. “Andare da soli è un errore – insistono i tre segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Ancora una volta questa giunta provinciale difende a parole la Regione e nei fatti contribuisce ad affossare tutto ciò che c’è di regionale, senza alcun reale vantaggio per le nostre imprese. Anche su questa partita l’assessore Spinelli e la Giunta Fugatti si stanno dimostrando totalmente inaffidabili”.

A complicare il quadro c’è la gestione della partecipazione di Laborfonds al Fondo strategico. Oggi il Fondo pensione ha investito i soldi dei lavoratori trentini e altoatesini in questo strumento allo scopo di sostenere l’economia reale del nostro territorio. “Come pensano di fare con uno strumento solo provinciale? Come farà il fondo previdenziale regionale? Se si pensa che Laborfonds dovrà separare risorse dei lavoratori trentini da quelli altoatesini per investirle nei due territori di provenienza siamo all’assurdo. Se negli anni passati il Fondo strategico era organizzato in due comparti, a garantire l’unitarietà era la natura regionale del progetto che con la proposta Spinelli verrebbe del tutto a mancare. Ci auguriamo che l’assessore rifletta sulla sua scelta e torni indietro”, concludono Grosselli, Bezzi e Alotti.

 

Trento 26 maggio 2020

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29 Mag
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I sindacati: «In 10 giorni non si può riaprire asili nido e materne»

29 maggio 2020 – Trentino, Corriere del Trentino (altro…)

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29 Mag
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Casa, due proposte

29 maggio 2020 – Corriere del Trentino (altro…)

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29 Mag
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Accordo a 4 sul contratto 2016-2018

29 maggio 2020 – Trentino (altro…)

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29 Mag
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Imprese, per l’indennità si valuterà anche l’Icef

29 maggio 2020 – Trentino (altro…)

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29 Mag
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Laborfonds, patrimonio a 3 miliardi. Bene gli iscritti

28 maggio 2020 – Trentino (altro…)

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29 Mag
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«Asili aperti l’8 giugno? Un azzardo, è presto»

28 maggio 2020 – Corriere del Trentino (altro…)

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27 Mag
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“Decreto rilancio” – Misure urgenti emergenza COVID-19. INDENNITA’ PER I LAVORATORI DOMESTICI (articolo 85 in vigore dal 19 maggio 2020)

“Decreto rilancio” – Misure urgenti emergenza COVID-19.

INDENNITA’ PER I LAVORATORI DOMESTICI

(articolo 85 in vigore dal 19 maggio 2020)

Beneficiari

Lavoratori domestici in essere alla data del 23 febbraio 2020 con contratto di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali, non conviventi con il datore di lavoro.

Beneficio

Indennità mensile per i mesi di aprile e maggio 2020 pari ad euro 500 al mese. Ai lavoratori appartenenti a nuclei familiari già percettori di RDC in misura inferiore all’indennità, in luogo dell’indennità si procede ad integrare il beneficio del RDC fino all’ammontare dell’indennità.

Incumulabilità

  1. professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa
  2. lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago
  3. lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali
  4. lavoratori del settore agricolo
  5. lavoratori dello spettacolo
  6. Emersione lavoro irregolare (art. 103 D.L. 34/2020)
  7. lavoratori danneggiati dall’emergenza da COVID-19 (art. 84 D.L. 34/2020)
    1. Professionisti con partita IVA non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie con riduzione di almeno 33% del reddito nel 2° bimestre 2020 rispetto allo stesso bimestre 2019;
    2. Co.Co.CoiscrittiallaGestioneseparatanontitolaridipensioneenoniscrittiadaltreforme previdenziali obbligatorie che abbiamo cessato il rapporto di lavoro alla data di entrata in vigore del DL 34/2020;
    3. Lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’’Ago
    4. lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che abbiano cessato il rapporto di

      lavoro tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 non titolari di pensione né di rapporto di lavoro

      dipendente né di NASPI (alla data di entrata in vigore del DL 31/2020) c

    5. lavoratori del settore agricolo (beneficiari indennità marzo e aprile)
    6. lavoratori dipendenti e autonomi che hanno cessato, ridotto o sospeso attività/rapporto di lavoro:
      1. dipendenti diversi dal turismo e stabilimenti balneari cessati involontariamente tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020 e almeno 30 giornate lavorative
      2. lavori intermittenti cessati involontariamente con almeno 30 giornate lavorative tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020
      3. autonomi privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020 iscritti alla Gestione separata al 23 febbraio 2020 con accredito di almeno un contributo mensile
      4. incaricati vendite a domicilio superiore a 5.000 euro titolari di partita IVA e iscritti alla Gestione separata non iscritti ad altre forme obbligatorie
  8. Percettori di reddito di emergenza
  9. Percettori di Redditi di Cittadinanza che fruiscono del beneficio in misura superiore o uguale al

    all’indennità in questione

  10. Titolari di pensione ad eccezione dell’assegno ordinario d’invalidità
  11. Titolari di rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato diverso dal lavoro domestico

Scarica il pdf: all.n.6com-74-20

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