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«Ora chiarezza sugli assegni Naspi»

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Esuberi Sait, accordo firmato. In «cassa» utilizzabile il Tfr

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Aquafil e sindacati, trattative interrotte

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Restituzione vitalizi, dagli ex consiglieri dimostrazione di irresponsabilità

Restituzione vitalizi, dagli ex consiglieri dimostrazione di irresponsabilità

Cgil Cisl Uil del Trentino: “Ricorsi legittimi, ma tradiscono scarso rispetto della nostra comunità”

 

“Indigna l’ostinazione con la quale la maggioranza degli ex consiglieri regionali difendono i loro privilegi. Pur nel massimo rispetto del pronunciamento che verrà assunto dalla Suprema Corte sulla questione di costituzionalità della legge 4 del 2014, siamo di fronte ad un’assoluta mancanza di senso di responsabilità verso la nostra comunità, ed in particolare per quella parte più debole”. I tre segretari di Cgil Cisl Uil del Trentino, Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti, condannano con fermezza da tempo l’atteggiamento degli ex consiglieri che si sono opposti alla restituzione parziale dei vitalizi, ricorrendo in tutte le sedi giuridiche, fino ad arrivare alla Corte Costituzionale. Come noto le tre sigle sindacali si sono costituite in appoggio alla Regione contro il ricorso degli ex consiglieri, sulla base del mandato ricevuto dal comitato per la destinazione delle risorse del Fondo per l’occupazione e il sostegno alle famiglie, alimentato delle risorse restituite. “Siamo consapevoli che gli ex consiglieri che hanno scelto di ricorrere ai Tribunali impugnando la riforma del 2014 stanno percorrendo una strada assolutamente legittima e legale – ammettono i tre segretari -. Quello che manca in questa storia è ragionevolezza e opportunità. E’ legittimo, ma inopportuno, difendere in ogni modo un privilegio che stride con la realtà in cui vivono la maggioranza delle persone, anche in Trentino. Ed è ancora più inopportuno che questa scelta venga da chi si è speso nelle istituzioni e in politica anche contribuendo a far crescere la nostra Autonomia. Non si dimentichi che la riforma, votata dal Consiglio regionale per correggere la pessima legge del 2012, di fatto non ha azzerato ma solo ridotto i vitalizi pregressi e ha previsto che le risorse recuperate vengano finalizzate per progetti che creino occasioni di occupazione e diano sostegno alle famiglie messe in difficoltà dalla crisi economica”.

Per i tre segretari non è certamente questa la strada per restituire valore alla classe politica. “Ci si stupisce della sfiducia e del disinteresse che l’opinione pubblica nutre per la politica. Non sono certamente queste prese di posizione ad accorciare la distanza tra cittadini e classe politica. Così come non aiuta l’assordante silenzio dell’attuale classe dirigente. In questo modo si contribuisce ad alimentare quei sentimenti di rancore e delusione che animano ampie fasce della nostra società, rinunciando a farsene interpreti in chiave costruttiva”.

Ianeselli, Pomini e Alotti stigmatizzano anche la posizione “prudente” assunta dalla Regione che di fronte ai numerosi contenzioni aperti ha preferito rinunciare alla riscossione forzosa della quota di vitalizi che avrebbero dovuto tornare nella casse di Piazza Dante. “Un eccesso di prudenza che magari sarà premiata dal pronunciamento della Consulta che ha, però, anche dimostrato la scarsa determinazione con la quale gli attuali vertici hanno scelto di seguire questa strada”.

 

Trento, 20 marzo 2017

Scarica il pdf: 20170320_unitario vitalizi

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vitalizi
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Vitalizi. I sindacati: ex consiglieri irresponsabili

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Sait, sindacati spaccati sulla Cassa

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«Trentino trasporti» La Uil chiede di sbloccare le qualifiche

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Trentino Trasporti Esercizio IMM 1(9)16
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Riqualificazione del personale Trentino Trasporti

Uiltrasporti e servizi Federazione Provinciale
Via Matteotti 71, 38122 Trento
tel. 0461-376120/119 FAX: 0461-376199 www.uiltn.it e.mail uiltrasporti@uiltn.it

Riqualificazione del personale Trentino Trasporti

Comunicato Stampa Uil Trasporti del Trentino del 20 marzo 2017

All’interno di Trentino trasporti esercizio il personale viaggiante gode, a livello d’inquadramento, di un avanzamento progressivo (in pratica un autista viene assunto con il parametro 140 per arrivare al 183 dopo 21 anni effettivi di guida). Così non è per il “personale impianti fissi” (impiegati e operai) il quale viene invece assunto con una determinata qualifica professionale che viene poi aumentata a seconda della mansione ricoperta. In passato, a questo riguardo, si raccoglievano le indicazioni dei lavoratori e, se rientravano nei requisiti di avanzamento e promozione, a fronte di un confronto sindacale s’invitava l’azienda ad adeguare tale figura professionale.

Dal 2012, però, la giunta provinciale ha emanato la delibera n° 223 in cui si dice che, visto il periodo di crisi e contenimento della spesa, la prevista contrattazione per l’avanzamento di livello non sarebbe più stata possibile. Pur non condividendo, ma capendo la difficile contingenza economica, si accettò, allora, il provvedimento come un inevitabile tamponamento delle spese, ma oggi riteniamo ingiusto e scorretto che si sia protratta tale delibera per cosi tanti anni. È necessario riconoscere a chi svolge una mansione superiore la giusta remunerazione e non è più possibile avere all’interno dell’azienda lavoratori che vedono svilito in questo modo il proprio impegno e le proprie competenze. Pertanto chiediamo che vengano subito sbloccati gli avanzamenti di qualifica e che si ristabilisca l’equità economica ignorata oramai da troppi anni. Non siamo disposti a veder svendere il lavoro e se non ci sarà un opportuno provvedimento al riguardo ci vedremo costretti a intraprendere iniziative importanti, anche vertenziali, non escludendo un duro scontro finale. Certi, però, che una buona risoluzione del caso sia ampiamente possibile, rimaniamo in fiduciosa attesa di eventuali sviluppi.

Il segretario generale Uiltrasporti

Nicola Petrolli

Scarica il pdf: Riqualificazione Personale Trentino Trasporti COM 200317

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