Blog

15 Lug
0

GRANDE PARTECIPAZIONE DEL PERSONALE PROVINCIALE ALLA MANIFESTAZIONE DI OGGI

GRANDE PARTECIPAZIONE DEL PERSONALE PROVINCIALE ALLA MANIFESTAZIONE DI OGGI

Grande soddisfazione di FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e FENALT per la partecipazione all’assemblea sindacale dedicata al personale provinciale svoltasi oggi.

Piena la sala della Federazione Cooperative, malgrado i numeri ridotti per via dell’emergenza, e piena Piazza Dante in cui tutti i partecipanti si sono riversati dopo i brevi interventi dei Segretari generali delle categorie Diaspro, Pallanch, Tomasi e Valentinotti, per esprimere tutta la loro rabbia nei confronti della Giunta provinciale.

Grande risposta dai dipendi: 1076 collegati in diretta streaming sul sito di Agenzia Giornalistica Opinione, diventati poi 3699 alle ore 13.30 per tutti quelli che hanno guardato la manifestazione in “differita”, 156 persone in sala (capienza massima), più di 400 in Piazza Dante che hanno sfidato la pioggia di questa mattina.

I dipendenti sono intervenuti a raccontare le situazioni paradossali che si stanno creando all’interno degli uffici, che non consentono di lavorare insieme al fine di erogare servizi efficienti alla popolazione trentina; persone che dalla periferia del Trentino scendono nelle sedi centrali per 5 ore di servizio, e poi rientrare a domicilio per completare l’orario. Orari che non possono essere rispettati se si vogliono continuare a garantire tali servizi. Genitori che non sanno come gestire i propri figli a casa e figli che non sono in grado di gestire i propri genitori.

Lanciata da una dipendente la campagna “IO NON CI STO”, frase da inviare alla casella di posta istituzionale del Presidente Fugatti.

La mobilitazione continua fino a quando la Giunta provinciale non accoglierà le ragioni della protesta.

 

Per la FP CGIL Per la CISL FP Per la UIL FPL Per la FENALT
Luigi Diaspro Beppe Pallanch Marcella Tomasi Maurizio Valentinotti

Scarica il pdf: 01_07_2020 comunicato unitario per assemblea unitaria

Leggi Tutto
15 Lug
0

LOTTA AL LAVORO NERO ED EVASIONE FISCALE IN TRENTINO: LA GUARDIA DI FINANZA A DIFESA DELLA LEGALITA’

LOTTA AL LAVORO NERO ED EVASIONE FISCALE IN TRENTINO: LA GUARDIA DI FINANZA A DIFESA DELLA LEGALITA’

Comunicato Stampa CGIL CISL UIL del Trentino 24 giugno 2020

Forte plauso di CGIL CISL e UIL del Trentino per l’attività di contrasto all’evasione fiscale ed al lavoro nero, anche in Trentino, della Guardia di Finanza.

Le rilevanti cifre recuperate, per svariate decine di milioni di euro, tra sequestri patrimoniali ed imposte dirette ed indirette evase, la lotta alle frodi e reati valutari a carattere finanche internazionale, fa pensare che anche nel “virtuoso” Trentino ci sono comunque margini di recupero dell’evasione e quindi di ripristino di un’equità fiscale ancora difficile da perseguire.
Il riscontro, inoltre, nelle attività di controllo ordinarie della Guardia di Finanza nel 2019, di ben 116 datori di lavoro che hanno impiegato ben 521 posizioni lavorative in nero o irregolari, preoccupa fortemente i sindacati confederali trentini.

E’ importante che lo Stato continui la sua efficace attività investigativa e repressiva, in autonomia anche nella nostra Provincia, dando così stimolo e maggior spinta ed efficienza anche alle attività di controllo proprie del nostro sistema locale amministrativo. Questa azione di contrasto statale va comunque rafforzata proprio per combattere il lavoro nero ed irregolare, fenomeno presente anche in Trentino, e materia primaria demandata istituzionalmente al Servizio Lavoro della PAT, che esigerebbe un maggior organico di ispettori e funzionari impiegati a tale scopo.

