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02 Apr
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Coronavirus, sulle attività essenziali piena collaborazione con il Commissariato del Governo

Coronavirus, sulle attività essenziali piena collaborazione con il Commissariato del Governo

Oggi pomeriggio primo incontro tra sindacati e prefetto. “Si sta svolgendo un lavoro puntuale su tutto il territorio. Su 793 richieste di continuare l’attività, autorizzate 488 realtà produttive”

Sono 793 le realtà produttive che dal 25 marzo hanno comunicato al Commissariato del governo di proseguire la produzione perché inserite nella filiera di attività essenziali, 488 di queste sono state controllate e hanno ricevuto il via libera. Una decina sono state sospese e le rimanenti sono in fase di istruttoria. Sono i dati che il commissario del Governo Lombardi ha comunicato ai segretari provinciali di Cgil Cisl Uil oggi pomeriggio durante un confronto in videoconferenza. E’ stato precisato inoltre che le aziende che proseguono l’attività sono state segnalate alle Forze dell’Ordine, alla Protezione Civile e ai Vigili del Fuoco, all’Azienda Sanitaria e al Servizio Lavoro per proseguire il monitoraggio.

L’incontro è stato positivo ed è servito per confermare la piena collaborazione tra sindacati e Prefettura al fine di rispettare le previsioni del Dpcm e tutelare la salute nei posti di lavoro in cui si prosegue l’attività. “Il Commissariato del Governo e le Forze dell’Ordine stanno svolgendo un importantissimo lavoro di controllo e presidio del territorio in questo momento di emergenza sanitaria – hanno commentato al margine dell’incontro Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Da parte nostra abbiamo rinnovato la piena disponibilità a collaborare. Ci siamo impegnati a segnalare tutte le situazioni anomale che vengono riscontrate sui luoghi di lavoro sia per quanto riguarda il Dpcm sia per il rispetto di quanto prevede il protocollo del 14 marzo sulla salute e la sicurezza. Siamo convinti che in una situazione di emergenza come quella che sta vivendo la nostra comunità sia importante che ognuno faccia la propria parte e collabori per bloccare il contagio e tutelare la salute collettiva”.

Nel corso dell’incontro il Commissario del Governo ha reso noti anche altri dati relativi ai controlli sul territorio. Ieri sono state controllate 2166 persone e ne sono state sanzionate 71. Sono state controllate 905 attività tra aziende, bar ed esercizi commerciali e ne è stata sospesa una. Fino ad oggi le attività controllate sono state 14574; tra queste 15 sono state sospese.

 

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02 Apr
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Emergenza coronavirus, la sanità pubblica deve garantire cure a tutti

Emergenza coronavirus, la sanità pubblica deve garantire cure a tutti

Cgil Cisl Uil: va fatto ogni sforzo possibile per difendere il principio di uguaglianza tra tutti i pazienti. E vanno rafforzati gli investimenti

 

Dichiarazioni dei segretari generali di Cgil Cisl Uil

 

La straordinaria emergenza sanitaria che la nostra comunità sta affrontando mette fortissimamente sotto pressione il sistema sanitario anche Trentino. Siamo consapevoli delle enormi difficoltà che tutti i giorni il personale sanitario è chiamato ad affrontare, purtroppo troppo spesso con mezzi non all’altezza della gravità della situazione. Riteniamo, però, che questa situazione eccezionale non possa in alcun modo giustificare il ricorso a criteri preventivi di scelta sul chi curare. Per quanto ci riguarda riteniamo inammissibile ogni selezione a monte tra i pazienti: la sanità pubblica è un diritto di tutti e tutti i pazienti, anche quelli più fragili, devono avere le stesse opportunità di cura. La scelta compete ai medici, sulla base di valutazioni cliniche mai economiche.

