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07 Mag
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Elcograf di Cles, si va verso lo sciopero

07 maggio 2019 – Trentino (altro…)

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06 Mag
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Burocrazia e riforma degli appalti «Funzionari, risorse per difendersi». Proposta della Uil in commissione. «Indennità garantite in altre regioni, non da noi»

05 maggio 2019 – Corriere del Trentino (altro…)

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06 Mag
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Occupazione. «Cassa» in calo nei primi tre mesi

04 maggio 2019 – Corriere del Trentino (altro…)

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06 Mag
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«Accoglienza, 100 lavoratori a casa». Il 1° maggio. Sono insegnanti, educatori, operatori sociali con competenze specifiche. Il loro appello lanciato durante la festa dei sindacati alla Bookique: «Ci dicono “trovatevi un’occupazione vera” ma noi ce l’abbiamo già»

03 maggio 2019 – Trentino, Corriere del Trentino (altro…)

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Itea
06 Mag
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ITEA – I dati parlano chiari: si affronti l’emergenza affitti

Comuinicato stampa UIL 3/5/2019

ITEA – I dati parlano chiari: si affronti l’emergenza affitti!!!

Finora la Giunta Fugatti e l’Assessora Segnana hanno affrontato la questione casa pubblica e l’emergenza affitto, particolarmente grave oggi nel capoluogo e nella zona della “busa del Garda”, concentrandosi solo fortemente sugli aspetti relativi alla “sicurezza”. Un tema certamente più elettorale che amministrativo, visto l’avvicinarsi del doppio appuntamento europeo e parlamentare di maggio alle urne, cavallo validissimo per la propaganda, ma certo di non grande aiuto nell’affrontare appunto i problemi delle politiche abitative anche trentine.

Si è prestata perciò grande attenzione ai regolamenti sanzionatori che giustamente debbono assicurare una vita serena e sicura all’interno degli edifici ITEA e si è annunciata la stretta sulla regola di accesso agli alloggi pubblici per i cittadini non italiani, che si vorrebbe allungare fino addirittura a 10 anni di residenza, requisito irragionevole che molto difficilmente supererà, se adottato, il contenzioso giuridico che ne scaturirà, alla luce dei diversi pronunciamenti avversi della Corte Costituzionale.

Il sindacato ha più volte richiesto all’Assessore Segnana un incontro e l’apertura di una discussione sull’edilizia pubblica sociale e sulla necessità di ripristinare, anche formalmente, la Commissione Sociale ITEA, unico organismo, seppur consultivo, di raccordo fra l’assessorato, la spa strumentale Itea e gli stockholders nelle politiche abitative pubbliche, previsto dalla legge “Dalmaso” del 2005 n.15 e purtroppo ingiustificatamente soppresso d’autorità, con generale disappunto, nel 2017, dalla scorsa Giunta provinciale.

Il sistema ed il bisogno abitativo sono molto cambiati nell’ultimo decennio, le mutate condizioni di lavoro e familiari dei lavoratori, che hanno sì bisogno di un’abitazione, ma in affitto, non in proprietà, e l’esigenza che si rimetta in circolo il rilevante patrimonio privato abitativo “sfitto” anche in Trentino, inducono la UIL a porre l’accento sulla necessità di una riforma profonda dell’edilizia pubblica e della “legge Dalmaso” in particolare, non più adeguata, al cambio epocale subìto anche dalla società trentina.

Si proceda quindi a disegnare un nuovo Piano Casa coerente con un Piano Urbanistico Provinciale ai passi con i tempi e le nuove direttrici di salvaguardia e compatibilità dell’ambiente e del territorio coinvolgendo il Sindacato sia in fase di elaborazione della riforma, sia in quella, successiva, di controllo e verifica delle nuove politiche abitative pubbliche.

Un percorso di riforma da cui il Sindacato non può essere estromesso.

La UIL ricorda alla politica e all’amministrazione che gran parte del patrimonio abitativo pubblico trentino è stato costruito con il contributo Gescal dei lavoratori trentini, oggi in parte pensionati, e delle imposte che i lavoratori dipendenti e pensionati hanno versato e continuano a versare, in misura predominante, rispetto anche alle altre categorie di contribuenti. Li si rispetti quindi!