CGIL CISL e UIL evidenziano pure il positivo lavoro svolto dalla Polizia Tributaria di controllo in materia di spesa pubblica con un occhio particolare alle prestazioni sociali agevolate (esenzioni ticket, controlli ICEF, reddito di cittadinanza, agevolazioni e contributi pubblici, accessi edilizia pubblica). Ottimo risultato l’individuazione delle decine di “furbetti” anche perché, al di là dell’entità dei possibili rientri economico-fiscali, esso è basilare per il recupero del senso di responsabilità dei cittadini che richiedono l’intervento pubblico per usufruire delle agevolazioni per i servizi pubblici ed il welfare-state.

Nelle prossime settimane i Segretari confederali Grosselli, Bezzi ed Alotti firmeranno un protocollo di coinvolgimento, assieme alle altre parti sociali ed alle istituzioni, Guardia di Finanza in primis, nella lotta all’illegalità, a tutela del lavoro, degli investimenti, della libera concorrenza. Ciò in un grave momento di crisi finanziaria, emergenza sanitaria e congiuntura economica come l’attuale in cui è importante l’impegno della Guardia di Finanza in particolare, ma di tutte le istituzioni, per ricondurre a livelli minimi i fenomeni della evasione contributiva e fiscale anche il Trentino. Ciò al fine di ripristinare e far rispettare le regole di comportamento per chi lavora, opera sul mercato in regime di concorrenza ed in ultimo, ma non per ultimo opera per salvaguardare le entrate fiscali locali, primaria irrinunciabile risorsa dell’Autonomia trentina.

p.la CGIL del Trentino

Andrea Grosselli

p.la CISL del Trentino

Michele Bezzi

p.la UIL del Trentino

Walter Alotti

Scarica il pdf: com stampa unitario plauso GdF

Leggi Tutto
01 Lug
0

Assestamento di bilancio. I sindacati: mancano risorse per il lavoro

01 luglio 2020 – Trentino, Corriere del Trentino (altro…)

Leggi Tutto
01 Lug
0

Provinciali in assemblea: «Contro di noi demagogia»

01 luglio 2020 – Trentino (altro…)

Leggi Tutto
Pat
01 Lug
0

Assestamento di bilancio, mancano risorse per il lavoro

Assestamento di bilancio, mancano risorse per il lavoro

Cgil Cisl Uil: bene l’investimento in lavori pubblici, ma servono opere che accrescano il valore aggiunto e la produttività per rilanciare l’economia oltre l’emergenza

 

Nessuna valutazione di merito, ma l’attesa di conoscere nel dettaglio i contenuti dell’assestamento di bilancio 2020. E’ questo in estrema sintesi l’esito dell’incontro di oggi pomeriggio tra i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, e il presidente della Giunta provinciale, Maurizio Fugatti. La manovra illustrata oggi alle tre confederazioni è ancora in fase di definizione, non è ancora certa la quantificazione delle risorse che arriveranno dallo Stato perché la trattativa è ancora aperta ed è anche sulla base di questi trasferimenti che verranno definiti gli interventi puntuali dei vari capitoli di spesa. Oggi pomeriggio, comunque, Cgil Cisl Uil, dopo aver ascoltato il presidente, hanno posto sul tavolo richieste e dubbi. A cominciare dal capitolo lavoro: le organizzazioni sindacali hanno dovuto rilevare ancora una volta che la manovra così come è abbozzata al momento non contiene stanziamenti per rafforzare gli ammortizzatori sociali. “Sappiamo che la Giunta si attende che su questo fronte agisca il Governo nazionale, ma ci preoccupa il fatto che non si prevedano delle risorse straordinarie a sostegno dei lavoratori in questa fase di grave emergenza sul fronte dell’occupazione”, hanno detto Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.