In questo senso è prioritario mettere il personale sanitario nelle condizioni di operare nel miglior modo possibile. Anche la Provincia di Trento e l’Azienda sanitaria devono fare ogni sforzo possibile, anche in termini di risorse finanziarie, per garantire professionalità, strumenti e dotazioni necessarie per affrontare questa emergenza. Il coronavirus non uccide solo gli anziani e le persone con una salute già compromessa. Ieri è morto un ragazzo di 28 anni, l’altro ieri una guardia medica di 57 anni. E in ogni caso tutti devono essere curati nel migliore dei modi possibili e nel rispetto del principio di uguaglianza. Si investa di più nel potenziamento delle strutture e soprattutto si doti tutto il personale sanitario delle misure di protezione individuale. Lo stesso Istituto superiore di sanità ha rivisto, alzandoli, i livelli di protezione per i medici di base. Ci si è accorti troppo tardi del rischio a cui sono stati sottoposti i sanitari.

Adesso non c’è tempo da perdere: si agisca per fornire a medici, infermieri e a tutto il personale che opera a contatto con i pazienti Codiv 19 tutte le dotazioni di sicurezza indispensabili, se possibile anche più tutelanti di quelle prescritte dalle linee guida.

Nell’esprimere la nostra piena condivisione degli allarmi lanciati più volte dal presidente dell’Ordine dei medici Ioppi, ribadiamo che delle responsabilità, dell’assenza di tempestività e visione si discuterà finita l’emergenza. Resta inteso che nessuno critica la Giunta per strumentalizzare: lo si fa solo per un dovere civico e per spronare il Governatore a fare meglio. Lui stesso ha criticato chi non gli ha suggerito per tempo cosa avrebbe dovuto fare. Ed anche per questo è nostro dovere dirgli di cambiare rotta subito.

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02 Apr
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Sanità. Dopo l’emergenza serve un sistema di rete tra centro e periferie

Sanità. Dopo l’emergenza serve un sistema di rete tra centro e periferie

Cgil Cisl Uil: non potranno essere i presidi periferici il pilastro dell’offerta sanitaria. L’assessora Segnana si schieri con il direttore Bordon che sulla correlazione tra impianti aperti e contagio ha esposto i fatti

 

“Quando l’assessora Segnana afferma che dopo questa emergenza la sanità trentina andrà ripensata ci trova d’accordo. Non crediamo, però, che la strada sia quella di fare degli ospedali periferici il pilastro della sanità trentina. Questa emergenza, in modo drammatico, ci sta dimostrando qualcosa di diverso: che servono centri di altissima specializzazione, che per necessità non possono trovarsi su tutto il territorio”. Lo dicono i tre segretari di Cgil Cisl Uil del Trentino commentando quanto afferma la titolare delle deleghe sulla sanità. Andrea Grosselli, Michele, Bezzi e Walter Alotti ribadiscono, nello stesso tempo, che il concentrare su strutture di alta specializzazione l’offerta di più elevato livello sanitario, non mette in dubbio l’importanza dei presidi periferici. “Presidi con alta specializzazione centralizzati e ospedali a bassa intensità su tutto il territorio sono complementari e indispensabili per un’offerta sanitaria di qualità – insistono i sindacati -. Già due consiliature fa, con il direttore Flor, la Provincia di Trento decise di riorganizzarsi con questo modello. La giunta Fugatti non ha puntato né valorizzato i presidi periferici, si è ostinata a voler riaprire punti nascita, che ora a causa dell’emergenza ha dovuto chiudere. Ne prenda atto e cominci da subito a disegnare un sistema all’altezza dei bisogni della nostra comunità, non delle logiche di consenso elettorale”.

