Blog

20 Nov
0

Contratti pubblici, in piazza per il rinnovo. «Necessario dare risposte ai lavoratori». Venerdì la mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil. Pallanch: far ripartire l’economia con il comparto

20 novembre 2019 – Trentino, Corriere del Trentino

(altro…)

Leggi Tutto
20 Nov
0

La giunta taglia le tasse a banche e assicurazioni. La manovra finanziaria. Spinelli interviene sull’Irap alle holding: «Altrove è più bassa, altrimenti lasceranno il Trentino». Posticipato al 2023 il rinnovo delle centrali idroelettriche

20 novembre 2019 – Trentino

(altro…)

Leggi Tutto
20 Nov
0

Cgil, Cisl e Uil e Futura all’attacco: «Sul Cinformi norme miopi e cattive»

20 novembre 2019 – Trentino, Corriere del Trentino

(altro…)

Leggi Tutto
20 Nov
0

Alla Cartiera Fedrigoni annunciati trenta esuberi

20 novembre 2019 – Trentino, Corriere del Trentino

(altro…)

Leggi Tutto
20 Nov
0

Finanziaria, la giunta promette meno case per tutti. Cgil Cisl Uil: le politiche abitative dovrebbero essere una priorità, invece ci sono solo tagli a danno della collettività

Finanziaria, la giunta promette meno case per tutti.

Cgil Cisl Uil: le politiche abitative dovrebbero essere una priorità, invece ci sono solo tagli a danno della collettività

Una delle priorità è la questione casa. Scegliere, come annuncia la giunta provinciale, di tagliare sull’edilizia sociale è un errore grave di cui pagheranno le conseguenze per primi i trentini”. Lo dicono i tre segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino commentano la decisione dell’Esecutivo provinciale di non investire nella prossima legge finanziaria sulle politiche per la casa. “All’incontro con l’assessore Spinelli sulla prossima legge di stabilità avevamo sottolineano che la manovra conteneva un pericoloso vuoto su questo capitolo – proseguono Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti -. Non investire sugli alloggi pubblici, richiesta che più volte abbiamo posto all’attenzione dell’Esecutivo, è non voler prendere atto che la casa rappresenta insieme al lavoro una delle problematiche maggiormente sentite dalla nostra comunità”.

Non è una novità che in Trentino il costo delle abitazioni è tra i più alti d’Italia, lo ha certificato anche la Banca d’Italia, e accedere ad un alloggio è un’operazione molto difficile per tante famiglie. “Per questa ragione abbiamo ribadito che servono risorse che aumentino il numero di alloggi sociali e a canone moderato. E’ solo questa la strada per dare risposte al fabbisogno abitativo e agire per calmierare i prezzi di mercato. “Al contrario la giunta affronta il tema casa solo sul piano dei criteri di residenza, imponendo l’obbligo dei dieci anni. Una misura che oltre ad essere discriminatoria e molto probabilmente incostituzionale, nasconde solo l’obiettivo di tagliare sugli investimenti accorciando la lista degli aventi diritto a danno dei più deboli. L’ennesimo finto problema dato in pasto all’opinione pubblica per non affrontare la questione vera, il bisogno di nuove case popolari. L’unica volontà della giunta dunque è meno case per tutti”.

Trento, 19 novembre 2019

Leggi Tutto
20 Nov
0

Cgil Cisl Uil bocciano la trasformazione di Cinformi “Scelta miope e divisiva che danneggia non solo gli stranieri, ma tutta la comunità”

Cgil Cisl Uil bocciano la trasformazione di Cinformi
“Scelta miope e divisiva che danneggia non solo gli stranieri, ma tutta la comunità”

 

“La giunta punta a trasformare il Cinformi in uno sportello unico del cittadino. Nella discussione sulla finanziaria in cui scarseggiano le idee e progetti, non mancano invece le intenzioni discriminatorie e cattive. Lo è quella per le famiglie in Itea che perderanno gli alloggi a causa dei figli delinquenti e lo è questa del Cinformi che punta solo a togliere un servizio utile agli extracomunitari a danno dell’intera collettività, che avrà in questo modo una burocrazia più lenta e uffici più intasati”. Per i segretari generali di Cgil Cisl Uil il cambio di mission del Cinformi prospettato dalla giunta, e ampiamente annunciato durante la campagna elettorale, è coerente alla logica dell’Esecutivo che punta a contrapporre il “noi trentini” agli stranieri. “Una visione miope e dannosa non solo per quelle persone, appunto gli stranieri, che facevano riferimento ad un servizio di qualità per il rinnovo delle pratiche di permesso di soggiorno, come peraltro discusso in un recente incontrop tra Questura e sindacato, ma anche per la comunità trentina. Tagliare sull’integrazione, cambiando il ruolo del Cinformi o rinunciando alle risorse europee, è un danno alla nostra collettività, con cui gli stranieri faranno sempre più fatica a relazionarsi, ma anche della nostra economia. Se ne rendono conto non solo i trentini schierati ancora dalla parte dell’umanità, ma anche gli imprenditori che conoscono il valore indispensabile dei lavoratori stranieri, se ben integrati”.
Cgil Cisl Uil bocciano dunque l’idea dell’Esecutivo. “Scelte che puntano ancora a discriminare brandendo come egualitarie misure che sono invece solo divisive”.

