Corriere del Trentino – 12 gennaio 2023

Riforma economica trentina. I sindacati: incentivi selettivi

Gli incentivi alle imprese siano vincolati a obiettivi di qualità e stabilità del lavoro, oltre che alla certificazione della sostenibilità ambientale delle produzioni: sono state queste, oltre a insistere sulla centralità delle parti sociali, le richieste dei sindacati che sono intervenuti ieri in audizione alla seconda commissione provinciale che sta esaminando la riforma economica.

Chiesta l’eliminazione o almeno il ridimensionamento delle agevolazioni Irap “non selettive e a pioggia” previste dalla normativa provinciale.

Michele Bezzi (segretario Cisl) ha ribadito l’importanza di studiare forme di coinvolgimento dei sindacati, a tutela e miglioramento delle relazioni industriali e a salvaguardia della qualità dei rapporti di lavoro, per evitare una deriva pericolosa e non perdere attrattività. Importanti in questo senso anche i riferimenti ai contratti di lavoro.

Walter Alotti (Uil) ha aggiunto una valutazione politica, constatando che si tratta dell’ennesima esclusione delle organizzazioni sindacali da ogni concertazione e partecipazione rispetto alle politiche industriali e sociali del territorio. «Crediamo che l’incentivazione vada supportata da garanzie per lavoratori e famiglie: quella applicata dalla Giunta è un’ideologia liberale spinta», tanto da non tenere conto degli accordi stipulati con le parti datoriali maggiormente rappresentative (l’ultimo risale al 29 novembre scorso). «L’ennesima sconfitta per noi, ma prima o poi ci si renderà conto che questa sarà una sconfitta per tutti, perché porterà a un arretramento non solo economico delle aziende».

 

 

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