I tre segretari, infine, intervengono anche sulle polemiche sollevate dai consiglieri di maggioranza all’indirizzo del direttore dell’Apss Paolo Bordon “colpevole” dal loro punto di vista nell’aver messo a nudo la correlazione tra ritardi nella chiusura degli impianti sciistici e tasso di contagio in Trentino. “Il dottor Bordon ha esposto i fatti, non sue opinioni personali. Dei fatti si prende atto, non si cerca di piegarli alla propria visione di parte perché più utile – sottolineano Grosselli, Bezzi e Alotti -. Le posizioni espresse dai consiglieri di maggioranza sono inaccettabili. Ci auguriamo che l’assessora ne prenda atto subito e difenda in maniera netta chi sta svolgendo con impegno e dedizione un ruolo delicatissimo. Ci aspettiamo che l’assessora inviti i consiglieri della sua maggioranza a fare marcia indietro, a considerare la realtà e non le mistificazioni che meglio accontentano le loro convenienze”.

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01 Apr
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Cartiere del Garda si ferma dal 3 al 13. Sindacati in ansia

01 aprile 2020 – Trentino

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01 Apr
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Nelle Rsa i casi salgono a 597, i morti sono 57

01 aprile 2020 – Trentino

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01 Apr
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Omaggio a Diego, l’amico gentile

Omaggio a Diego, l’amico gentile

Il Corona virus, questo mostro insidioso, ha colpito duramente, anche dentro la nostra Uil, implacabile!

Si è portato via una persona gentile, sempre sorridente e disponibile, che tutti noi e tantissimi trentini hanno conosciuto per l’attività di volontariato prestata come responsabile da tanti anni della nostra Adoc, l’associazione dei consumatori della Uil.

Una persona tenace ed intelligente, che manteneva sempre un tono gentile con gli interlocutori e grande rispetto ed attenzione delle persone che aiutava ad affrontare i piccoli e grandi problemi quotidiani con la burocrazia, il mondo dei consumi e dei servizi. Un autorevole esponente del mondo consumeristico trentino, conosciuto e stimato anche dagli amministratori locali e dagli osservatori della società civile. Un vero interprete del “Sindacato dei Cittadini”, con un’importante esperienzae ruolo anche nel sindacato dei postelegrafonici della Uil del Trentino.

Uno spirito di servizio verso gli altri cui dedicava responsabilmente tanto tempo, portato via alla cara compagna Patrizia e alla sua famiglia, a quelle nipotine che tanto adorava. E che lo strappa alla montagna, una passione dell’età matura che lo ha preso e trasferito ai tanti amici. Io stesso lo avevo come riferimento e sicura guida delle tante escursioni sulle nostre montagne, dove col suo passo, cadenzato e tranquillo, assieme all’amata Patrizia, raggiungeva sempre la meta prefissata e ne godeva sempre dello spettacolo e degli straordinari panorami, fissati poi in bellissime immagini fotografiche.

Ci mancherai tanto Diego. Nella tua Adoc, in Uil, dove la prima mail che arrivava era quella della tua puntuale rassegna stampa, e soprattutto nella vita di tutti giorni, con le tue battute e quegli occhi chiari, sempre sorridente e gentile. Ma so anche che ti rivedremo accanto o lì, davanti a noi, ad aprire il sentiero verso qualche cima o affacciandoci su un bel panorama di montagna. “Che la terra ti sia finalmente lieve”, Diego.

Walter e la Uil del Trentino

Scarica il pdf: cordoglio per Diego

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31 Mar
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Emergenza coronavirus. CGIL CISL UIL “Il governo trovi le risorse per finanziare il fondo di solidarietà del Trentino”

Emergenza coronavirus. CGIL CISL UIL “Il governo trovi le risorse per finanziare il fondo di solidarietà del Trentino”

Appello a Fugatti: “Superare la freddezza con Bolzano e fare fronte comune a Roma”

Dichiarazioni del segretari generali di CGIL CISL UIL del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti

“Il governo nazionale deve comprendere che l’emergenza coronavirus sta impattando sull’economia locale più che in altre realtà. Basti pensare che a inizio marzo eravamo nel pieno dello stagione turistica, con decine di migliaia di addetti e migliaia di aziende che hanno dovuto sospendere l’attività. Per questo ci sorprende e amareggia che a queste istanze l’Esecutivo sia stato fino ad oggi insensibile. Auspichiamo quindi che l’emendamento depositato dai senatori trentini venga accolto dal governo in vista della conversione in legge del decreto Cura Italia e che nel decreto legge in fase di predisposizione per aprile non si ripetano gli stessi problemi. Palazzo Chigi deve garantire le risorse necessarie a far funzionare gli ammortizzatori sociali, a partire dal finanziamento del Fondo di Solidarietà del Trentino.

