24 aprile 2018 – Trentino

Le ferie non godute diventano un aiuto ai colleghi in difficoltà

Approvato all’unanimità il disegno di legge di Chiara Avanzo sui giorni che i dipendenti pubblici possono «regalare»

Le ferie non godute possono diventare «ferie solidali» da cedere a colleghi che ne hanno bisogno per affrontare dei momenti di difficoltà. È questo il succo del disegno di legge della consigliera Chiara Avanzo che ieri è stato approvato all’unanimità dalla prima commissione e che riguarda i dipendenti pubblici. Il disegno di legge, in particolare inserisce nella contrattazione quella possibilità: giorni di ferie in più per chi ne ha bisogno, giorni donati dai colleghi. I sindacati hanno sostenuto che già al tavolo contrattuale si stanno introducendo strumenti di questo tipo. Tuttavia, Giuseppe Pallanch (Cisl fp) ha osservato che ben venga questo input, anche se si dovrebbe creare una cultura solidale, senza dover ricorrere a norme come questa. Infine, pensare di fare tutto senza oneri diventa un po’ poco sostenibile. Marcella Tomasi (Uil, flp) ha espresso perplessità: mentre posso capire la cessione di ferie non maturate ha spiegato pensare di cedere i riposi è diverso perché questi significano recupero psicofisico dell’attività lavorativa. Per poi spiegare che, parlando di contrattazione, con Apran ci sono visioni diverse sulle quali si sta ragionando. Per Stefano Galvagni (Cgil fp) questo istituto deve essere qualcosa di aggiuntivo e dovrà essere ben disciplinato e discusso in sede di contrattazione. Per Marcello Mazzucchi (Dirpat) questa è una norma molto positiva perché educa alla cultura della solidarietà e generosità e migliora il clima nell’ambito degli uffici. Bene l’anonimato, giusto che si introduca questo istituto, ha detto, «Chiedo solo una forma più estensiva che non preveda solo “figli minori”, ma estenda i benefici della norma a tutti i “famigliari”». Anche su questo si è già intervenuti, ha fatto notare il presidente della commissione, Mattia Civico. Per l’Apss è intervenuto Luca Gherardini: il problema delle ferie non fruite esiste eccome, ha osservato e ben venga uno strumento che lo affronti. I numeri superano le 2000 unità per l’area della dirigenza e le 60.000 per l’intero comparto. Per Upipa sono intervenuti il presidente Moreno Broggi e il direttore Massimo Giordani. Quest’ultimo ha definito il disegno di legge apprezzabile anche se non è a suo avviso strettamente necessario dare una copertura normativa alla materia che dovrebbe comunque trovare un’armonizzazione a livello provinciale e regionale. Sopratutto per alcuni enti come i piccoli comuni, ha aggiunto, sarebbe interessante ed opportuno che le ferie solidali potessero essere gestite anche a livello interaziendale. Il direttore di Fbk, Sergio Menapace ha dichiarato di aver già previsto in sede di contrattazione sindacale questa proposta, «Stiamo però valutando anche con la Fondazione Bruno Kessler, ha aggiunto, una valorizzazione delle ferie, compensando le giornate in base ai livelli e attribuendovi più o meno valore».

Scarica il pdf: ferie ART 240418