14 maggio 2017 – Trentino

Materne, insegnanti nel limbo

Ieri incontro tra sindacati e Provincia. Nulla di fatto. Se ne riparla il 24 maggio

L’incontro si è chiuso con un nulla di fatto e le parti sindacati da una parte e Provincia dall’altra hanno convenuto di riaggiornarsi al prossimo 24 di maggio. Oggetto del confronto il calo delle iscrizioni ai nidi che mette a rischio il futuro degli insegnati delle scuole d’infanzia: sono 600, in provincia di Trento, più 1000 delle equiparate. Un problema oggi ma soprattutto in prospettiva, soprattutto legato al fatto che il rischio per le insegnanti è quello pur di mantenere il posto di dover accettare incarichi in sedi assai distanti da casa. Per evitare questo, Cgil, Cisl, Uil e l’autonomo Satos hanno chiesto un incontro alla Provincia, muovendosi in anticipo. «Abbiamo chiesto di trovare una soluzione che permetta a questi insegnanti di poter accedere a tutti i posti disponibili sul territorio, mettendo dunque a disposizione anche quelli già individuati per l’accostamento alla lingua» spiega Stefania Galli, segretario della Cisl scuola. «Ieri la Provincia non ci ha dato alcuna risposta, invitandoci semplicemente a fidarsi. “Non permetteremo che nessuno resti a casa” è stata la generica promessa degli esponenti della Provincia, che hanno rinviato il confronto per presentare una proposta organica nelle prossime settimane. Staremo a vedere quello che ci verrà presentato, certo noi continuiamo a vigilare».

Scarica il pdf: materne ART 160517