Sollecitiamo, però, anche la Giunta provinciale a non sottovalutare la questione e a percorrere la strada della massima condivisione prima di tutto con le parti sociali, ma anche con tutte le forze politiche della nostra Regione. Non è più il tempo delle logiche del confronto dialettico tra maggioranza e minoranze e va superata subito la freddezza che si registra nei rapporti tra Trento e Bolzano. Di fronte all’emergenza sanitaria ed economica solo restare uniti e condividere le responsabilità rende i nostri territori davvero più forti e ci permette di valorizzare appieno le competenze delle nostre Autonomie.

Crediamo quindi che il presidente Fugatti debba promuovere in prima persona un nuovo modello di collaborazione tra Trentino e Sudtirolo, ma anche tra forze politiche di governo e di opposizione. E’ fondamentale che la Giunta provinciale faccia fronte unico anche con Pd, 5stelle e Patt/Svp almeno sui temi del lavoro per riuscire a rappresentare in maniera più forte, coordinata ed efficace, a Roma e in Parlamento le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori in Trentino e in Alto Adige. Se non lo farà a perdere saranno per primi i trentini”.

 

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31 Mar
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Covid 19, si parta da un raccordo con Bolzano per reperire mascherine per l’emergenza

Covid 19, si parta da un raccordo con Bolzano per reperire mascherine per l’emergenza

Cgil Cisl Uil: per ripartire poi ne serviranno 230mila al giorno. Organizziamoci da subito per non trovarci impreparati

 

“In Trentino servono 30mila mascherine al giorno per il personale sanitario di ospedali e case di riposo. I dati sono quelli del direttore dell’Azienda sanitaria. A fronte di questo fabbisogno è facile comprendere come i dispositivi di protezione individuali reperiti fino a questo momento rischiano di risultare insufficienti per rispondere al bisogno di protezione di chi opera in prima linea negli ospedali e nelle rsa. Ed è inaccettabile che alcune case di riposo per sopperire alla carenza di dpi ne prevedano il riciclo. La priorità è stringere una collaborazione forte con Bolzano, dove i dpi stanno arrivando dalla Cina. Bisogna partire da lì, da un accordo tre le province autonome dentro l’Euregio. Il Presidente Fugatti dimostri che prima i trentini non è solo uno slogan: faccia ogni sforzo e attivi tutti i canali possibili per reperire i dispositivi di sicurezza che servono oggi e domani”. Lo ribadiscono ancora una volta i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino seriamente preoccupati per la carenza di mascherine e altri dispositivi per i lavoratori, soprattutto quelli in ambito sanitario.

“Va percorsa ogni strada, perché la produzione autarchica di mascherine “made in Trentino” è importante ma difficilmente potrà soddisfare la domanda. Bisogna valorizzare le relazioni del tessuto imprenditoriale trentino con l’estero, creando sinergie strutturali per l’approvvigionamento con Alto Adige e Tirolo, attivando nuove partnership – insistono Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Non ci si può limitare alla constatazione che c’è carenza. Ne siamo consapevoli e proprio per questa ragione dobbiamo fare sforzi straordinari. Non si può lasciare chi lavora in prima linea esposto al rischio di contagio. Una Provincia con i nostri mezzi e la nostra Autonomia avrebbe dovuto agire con maggiore tempestività e lungimiranza. Senza polemica, non è questo il tempo, chiediamo si moltiplichino gli sforzi per tutelare la salute di tutti i lavoratori e dunque di tutti i cittadini”.

