01 novembre 2019 – Trentino

«Sicurezza a scuola, si può fare di più»

Edilizia scolastica. I sindacati: «In Trentino tanti istituti nuovi, ma quelli “storici” hanno bisogno di interventi di messa a norma». Sul contratto: «Tre lettere inviate a Fugatti e all’assessore Bisesti, non ci hanno mai risposto»

TRENTO. «Indossiamo qualcosa di bianco per sostenere la mobilitazione nazionale in favore della sicurezza nelle scuole ed invitiamo gli insegnanti e il personale della scuola a fare lo stesso».
Così Stefania Galli, segretaria di Cisl Scuola, ha presentato l’iniziativa condivisa dalle sigle sindacali confederali e autonome, che chiedono nuovi stanziamenti per migliorare la sicurezza negli edifici scolastici ed investimenti nel personale di sorveglianza. «Il presidente Maurizio Fugatti e l’assessore Mirko Bisesti ci ricevano, abbiamo inviato tre lettere per chiedere un incontro in merito al nuovo contratto, tutte rimaste senza risposta ha dichiarato il segretario Uil Scuola Pietro Di Fiore Altrimenti racconteremo ai genitori il modo con cui sono gestite le scuole trentine».
Abito bianco per ricordare
Indossano un capo di abbigliamento di colore bianco per ricordare la morte di Leonardo Acquaviva, il bambino di 5 anni deceduto in seguito ad una caduta nella tromba delle scale nella scuola Pirelli di Milano. Paolo Cappelli della Gilda degli insegnanti ha sottolineato come anche in Trentino ci siano situazioni da tenere sotto controllo: «In Trentino molte scuole sono nuove, ma ci sono ancora numerosi edifici storici adibiti a scuola, soprattutto a Trento e Rovereto, che difficilmente sono compatibili con le norme di oggi e sono difficili da sorvegliare».
Sorveglianza, più personale
Per questo i sindacati chiedono maggiore disponibilità di personale sorvegliante, come sottolinea Ennio Montefusco del sindacato autonomo Satos: «La legge prescrive la presenza di un certo numero di sorveglianti ogni tot metri quadrati, ma non tiene conto delle variabili presenti soprattutto negli edifici vecchi».
Un altro aspetto da considerare è il numero troppo elevato di studenti per classe, continua Montefusco: «Anche in Trentino spiega – le classi sono troppo numerose e si sfora spesso il tetto di 2 metri quadrati di spazio per ciascun alunno previsto dalle norme». I sindacati rilanciano la richiesta di un incontro ufficiale con il presidente Fugatti e con l’assessore alla scuola Bisesti, appello finora rimasto senza risposta.
Cinzia Mazzacca, segretaria Cgil Scuola, chiede chiarezza: «In merito ai nuovi stanziamenti veniamo a sapere qualcosa solo dalla stampa. E finora sembra che lo stanziamento per la scuola nella nuova manovra provinciale sia zero. Questo è inaccettabile, anche in considerazione che il contratto del personale scolastico è scaduto nel 2018 e ci sono ancora da stanziare gli arretrati dell’anno passato».
A preoccupare i sindacati delle scuola, infine, come abbiamo già scritto ieri, è il progetto di accorpamento delle aree 0-3 anni e 0-6 anni, come prospettato da Bisesti.

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