Il T – Sabato 22 Febbraio 2025
Inflazione, +619 euro a famiglia «Misure urgenti sul caro-energia»
Carovita | In Trentino prezzi in aumento più della media nazionale
Trento al top | Istat: a gennaio 2,1% contro l’1,5% nazionale. Cgil Cisl Uil: la Provincia sostenga i redditi
Trento ancora al vertice per aumento dei prezzi. A gennaio, secondo l’Istat, l’incremento mensile è stato dello 0,8%, mentre l’inflazione tendenziale, cioè la variazione rispetto al gennaio 2024, è al 2,1%, superiore alla media nazionale dell’1,5% e al terzo posto dopo Bolzano e Rimini (2,5%) e Padova (2,2%).
Sulla base di questi dati, l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città più care d’Italia. In testa c’è Bolzano dove l’inflazione si traduce in una maggiore spesa aggiuntiva annua per famiglia di 724 euro. Segue Rimini, dove il rincaro della spesa ammonta a 679 euro a famiglia. Terza Trento, dove la spesa supplementare è pari a 619 euro annui per famiglia.
Tra le spese che crescono su base annua, i prodotti alimentari (+1,6%), le bollette di energia elettrica e gas (+2,4%), i trasporti (+1,7%), i servizi ricettivi e di ristorazione (+4,3%).
«Negli ultimi cinque anni in Trentino l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari ha raggiunto il 28,2%, mentre le spese per la casa e l’energia siano cresciute addirittura del 42,7%» commentano i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Largher.
«Complessivamente dal gennaio 2020 ad oggi le famiglie trentine hanno subito un aumento dei prezzi generali pari al 21,3%, contribuendo così a rendere più poveri molti nuclei familiari nella nostra provincia, tanto che Istat nel 2023 registrava la crescita delle persone in povertà relativa al 9,3% del totale della popolazione, superando così quota 50mila persone in condizione di bisogno».
In questo scenario per Cgil Cisl Uil la priorità della giunta provinciale deve essere quella di sostenere il reddito delle famiglie, investendo in politiche abitative per abbattere i costi delle case diventate un lusso per molti lavoratori e lavoratrici, aggiornando all’inflazione reale le misure del welfare provinciale a cominciare dall’assegno unico, approntando urgenti misure contro il caro energia.
«È importante che la giunta si muova tempestivamente sul piano delle spese energetiche, i cui costi sono in aumento e si scaricheranno nei prossimi mesi sulle famiglie – sottolineano Grosselli, Bezzi e Largher – Lo Stato su questo fronte sta già mettendo in campo nuovi interventi».
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