Per Cgil Cisl Uil vanno organizzati gli approvvigionamenti non solo per la fase di emergenza, visto che il bisogno di mascherine durerà ancora per molto, anche quando i contagi saranno sotto controllo. “Se vogliamo tornare più velocemente alla normalità sarà necessario ricorrere alle mascherine per gran parte della popolazione, come segnalano diversi medici ed epidemiologi – proseguono -. Sicuramente per tutti i lavoratori e le lavoratrici se vogliamo davvero riaprire fabbriche, negozi ed uffici garantendo sicurezza ad operatori ed utenti. Non possiamo farci cogliere impreparati e sfruttiamo anche questo periodo per trovare soluzione efficaci. Al Trentino serviranno almeno 230mila mascherine al giorno. Altrimenti, in assenza di una cura o di un vaccino per Covid-19, ogni sforzo, anche finanziario, per riavviare l’economia rischierà di essere vano.”

In conclusione Cgil Cisl Uil ribadiscono l’apprezzamento per quelle realtà produttive, anche nella nostra provincia, che stanno riconvertendo le loro produzioni per rispondere al bisogno di dpi. “E’ uno sforzo che dimostra nel concreto la capacità di mettersi a disposizione delle comunità. Grazie a quelle imprese e a quei lavoratori che lo rendono possibile”.

 

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30 Mar
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L’appello dei sindacati «Ritiro delle pensioni, rispettare la rotazione»

30 marzo 2020 – Trentino

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30 Mar
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L’esercito delle pulizie

L’esercito delle pulizie

Il dramma quotidiano che il mondo intero sta vivendo, è questa maledetta pandemia che sta mettendoci tutti quanti in una situazione di paura per non dire terrore. Le immagini che ci accompagnano oramai quotidianamente tramite le televisioni, ci danno l’idea di quando distruttivo sia questo virus. Ad affrontare questo nemico ci sono i nostri eroi della sanità, medici infermieri oss e gli addetti alle pulizie, si proprio loro, spesso dimenticati considerati gli ultimi, remunerati con una paga oraria di sei euro e ottantaquattro centesimi lordi; vero non è il momento di far polemiche ora il problema è un altro, ma allo stesso tempo non ci si può dimenticare di un esercito di donne mamme nonne, spesso ragazzine a combattere in prima linea questo nemico invisibile ma tanto devastante, con la paura di essere loro stesse contagiate; armate di camicione, mascherine, cuffie, occhiali e bottiglie di disinfettante, a tu per tu col virus, gli leggi negli occhi il terrore, il pensiero che corre alle loro famiglie la voglia di piangere ma non lo possono fare, devono andare avanti con un nodo alla gola e affrontare questo nemico, che si chiama “Covid19” continuano imperterrite perché questo non è un lavoro, è una missione, sanno che devono farlo per la cittadinanza e come delle soldatesse non mollano. Proprio in questo momento drammatico ci si accorge di loro, di quanto siano importanti; i ringraziamenti di tutti, istituzioni comprese cadono a pioggia e il riconoscimento dell’eroicità ricopre anche questo settore. Allora, cambiamo il nostro giudizio su chi fa un lavoro umile, non guardiamole sempre dal basso verso l’alto, ringraziamole che quotidianamente assolvono un compito importantissimo; non esistono lavori o lavoratori di prima, seconda o terza classe ma persone esseri umani che nell’ambiente lavorativo sono al pari e indispensabili. Ricordiamoci di fargli un sorriso quando le vediamo nei negozi negli uffici o negli ospedali o case di cura e soprattutto diciamoli un grazie, perché il loro  lavoro e veramente essenziale.

 Didu Antonella

Segretario pulimento Uiltrasporti

Dipendente impresa pulizie

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