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27 Mar
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Emergenza coronavirus. CGIL CISL UIL: “La Provincia si coordini con l’Euregio per l’approvvigionamento dei dpi”

Emergenza coronavirus. CGIL CISL UIL: “La Provincia si coordini con l’Euregio per l’approvvigionamento dei dpi”

Dichiarazioni dei segretari generali di CGIL CISL UIL del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti

“La Giunta provinciale deve attivarsi immediatamente con la Provincia di Bolzano e con il Land Tirol per gestire la cronica mancanza di dispositivi di protezione individuale in particolare per il personale sanitario. Camici monouso impermeabili, mascherine FFP2, occhiali protettivi sono infatti strumenti indispensabili per proteggere il personale sanitario a contatto con chi è contagiato dal virus SARS-COV-2 . Di questi dispositivi l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige sì è recentemente approvvigionati attraverso il contatti con imprese sudtirolesi che operano in Cina.

Questi dispositivi sono ormai scarsissimi o addirittura assenti in Trentino aumentando così il rischio di contagio e quindi per la salute di chi opera all’interno delle strutture sanitarie, personale che già oggi lavora in condizioni estreme. Quanto sia fondamentale garantire la sicurezza di medici, infermieri e operatori sanitari è sotto l’occhio di tutti.

Sul tema dpi è importante che la Giunta provinciale trentina si coordini quindi subito con la Provincia di Bolzano, facendo valere i rapporti istituzionali dentro l’Euregio. Se non lo ha già fatto, il Presidente Fugatti lo faccia subito per mettere in sicurezza anche gli operatori sanitari trentini e chieda la collaborazione del suo omologo Kompatscher che non potrà negarla. L’Euregio è infatti la cornice di riferimento primario per il Trentino anche dentro questa emergenza. E’ tempo che il presidente Fugatti se ne convinca”.

 

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26 Mar
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Emergenza Coronavirus, si riduce il numero delle attività che possono restare aperte

Emergenza Coronavirus, si riduce il numero delle attività che possono restare aperte

Soddisfazione di Cgil Cisl Uil: segnale importante per la salute dei lavoratori. Meglio se il Trentino avesse anticipato questa scelta con maggiore coraggio

 

L’elenco delle attività produttive indispensabile che potranno rimanere aperte da oggi è stato ridotto. Il Governo ha ascoltato le ragioni dei sindacati, pronti a scioperare per tutelare la salute dei lavoratori e dei cittadini e bloccare l’avanzata del contagio. “Fin dall’inizio anche a livello locale abbiamo chiesto la chiusura di tutte le attività produttive ad eccezione di quelle essenziali. Una richiesta pesante, che né in Trentino né a Roma è stata fatta a cuor leggero. La priorità, però, deve essere la difesa della salute e il contenimento del contagio”, commentano i tre segretari generali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, sollevati dalla scelta assunta in queste ore. Le tre confederazioni non hanno, invece, apprezzato i tentennamenti di Palazzo Chigi né della Giunta Fugatti. “Piazza Dante avrebbe dovuto adottare da subito misure più severe, compiendo scelte che meglio si legavano alle realtà produttive del nostro territorio, così come ha fatto l’Emilia Romagna. Anche questo è esercitare l’Autonomia”

In tutte le aziende che rimangono aperte chi lavora dovrà essere dotato degli indispensabili dispositivi di protezione individuali e, in tutti i luoghi di lavoro, dovrà essere rigorosamente adottato il Protocollo sulla sicurezza raggiunto nei giorni scorsi a Palazzo Chigi e che ha valore di legge.

Inoltre le organizzazioni sindacali dovranno essere coinvolte dal Commissario del Governo nella certificazione delle attività delle imprese che svolgono attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere essenziali

“In tutti i posti di lavoro in cui si proseguirà ad operare anche in queste settimane – assicurano i tre segretari generali – i delegati sindacali, ma ci auspichiamo anche gli organismi di controllo, vigileranno per la stringente applicazione di tutte le misure di protezione individuale e di tutte le procedure organizzative per ridurre al minimo il rischio di contagio. Chi continua a lavorare lo fa per l’intera collettività e dunque la sua salute deve essere tutelata con ogni sforzo. In tal senso l’impegno del sindacato sarà massimo per assicurare il rispetto della sicurezza per tutte le lavoratrici e i lavoratori che continuano tutti i giorni a recarsi sul posto di lavoro per assicurare servizi a noi cittadini. Ciascuno di noi può fare la propria parte in questi giorni rimanendo a casa e riducendo al minimo gli spostamenti. Fermarsi oggi è indispensabile per ripartire il prima possibile. Il lavoro di ricostruzione che ci attende è enorme”.

 

 

 

 

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26 Mar
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Le aziende aperte sono solo il 15%. Ma Roma stringe

26 marzo 2020 – Corriere del Trentino

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26 Mar
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Intesa governo-sindacati: «Più fabbriche chiuse» Cambia l’elenco di attività considerate essenziali

26 marzo 2020 – Trentino

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26 Mar
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Dalle istituzioni alle realtà associative Milioni di euro raccolti per le cure

25 marzo 2020 – Corriere del Trentino

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26 Mar
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Cassa integrazione, al Trentino assegnati solo 8,5 milioni da Roma

25 marzo 2020 – Trentino

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26 Mar
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I pensionati in soccorso delle Rsa

25 marzo 2020 – Trentino

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26 Mar
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INDIRIZZI PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA COVID-19 NELLE AZIENDE

INDIRIZZI PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA COVID-19 NELLE AZIENDE

Introduzione

Il quadro epidemiologico nazionale delle infezioni da COVID-19 è in continuo cambiamento. Anche nel contesto trentino la situazione è in rapida evoluzione ed è pertanto fortemente probabile che si verifichino casi di positività all’interno della popolazione e, di conseguenza, anche nei lavoratori presso le nostre aziende.

Tale documento recepisce anche il Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro di data 14.03.2020, ed ha l’obiettivo di supportare la valutazione e la gestione del rischio-coronavirus all’interno dei diversi sistemi produttivi, fornire raccomandazioni sul modello organizzativo dedicato al rischio in questione nonché gestire eventuali casi positivi di lavoratori all’interno di aziende non sospese dal DPCM 22.03.20 e i servizi essenziali con la finalità di salvaguardare la salute pubblica senza interrompere, nel limite del possibile, l’attività lavorativa e la conseguente produzione.

… (continua)

Scarica il pdf: VADEMECUM COVID-19 lavoratori e aziende 24-3-20

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24 Mar
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In 70 mila (privati) ancora al lavoro Sindacati all’attacco

24 marzo 2020 – Trentino, Corriere del Trentino

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24 Mar
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I sindacati Bcc: «Rischi nei pagamenti delle pensioni»

24 marzo 2020 – Trentino, Corriere del Trentino

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