Trentino, Corriere del Trentino, Il T – 30 marzo 2023

Incentivi alle imprese, la protesta blocca l’Aula «Zerosei»: ancora scontro

TRENTO Prima la sospensione dei lavori del consiglio per la protesta di lavoratori e sindacati, poi il mancato confronto tra consiglieri e rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. Sul nodo della riforma della legge sugli incentivi alle imprese, ieri mattina, si è acceso il clima in Aula. Sotto il palazzo della Regione, lavoratori e sindacati hanno organizzato un presidio per spiegare i motivi del loro no alla riforma, chiedendo di essere ricevuti dai capigruppo per un breve confronto. «È programmato alle 13» ha risposto il presidente del consiglio Walter Kaswalder. La mobilitazione si è spostata quindi nella zona riservata al pubblico, dove i manifestanti hanno esposto alcuni cartelli, con Kaswalder che è tornato a intervenire chiedendo di interrompere la protesta e sospendendo la seduta. L’opposizione si è schierata dalla parte dei manifestanti, mentre il centrodestra ha appoggiato in pieno il presidente del consiglio. Morale: sindacati e lavoratori hanno disertato l’incontro in pausa pranzo. Confermando la loro linea. «La norma — hanno spiegato i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti — così come è prevista oggi riforma gli incentivi alle aziende, cioè i contributi alimentati dalle tasse pagate anche dai lavoratori e dai pensionati non va bene perché permette che i soldi pubblici possano arrivare anche a chi non rispetta i diritti dei propri dipendenti, applicando contratti pirata. Questo per noi è inaccettabile». Non ha gradito la protesta l’assessore Achille Spinelli: «I sindacati conoscono benissimo il testo che arriva in Aula. È un testo pulito, trasparente dal punto di vista della condivisione di tanti parti, comprese quelle sindacali. È un testo innovativo rispetto al quadro normativo attuale. Mi meraviglio che nessuno si sia presentato all’incontro delle 13: avremmo ascoltato, avremmo discusso e avrebbero capito. Hanno preferito fare sceneggiate e non mi meraviglia che le persone non considerino più il sindacato rappresentativo».
E se sugli incentivi alle imprese si sono viste scintille, acceso è stato anche il confronto sul disegno di legge «zerosei» di Vanessa Masè (La Civica). «Si tratta di un disegno di legge privo di contenuti» ha attaccato Ugo Rossi (Misto). «Una proposta — ha aggiunto — che evoca post, tweet, titoli e che non prevede un euro di investimento». Netto anche Filippo Degasperi (Onda), che ha parlato di «progettazione non sfidante, ma umiliante». «Quale progettazione sfidante — ha chiesto — possono portare avanti le insegnanti se non si sa quanti bambini e da dove arriveranno a luglio?». «Un testo inaccoglibile» ha sottolineato anche Paolo Zanella (Futura). Da parte sua, Masè ha difeso il suo disegno legge: «Questa riforma — ha contrattaccato — ha incontrato pochissima onestà intellettuale». Si prosegue oggi.

Verso l’assestamento. Variazione di bilancio, i sindacati avvertono Fugatti «No a fughe in avanti»

TRENTO La questione era finita, martedì, sul tavolo della conferenza dei capigruppo provinciali. Provocando già qualche mal di pancia tra le opposizioni. In sostanza, ai presidenti dei gruppi il governatore Maurizio Fugatti aveva chiesto (e ottenuto) la procedura d’urgenza per la trattazione della variazione al bilancio 2023 «propedeutica — era stato spiegato martedì — rispetto all’assestamento di bilancio in agenda a luglio». Concordando una scaletta serrata: illustrazione il 18 aprile in commissione, audizioni e discussione il 26 aprile, per approdare in consiglio provinciale nella tornata programmata tra il 9 e l’11 maggio. Perplesso Alex Marini (Movimento 5 Stelle), che aveva lamentato la richiesta di una procedura d’urgenza su un disegno di legge «non ancora depositato e quindi sconosciuto nei contenuti».
E ad essersi messi in allerta, dopo il passaggio in conferenza dei capigruppo, sono stati anche i sindacati. Che hanno scritto immediatamente una lettera al presidente della Provincia, inviandola per conoscenza anche al vicepresidente Mario Tonina, al direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti e al presidente del Coordinamento imprenditori Giovanni Bort. Con una premessa che fa capire il tono: «Abbiamo appreso dagli organi di stampa che la giunta vuole presentare con procedura d’urgenza una variazione di bilancio» scrivono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti. Che fissano subito un principio: «Crediamo sia necessario, come tutti i disegni di legge di natura economica e finanziaria, che i contenuti di questa manovra siano presentati, prima del varo della giunta, alle parti economiche e sociali». I segretari non mollano la presa: «Sarebbe del tutto improprio e lesivo del corretto rapporto tra istituzioni e soggetti della rappresentanza che su proposte di legge di ampia portata finanziaria e programmatoria non si attivi un preventivo dialogo sociale». Di qui il monito a Fugatti: «Non accetteremo fughe in avanti come già successo lo scorso anno».

 

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