Il documento finanziario prevede anche importanti stanziamenti sul fronte delle opere pubbliche. Un fatto positivo, anche se la quantità di risorse non è sufficiente per attivare una manovra anticiclica come quella che serve all’economia trentina, per cui si stima un calo del Pil del 10% quest’anno e un aumento 5% sul 2021. “Proprio perché le risorse sono limitate abbiamo chiesto che ci sia una regia unica provinciale che governi e coordini gli investimenti perché non si disperdano soldi in mille rivoli, ma si punti alla realizzazione di opere pubbliche e infrastrutture materiali e immateriali in grado di accrescere il valore aggiunto delle nostre attività economiche e la produttività, due grandi limiti della nostra economia”. In questa fase l’errore sarebbe quello di concentrarsi esclusivamente su interventi per rispondere all’emergenza. “Serve invece guardare al futuro e porre le basi per uno sviluppo solido”.

Altra questione il capitolo welfare: per i sindacati è arrivato il momento di riorganizzare l’assegno unico anche con la creazione di un’unica card di pagamenti elettronici che cumuli in un unico strumento tutti i benefici di cui la famiglia o il cittadino ha diritto. Sul fronte delle famiglie Cgil Cisl Uil hanno chiesto di ripristinare l’esenzione dell’addizionale Irpef per i redditi sotto i 20mila euro per alleggerire la pressione fiscale sui lavoratori e i pensionati con redditi più bassi e hanno ribadito l’urgenza di dare risposte sul capitolo casa. Per il sindacato è infatti tempo di attivare un nuovo piano di housing sociale con la realizzazione, ristrutturazione o recupero di alloggi assegnazione di alloggi invenduti o sfitti sul mercato da assegnare alle famiglie a canone moderato. Altro tema su cui aprire una riflessione quello di un bond trentino finanziato con risparmio privato.

I tre segretari hanno ribadito anche l’urgenza di procedere al rinnovo dei contratti pubblici, ma le risposte del presidente Fugatti sulla questione non sono state soddisfacenti dal momento che ha vincolato tutto alle eventuali maggiori risorse stanziate dallo Stato.

Nell’immediato la priorità resta, per le tre confederazioni, la definizione di un piano di prevenzione sanitaria per l’autunno. “Abbiamo sollecitato ancora una volta la giunta in questa direzione: Farci trovare impreparati da un possibile ritorno dei contagi in autunno sarebbe drammatico sul piano sanitario, ma anche economico. Per questa ragione abbiamo chiesto di essere coinvolti e di costruire strategie di prevenzione e informazione sanitaria che coinvolgano i lavoratori e i posti di lavoro, da cui può partire la diffusione del contagio, ma anche il suo contenimento se i lavoratori sono adeguatamente informati”, hanno aggiunto.

Il confronto, è auspicabile, proseguirà nelle prossime settimane. Intanto i sindacati restano in attesa di conoscere il documento di economia e finanza per avere un quadro più chiaro e definito.

Leggi Tutto
01 Lug
0

DA LUGLIO MENO TASSE PER I LAVORATORI E LE LAVORATRICI

DA LUGLIO MENO TASSE PER I LAVORATORI E LE LAVORATRICI

E’ il risultato della lotta
e della mobilitazione del sindacato

A partire da luglio 16 milioni di lavoratori avranno un taglio dell’Irpef.

Tutti coloro che già percepiscono il ‘bonus 80 euro’avranno diritto ad un ulteriore taglio delle tasse di 240 euro l’anno.

Chi percepisce tra i 24.600 e i 28.000 euro, avrà diritto ad un beneficio fino a 100 euro al mese.

Chi guadagna tra i 28.000 e i 35.000 euro avrà una detrazione di almeno 80 euro mensili.

Chi ha una retribuzione annua tra i 35.000 e i 40.000 euro potrà usufruire di una detrazione mensile che si abbassa gradualmente.

