11 maggio 2018 –  Trentino

Nuovo contratto, dai docenti Uil via libera alla firma

Via libera dai sindacati al nuovo contratto dei docenti, ma non mancano i distinguo. L’accordo prevede un aumento salariale per i 7mila docenti trentini di 90 euro al mese ed una ridefinizione del monte ore. Per la prima volta la giunta provinciale ha recepito integralmente la proposta del governo, andando ad allineare il trattamento degli insegnanti trentini al contesto nazionale.

Pietro Di Fiore, segretario regionale della Uil Scuola (che ieri al Museo Caproni ha riunito in assemblea i rappresentanti sindacali di Istituto, personale docente e dirigenti scolastici, nella foto di Panato) esprime soddisfazione: «Dopo dieci anni, finalmente arriva il contratto che fa riprendere fiato al personale della scuola pubblica. Data la scarsità di risorse a disposizione, l’aumento di 90 euro al mese è il massimo che era possibile ottenere. Positiva è anche la ridefinizione degli orari, che andrà ad alleggerire i docenti». Per Di Fiore segnali incoraggianti arrivano anche dalle nuove assunzioni: «Partirà il concorso che regolarizzerà i docenti precari della formazione professionale e da giugno anche quello destinato agli insegnanti della scuola pubblica». Di Fiore commenta positivamente la svolta «nazionale» del nuovo contratto: «Siamo autonomi, non indipendenti, il nuovo contratto ci rimette in linea con gli standard dei colleghi di tutta Italia».

Di diverso avviso è la Cgil Scuola del Trentino che, attraverso la segretaria generale Cinzia Mazzacca, critica questa scelta: «La “nazionalizzazione” del contratto è un passo indietro, dobbiamo riappropriarci al più presto della nostra autonomia, per tutelare la specificità della scuola trentina». La Cgil rimane comunque favorevole all’accordo che sarà ratificato in una prossima assemblea. Commenta Mazzacca: «L’aumento salariale e la ridefinizione degli orari di lavoro sono distanti dalle nostre richieste, ma date le condizioni il Direttivo ha deciso di accettare. L’ultima e decisiva parola spetta però all’assemblea dei docenti». Mazzacca sottolinea come il contratto contenga elementi positivi nei confronti dei docenti precari, anche dei supplenti ad incarico breve: «Per noi vale il principio “uguale lavoro, uguale valore”. Bene dunque che anche ai precari e ai supplenti sia riconosciuto il diritto allo studio e l’assegno di flessibilità, da cui erano esclusi».

Anche la Cisl Scuola Trentino commenta favorevolmente l’accordo, attraverso la segretaria regionale Stefania Galli: «Il contratto è molto buono, è in linea con le nostre richieste, è il miglior punto di incontro tra le diverse prospettive. Non c’è rinuncia all’autonomia, la Giunta ha solo ripreso le griglie normative della legge nazionale, ma gli investimenti sul territorio sono stati gestiti a livello locale e con tutto beneficio dei docenti».

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