10 ottobre 2017 – Trentino, Corriere del Trentino

Welfare, sì dubbioso alla riforma

La Riforma del welfare per gli anziani incassa il sì da Azienda sanitaria, confederazioni sindacali, Upipa e Consulta della salute. Per la Fenalt però si tratta di un’occasione persa. Ieri le audizioni in Quarta commissione. Il dirigente Enrico Nava dell’Azienda sanitaria ha parlato di una riforma che, potenziando la risposta per i non autosufficienti, va a sgravare i servizi sanitari che troppe volte vengono chiamati a supplire le carenze dell’assistenza. Il ddl dà risposte, soprattutto con “Spazio argento”, alla crescente domanda da parte di anziani che hanno poche risorse. L’Upipa condivide il ddl ma dice di fare attenzione ai verticismi. Andrea Grosselli della Cgil ha illustrato il documento delle tre confederazioni affermando che il sindacato ha sempre visto di buon occhio la riforma dei servizi per gli anziani ma «l’impostazione originaria del ddl era più efficace per raggiungere gli obiettivi della giunta». Marcella Tomasi della Uil ha affermato che, per raggiungere gli obiettivi posti dal ddl, si deve pensare ad un potenziamento dei servizi, anche assumendo, e ad una riorganizzazione del personale. Secondo Maurizio Valentinotti, Fenalt, la frammentazione danneggia i lavoratori. I contratti di lavoro vengono applicati con «grande fantasia dai direttori» e in più la frammentazione non permette di creare centri specialistici. Con un unione delle case di riposo si sarebbe potuto utilizzare in mansioni meno pesanti il personale ormai esausto. Maria Benini della Consulta della salute e dell’associazione Alzheimer ha ricordato che la frammentazione del sistema del welfare ha creato difficoltà per gli anziani, soprattutto per i più deboli. Importante quindi l’introduzione di “Spazio argento”. Il Consiglio delle autonomie ha chiesto il coinvolgimento nella fase attuativa della riforma.

Scarica il pdf: welfare ART 101017