I lavoratori che guadagnano fino a 12.500 euro non pagheranno l’Irpef.

E’ un primo importante passo.

Bisogna continuare a tagliare le tasse ai lavoratori e cominciare a tagliarle anche ai pensionati.

Il Governo ci convochi per discutere di una riforma fiscale equa e progressiva

 

Scarica il pdf: cuneofiscale

Leggi Tutto
01 Lug
0

Alloggi pubblici, manca una politica per la casa

Alloggi pubblici, manca una politica per la casa

Cgil Cisl Uil: la giunta stanzi risorse per aumentare l’offerta di abitazioni a canone sociale e moderato; oggi molte richieste restano inevase

La casa resta uno dei problemi più importanti per le famiglie trentine. I costi elevati degli immobili e degli affitti sul libero mercato fanno sì che le spese per l’abitazione pesino in maniera significativa sui bilanci familiari. Una situazione nota da tempo che la crisi economica prodotta dalla emergenza coronavirus aggraverà ulteriormente. E’ per questa ragione, alla luce dei dati di bilancio di Itea, che Cgil Cisl Uil rilanciano la richiesta di un nuovo piano di edilizia sociale e a canone moderato. “Gli appartamenti oggi messi a disposizione da Itea non sono sufficienti – fanno notare i tre segretari Manuela Faggioni, Michele Bezzi e Walter Alotti-. Anzi, dal 2015 gli stanziamenti per gli investimenti per costruzioni o ristrutturazione sono in brusca caduta e nel 2019 si sono azzerati. A ridursi all’osso anche la manutenzione straordinaria del Patrimonio, che permetterebbe di mantenere a regime almeno la ristrutturazione e rimessa in circolo degli alloggi di risulta, gli unici che ormai vengono assegnati alle famiglie in attesa in graduatoria. La politica dell’attuale giunta provinciale, che ha trattato il tema degli alloggi pubblici tante volte in una logica di “esclusione”, imponendo paletti rigidi a svantaggio delle famiglie straniere, non è stata in grado di aumentare la soddisfazione della domanda: le case agli stessi trentini sono continuamente diminuite . In un solo anno è scesa la risposta di Itea alla domanda di alloggio pubblico e di contributo all’affitto dal 78,9% al 73,7%, un meno 5,2% (143 risposte in meno) che ha comportato per esempio un aumento di alloggi sfitti per le più diverse ragioni da 918 nel 2018 (8,6% del patrimonio abitativo) a 1005 nel 2019 (9,4 del patrimonio abitativo). Il vero problema, quindi, non è escludere chi ha bisogno, ma la carenza di alloggi. Serve investire risorse in questa direzione”.

Riguardo poi al canone moderato ed ai piani di Housing Sociale, Cgil Cisl e Uil hanno chiesto e si aspettano al più presto la riattivazione di un nuovo progetto. Quello precedente, che ha prodotto 500 alloggi, gestito da Pat con CDP e Finint, si è esaurito nel 2018 ed ora è necessario costruire un’altra cordata, magari con gli stessi o con altri partner.

In tempi di bilanci risicati, ma di fronte alla necessità di rilanciare gli investimenti per contribuire a risollevare l’economia le risorse per un nuovo piano di edilizia abitativa potrebbero essere trovate anche investimenti provenienti dal risparmio gestito o privato.. “Purtroppo sulla questione casa l’Esecutivo ha dimostrato di essere totalmente assente – proseguono i tre sindacalisti-. A nulla hanno portato le nostre richieste di incontro all’assessora Segnana, prima e dopo questa emergenza sanitaria che ha messo in difficoltà molte famiglie a causa della perdita del lavoro. E sono cadute nel vuoto anche tutte le nostre richieste di attenzione verso quelle famiglie che hanno grandi difficoltà a farsi carico dei costi dell’affitto sul libero mercato, proprio a causa della crisi”.