Segretario Generale
Uil del Trentino
Walter Alotti

 

Scarica il pdf: Domanda Itea…. si affronti l’emergenza affitto

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06 Mag
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Università. L’espansione delle risorse sia l’occasione per implementare il sostegno, ma anche la partecipazione

03/05/2019

Università. L’espansione delle risorse sia l’occasione per implementare il sostegno, ma anche la partecipazione

Apprendiamo dell’aumento del gettito all’Università di Trento che, grazie all’incremento del 12,4% delle tasse studentesche in bilancio, chiude il bilancio in attivo, con un notevole avanzo (21,4 milioni). Prendiamo poi atto dell’impegno del Rettore a foraggiare i dipartimenti di eccellenza e ha investire nel piano strategico a lungo termine, nonché della doverosa promessa di abbassare le tasse se l’andamento positivo dovesse consolidarsi nei prossimi anni.

Quello che ci sorprende, e ci lascia un po’ perplessi, è la spiegazione adottata per giustificare questa lievitazione delle entrate. Sembra che gli studenti, con tempismo perfetto, visto il parallelo innalzamento della tassa massima, abbiano omesso di ricorrere allo strumento che valuta la propria situazione economica (e permette di accedere a prestazioni sociali agevolate, pagando quindi meno tasse) quando si è trattato di passare dal modello ICEF a quello ISEE. Ecco quindi che ben il 38,8% degli iscritti all’Università trentina si trova a pagare la tassazione massima peraltro, appunto, appena aumentata.

Alla luce di questo evento quantomeno anomalo, visti anche i precedenti discutibili tagli ad alcune forme di Borse di studio provinciali come il Fondo Giovani (bando 5B) e il prestito d’onore e vista la sicurezza del Rettore nel garantire la continuità futura dei finanziamenti ministeriali e provinciali (che intanto calano del 2,9%, ma per il rettore si tratta di “una semplice oscillazione contabile”), non si capisce perché non si possano rimettere subito queste risorse in avanzo nelle mani degli studenti più bisognosi attraverso varie forme di aiuti economici, in primo luogo le borse di studio della stessa università.

Rimangono quindi dei punti oscuri ai quali si adducono caliginose spiegazioni, ma si tratta evidentemente di pane per i denti del consiglio di amministrazione che ha approvato il bilancio. Perché, dunque, come la UIL propone da tempo, non introdurre la rappresentanza del personale tecnico amministrativo e dei ricercatori nel CDA? Parliamo di oltre 700 lavoratori, relegati nella pletorica e inutile “Consulta del personale”, privi di una degna e significativa rappresentanza. Non stiamo certo suggerendo di istituire un Soviet ma, per usare le parole dello stesso Rettore, di “rafforzare i legami con la realtà locale e rendere incisivi gli strumenti pensati per il rapporto col territorio”. Questo aiuterebbe a rendere più chiare e condivise le scelte strategiche come i piani di finanziamento a lungo termine adottati in questi recentissimi (e inaspettati) tempi di “vacche grasse”.

Alotti Walter                   Di Fiore Pietro

Segretario Generale          Segretario Regionale

Uil                      Uilscuola- Rua                del Trentino

 

Scarica il pdf: università COM 030519

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03 Mag
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CIG. Primo trimestre la cassa in calo del 13,4%

03 maggio 2019 – Corriere del Trentino (altro…)

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02 Mag
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Diecimila Neet in Trentino «Avvicinare scuola e lavoro» Primo maggio, l’analisi di Salomone. «Occupazione, quadro positivo». Largher (UILTuCS): «Oggi molti supermercati saranno aperti. Serve una riflessione»

01 maggio 2019 – Corriere del Trentino (altro…)

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02 Mag
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Edilizia pubblica. I sindacati incalzano Piazza Dante. Alotti: servono 2.000 appartamenti

01 maggio 2019 – Corriere del Trentino (altro…)

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02 Mag
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Oggi festa di Cgil, Cisl e Uil alla Predara

01 maggio 2019 – Trentino (altro…)

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