Trentino – 22 novembre 2022

«Subito un incontro sui contratti»

TRENTO. «Parole sconcertanti». «Ci dica senza ipocrisie quale futuro ci attende». I sindacati chiedono un incontro urgente con il presidente del Consorzio dei Comuni. Una richiesta che arriva dopo l’intervista che Paride Gianmoena ha rilasciato al nostro giornale (vedi “Il nuovo Trentino” di sabato).
Beppe Pallanch (Cisl Fp) e Marcella Tomasi (Uil Fpl Enti locali) sono sul “piede di guerra”. Non sono piaciute le esternazioni del “numero uno” del consorzio che ha detto un secco no alle richieste di estensione generalizzata dello smart working (il presidente ha detto che il lavoro agile deve essere concordato e fatto solo da casa) e ha spiegato che -fatti salvi i compensi extra per obiettivi concordati e raggiunti -non ci saranno nuovi aumenti nella paga base dei dipendenti dei 166 municipi.
Già nelle scorse settimane la Cisl era intervenuta sulle resistenze dcl consorzio sul lavoro agile. Ora il “muro” di Gianmoena fa innervosire ulteriormente. «C’è una certa una difficoltà a comprendere la materia -nota Pallanch -. Le altre realtà studiano e valutano come meglio intervenire, qui invece non c’è la volontà di trovare risposte e affrontare le questioni. Una mentalità che si ferma a decenni fa mentre fuori c’è un mondo che corre». Il lavoro agile, per la Cisl Fp, può avere ricadute positive anche in termini di traffico veicolare, «riducendo gli spostamenti in auto e favorendo la presenza delle persone nei luoghi di residenza, comprese le valli». E infine: «Le dichiarazioni di Gianmoena sono ingenerose. La spesa corrente nel pubblico non è aumentata per gli emolumenti ai lavoratori ma per spese di gestione da rivedere e gli aumenti delle indennità proprio ai sindaci trentini». E ancora: « Il presidente Gianmoena conferma le nostre preoccupazioni: si fa fatica a riconoscere la qualità del lavoro in base agli obiettivi raggiunti, come vuole il lavoro agile, superando la logica del controllo meramente orario o quella sorta di reperibilità costante, seppur da remoto».
Neanche Marcella Tomasi (Uil Fpl Enti locali) non ha gradito le parole del presidente del Consorzio dei Comuni e chiede un incontro chiarificatore.«Quelle sullo smart -dice -sono dichiarazioni pesanti visto che le organizzazioni sindacali d’incontrare il presidente del Consorzio da mesi per tentare di fare il punto (…) Non si può firmare un contratto collettivo, nello specifico per il periodo 2019-2021e poi non applicarlo! Ancora più grave poi dichiarare che non verrà rinnovato quello successivo (2022-2024) perché i Comuni non hanno soldi! Niente si è fatto in questi ultimi anni per il personale. E probabilmente si continuerà così, visto che gli stipendi sono adeguati a fatica, e non sicuramente al costo della vita trentina, e la considerazione dei dipendenti è ancora quella dei fannulloni perdigiorno».

 

Scarica il pdf: TRENTINO Gianmoena ART 221122