Cgil Cisl Uil tornano ancora una volta anche sulla necessità di attivare l’Osservatorio per le politiche abitative. “Sarebbe il primo passo per monitorare la situazione e definire strategie condivise. L’assessora si era impegnata ad attivarlo, ma poi nulla si è mosso”, concludono amari i segretari.

Trento, 30 giugno 2020

Leggi Tutto
29 Giu
0

«Sanità, l’ennesimo pasticcio della giunta Fugatti»

29 giugno 2020 – Trentino (altro…)

Leggi Tutto
29 Giu
0

Provinciali, tutti al lavoro. In Alto Adige non ancora

29 giugno 2020 – Trentino (altro…)

Leggi Tutto
Varagone
29 Giu
0

UIL FPL SANITÀ * INDENNIZZO PREMIO COVID: VARAGONE, « L’ASSESSORE SEGNANA SI DIMETTA, NON HA DIMOSTRATO ALCUN INTERESSE NEL RAPPRESENTARE I TANTO ACCLAMATI EROI »

UIL FPL SANITÀ * INDENNIZZO PREMIO COVID: VARAGONE, « L’ASSESSORE SEGNANA SI DIMETTA, NON HA DIMOSTRATO ALCUN INTERESSE NEL RAPPRESENTARE I TANTO ACCLAMATI EROI »

 

Il Segretario Provinciale UIL FPL Sanità Giuseppe Varagone interviene in merito all’indennizzo del premio COVID-19 erogato tramite delibera provinciale DDL 55. Fin dall’inizio come sindacato eravamo intervenuti contestando il criterio di assegnazione del premio visto che escludeva il 70% dei Professionisti della Sanità Pubblica e il 100% dei Professionisti della Sanità Privata. Personale che in questi mesi si è messo a disposizione per fronteggiare questa emergenza.

Oggi con l’arrivo del cedolino di giugno moltissimi Operatori Sanitari (Infermieri, Ostetriche, Tecnici Sanitari, Oss ecc..) sono rimasti amareggiati per non aver ricevuto nessun compenso economico, pur avendo lavorato direttamente ed indirettamente a contatto con i Pazienti COVID, spesso in condizioni critiche, trasferiti di urgenza in altre Unità Operative per potenziare dove veniva richiesto o sostituire i tanti colleghi che nel frattempo si sono ammalati.

La cosa più ingiusta che abbiamo appreso è quella che, gli Operatori Sanitari che si sono ammalati durante il servizio sono stati beffati per ben due volte. La prima perché ad alcuni non è stato nemmeno riconosciuto l’infortunio sul lavoro, la seconda perché sono stati esclusi dal premio COVID.

Come UIL FPL Sanità chiediamo al Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti di rimediare immediatamente l’errore commesso nell’escludere tutti questi Operatori Sanitari, stanziando nuovi fondi economici da destinare a chi è stato escluso, visto che il decreto “Rilancia Italia” alla Provincia Autonoma di Trento ha già destinato decine di milioni di euro.

Come UIL FPL Sanità ci sembra opportuno invitare l’Assessore alla Salute e Politiche Sociali Stefania Segnana di dimettersi da tale incarico perché il ruolo da Lei ricoperto non ha dimostrato alcun interesse nel rappresentare e sostenere i tanto acclamati EROI, che ad oggi sono stati presi in giro dalla Giunta di Maggioranza di cui la Stessa fa parte.

Invitiamo i Consiglieri Provinciali di Minoranza a sostenere quanto da noi detto, presentando una mozione di sfiducia per l’Assessore alla Salute e Politiche Sociali.

Il Segretario della UIL FPL Sanità conclude dichiarando da subito lo stato di agitazione di tutto il Personale della Sanità Pubblica e Privata Trentina e di riservarci per ulteriori azioni di protesta.

 

*

Giuseppe Varagone

Segretario Provinciale UIL FPL sanità

Leggi Tutto