Il T, Corriere del Trentino – Giovedì 6 Febbraio 2025
Crisi del manufatturiero, esplode la cassa integrazione
Aumento di 5 volte nel settore metallurgico e meccanico. I sindacati: «Urge un incontro con Spinelli»
R. C.
Trento Comparto manufatturiero sempre più in crisi. Lo dicono i dati più recenti pubblicati dal bollettino mensile di Agenzia del lavoro che riportano le dinamiche di assunzioni e cessazioni a novembre 2024 e le richieste di cassa integrazione registrate nell’ultimo trimestre dell’anno scorso. «Se il quadro complessivo resta stabile e positivo, la musica cambia quando si leggono i dati dell’industria e dei servizi alle imprese, spesso legati proprio ai settori manifatturieri e alle imprese più strutturate» premettono i sindacalisti trentini di Cgil Cisl Uil Andrea Grosselli, Lorenzo Pomini e Walter Largher.
Ma i rappresentanti delle tre sigle, che siedono nel cda di Agenzia del Lavoro, chiariscono: «Da mesi stiamo lanciando l’allarme senza essere ascoltati, ora serve agire subito anche nell’incertezza degli scenari a livello globale». Esortando un «incontro urgente con l’assessore provinciale al lavoro Achille Spinelli per condividere una serie di misure immediate per rilanciare il settore industriale». Perché, dice Grosselli, «è quello più in difficoltà per l’assenza di una politica della Provincia e dell’attenzione per cercare di capire come intervenire in questa fase».
Le assunzioni in generale tra gennaio e novembre 2024 restano stabili (-0,2%), mentre il saldo occupazionale tra assunti e cessati — oggi negativo (-424) e ben lontano dalla performance dell’anno precedente (+1.965) — a dicembre tornerà sicuramente al segno più con i nuovi contratti della stagione turistica invernale senza poter raggiungere i livelli del 2023 (saldo finale annuale a +11.582 tra assunzioni e cessazioni). Ma sui dati complessivi di Agenzia del lavoro pesa il calo della domanda di lavoro nell’industria in senso stretto. Le nuove assunzioni sono l’8,6% nei primi 11 mesi dell’anno e trascinano anche le assunzioni nei servizi alle imprese che si contraggono del 5,5%, che testimoniano il forte rallentamento della produzione industriale avvalorato anche dai dati della cassa integrazione. Dai dati Inps, nell’ultimo trimestre in provincia si era registrata una richiesta del 42% delle ore richieste in tutto il 2024. Tra novembre e dicembre le ore richieste dalle aziende del metallurgico e meccanico rispetto allo stesso periodo del 2023 sono quintuplicate e sono più della metà di tutte le ore richieste dalle imprese dell’industria. Peggioramento della qualità della domanda di lavoro legata ai contratti: calano ancora quelli a tempo indeterminato e le stabilizzazioni (-3,7%), cresce il ricorso al contratto precario.
Scarica il pdf: IL T ART manifattura 060225
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