Trento, 19 novembre 2019

Leggi Tutto
20 Nov
0

FEMMINISMO E MEMORIA. Giornata di studi sul movimento femminista, tra il Trentino e l’Italia 10 dicembre 2019

FEMMINISMO E MEMORIA.

Giornata di studi sul movimento femminista, tra il Trentino e l’Italia

10 dicembre 2019

Aula Kessler, Palazzo di Sociologia – via Verdi 26, Trento

La giornata di studi è dedicata alla presentazione dei principali risultati del progetto Femminismo e memoria: movimento femminista e lotte sindacali delle donne in provincia di Trento, 1965-1985.

La ricerca, a cura di Elisa Bellè (Università di Trento), ha ricostruito la vicenda del movimento femminista in provincia di Trento, basandosi sull’analisi di documenti d’archivio e interviste in profondità con le attiviste.

Grazie alla presenza di tre studiose del movimento femminista e/o del periodo, la vicenda locale verrà inquadrata nel più ampio contesto italiano, ricostruendo la mappa perduta del femminismo trentino e delle sue connessioni con altri contesti.

 

14.15 Saluti istituzionali

14.30-15.30 Movimento femminista e ’68, tra affinità e divergenze
Intervengono Francesca Socrate (Direttivo AISO – Associazione italiana di storia orale) ed Elisa Bellè (Università di Trento)

15.30-15.45 Intervento a cura della Fondazione Museo Storico del Trentino, partner della ricerca

15.45-16.45 I collettivi degli anni ’70: temi, lotte, reti
Intervengono Paola Stelliferi (Università Roma Tre) ed Elisa Bellè (Università di Trento)

16.45-17.00 pausa caffè

17.00-18.00 Il femminismo sindacale e le sue conquiste: una vicenda cruciale e dimenticata del femminismo italiano
Intervengono Alessandra Gissi (Università di Napoli L’Orientale) ed Elisa Bellè (Università di Trento)

18.00-18.15 Presentazione del sito dedicato alla ricerca, a cura di Giuseppe Aceto e Maddalena Vialli (Rebica)

18.15-19.15 Discussione

 

La partecipazione è libera e gratuita fino ad esaurimento posti. La cittadinanza è cordialmente invitata.

Per informazioni

elisa.belle@unitn.it
www.femme-unitn.it/ (sito web dedicato alla ricerca)

La ricerca è stata realizzata grazie al finanziamento della Fondazione Caritro.

Hanno contribuito anche CGIL, CISL e UIL del Trentino.

www.unitn.it/femminismo-memoria

Scarica il pdf: 0844_19_FemminismoMemoria_A3_web

Leggi Tutto
17 Nov
0

I sindacati: «Contratti pubblici, sarà grande mobilitazione»

17 novembre 2019 – Trentino

(altro…)

Leggi Tutto
17 Nov
0

Alotti (Uil) «Mediocredito, la regia deve rimanere sul territorio»

17 novembre 2019 – Trentino

(altro…)

Leggi Tutto
Mediocredito
17 Nov
0

COMUNICATO STAMPA UIL TRENTINO 16/11/2019. I dati di Banca d’italia confermano l’esigenza che Mediocredito resti un istituto di credito autonomo, territoriale, non a maggioranza CCB. Manzana e gli imprenditori trentini non chiedano sempre e solo l’intervento di “mamma” Provincia, ma si assumano la responsabilità di esser protagonisti della partita, investendo in un  Mediocredito veramente trentino.

COMUNICATO STAMPA UIL TRENTINO 16/11/2019.

I dati di Banca d’italia confermano l’esigenza che Mediocredito resti un istituto di credito autonomo, territoriale, non a maggioranza CCB. Manzana e gli imprenditori trentini non chiedano sempre e solo l’intervento di “mamma” Provincia, ma si assumano la responsabilità di esser protagonisti della partita, investendo in un  Mediocredito veramente trentino.

I dati dell’ultima semestrale di Banca Italia confermano la sofferenza del credito alle piccole medie imprese, in tutta la Regione, ma in particolare in Trentino.
Ma gli imprenditori trentini dove sono? Perché nessuno di loro o dei pochi soggetti  finanziari locali rileva le quote PAT o almeno della Provincia di Bolzano? Oltre a chiedere sempre e solo l’intervento do “mamma” Provincia, come il presidente di Confindustria Manzana, si assumano la responsabilità di esser protagonisti della partita, investendo in un  Mediocredito veramente trentino. Certo magari sganciandosi dalle banche altoatesine a cui negli ultimi anni, magari anche solo per assenza di partner trentini, si sono affidati.
Mediocredito è l’ultima banca trentina per le imprese trentine.
Le altre banche nazionali in Trentino fanno sostanzialmente raccolta ma poi prestano fuori provincia a tassi più alti.
Per la Uil sarebbe in’ultima opportunita’ per le imprese trentine ed anche per i cittadini trentini, che potrebbero divenire piccoli azionisti di una public company, a difesa dei propri interessi e della nostra autonomia.

Walter Alotti
Segretario Generale
Uil del Trentino

Leggi Tutto