07 aprile 2020 – Trentino

Conbipel chiederà la cassa integrazione

TRENTO. C’è almeno l’accordo tra sindacati e Conbipel, la società che è ora in fase di concordato preventivo. Al tavolo delle trattative, il procuratore speciale del gruppo Roberto Petrosino si è incontrato con i delegati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Ui, e le parti hanno convenuto che data la necessità di porre i 1.745 lavoratori di Conbipel in temporanea sospensione lavorativa per fare fronte alle conseguenze del decreto Conte per arginare la diffusione del Covid 19 verrà fatta richiesta di cassa integrazione in deroga per la durata di nove settimane a partire dal 9 marzo per il personale di tutte le filiali eccettuate quelle di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna -le più colpite dall’epidemia, per le quali la richiesta è di 13 settimane di “cassa” -, nell’ordine di assicurare ai dipendenti la percezione di un reddito. Il ricorso alla cassa in deroga, recita l’accordo, riguarde4rà un totale orario complessivo di 501.728 ore. Di questo monte ore di cassa integrazione fruiranno anche i punti vendita della nostra regione, nel dettaglio sette dipendenti alla sede di Bolzano (per un totale di 1.312 ore complessive), otto dipendenti alla sede di Pergine Valsugana (per un totale di 1.940 ore complessive) e i due punti vendita di Trento: quello di via Brennero (otto dipendenti, 1.841 ore complessive) e quello di Trento Centro (sei dipendenti, 1.476 ore complessive).
Gli importi verranno erogati direttamente dall’Inps, mentre la società al termine dell’emergenza sanitaria si impegna a garantire la rotazione del personale e ad avvisare il sindacato in caso di riapertura graduale dei punti vendita.

Scarica il pdf: Conbipel ART 070420