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Caro bollette Itea. La Provincia dia il via allo stanziamento straordinario
Senza nuove risorse c’è rischio che gli inquilini subiscano il taglio delle utenze
Cgil Cisl Uil: la giunta agisca per integrare ed estendere il bonus statale fino a 30mila euro di Isee
E’ passato oltre un mese da quando l’assessora Stefania Segnana ha assunto l’impegno per uno stanziamento straordinario per Itea in modo da sostenere le famiglie di inquilini che si trovano alle prese con spese condominiali e bollette fortemente cresciute. Ad oggi, però, da Piazza Dante non è ancora stato assegnato nemmeno un euro. “La società, dunque, si trova con le mani legate, mentre le famiglie rischiano di restare al buio e al freddo e nel tempo di subire lo sfratto.
Per questa ragione oggi Cgil Cisl Uil hanno scritto al presidente Maurizio Fugatti chiedendo conto dello stanziamento aggiuntivo e sollecitando un rapido via libera, proprio per la situazione di difficoltà in cui versano molti nuclei.
Allo stesso tempo consapevoli della necessità di mettere in atto interventi efficaci, ma anche sostenibili Cgil Cisl Uil chiedono alla Giunta provinciale di agire in parallelo anche su un altro fronte, integrando il bonus bollette nazionale annunciato dal Governo nazionale.
“La misura statale coprirà le famiglie con Isee fino a 15mila euro, la Provincia potrebbe intervenire con una misura analoga coprendo i nuclei con Isee da 15mila a 30mila euro. In questo modo si porterebbe un sostegno concreto anche a molte famiglie che oggi risiedono in alloggi Itea e allo stesso tempo si potrebbe finalizzare l’intervento Itea per la rateizzazione delle spese condominiali a quegli inquilini con Isee sopra i 30mila euro, senza duplicare gli aiuti sugli stessi destinatari, ma sostenendo un numero maggiore di famiglie. Le risorse sarebbero dunque investite in modo più efficace e l’aiuto alle famiglie potrebbe anche essere più consistente.

Rafforzate le condizionalità per chi riceve l’assegno unico. Intesa raggiunta oggi in commissione provinciale per l’impiego. Sindacati: adesso implementare gli organici dei centri per l’impiego per dare concretezza alle politiche attive
Si fa più stretto il legame tra riconoscimento del sostegno al reddito e attivazione sul mercato del lavoro. È stato approvato, infatti, questa mattina in Commissione provinciale per l’impiego un documento che razionalizza e rafforza le condizionalità per i soggetti percettori di assegno unico provinciale quota A.
L’intesa, sottoscritta all’unanimità da sindacati, rappresentanti delle imprese e Provincia, agisce su due fronti. In primo luogo si semplifica il quadro delle comunicazioni verso il soggetto percettore. In buona sostanza saranno più rapide e dirette le procedure per la firma del patto di servizio e per la sua attuazione nelle relazioni tra percettore e centri per l’impiego che potranno avvenire anche in forma digitale.
Si stabilisce, in secondo luogo, che un percettore di assegno unico è tenuto ad accettare un’offerta di lavoro congrua. In caso contrario gli verrà sospeso per dodici mesi il sostegno economico. L’offerta di lavoro per essere ritenuta congrua dovrà rispettare alcuni criteri quali la distanza massima dal luogo di residenza, il rispetto dei contratti collettivi di lavoro e una retribuzione settimanale non inferiore a quanto Inps prevede come copertura previdenziale minima di una settimana di contributi pensionistici.
Cgil Cisl Uil esprimono soddisfazione per un’intesa che va nella direzione richiesta dalla tre confederazioni da tempo. “Siamo stati i primi nel marzo del 2021 a chiedere alla Giunta provinciale di implementare le politiche attive del lavoro anche rafforzando le condizionalità e attraendo i fondi del Pnrr in un quadro di consolidamento del nostro mercato del lavoro”, rivendicano i tre segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.
Cgil Cisl Uil ribadiscono inoltre che il meccanismo di funzionamento dell’assegno unico provinciale si inserisce in un quadro positivo visto che il 90% dei percettori di Aup si attiva e trova occupazioni di durata anche medio-lunga e se non lo fa è solo perché è esonerato per età o carichi familiari. “Restano comunque percettori che non si attivano e che con l’accordo di oggi si punta a spingere verso i servizi dei Centri per l’impiego. Siamo consapevoli che si tratta di un’utenza molto spesso fragile, per la cui presa in carico è indispensabile un potenziamento degli organici”.
In tal senso Cgil Cisl Uil hanno ascoltato con favore la disponibilità espressa oggi dall’assessore al Lavoro Spinelli. “Un’assunzione di impegno che il rappresentante dell’Esecutivo ha fatto anche in altre occasioni. Crediamo sia ora arrivato il momento, però, di passare dalle parole ai fatti. Le politiche del lavoro trentine dovrebbero guardare ai modelli nordeuropei dove la dotazione di personale dei servizi pubblici per l’impiego è almeno tripla rispetto alla nostra”, concludono.
Trento, 20 dicembre 2022

UOPSAL. Feneal UIL e FILCA Cisl del Trentino condividono la necessità di un maggiore intervento dell’ente appaltante
In merito agli articoli apparsi sui quotidiani a seguito della visita degli ispettori dell’UOPSAL – Unità operativa per la prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro – nel cantiere di realizzazione del tunnel di collegamento Loppio- Busa e ad alcune dichiarazioni riportate, i Segretari generali della Feneal UIL Trentino Alto Adige Suedtirol e della FILCA Cisl del Trentino Matteo Salvetti e Fabrizio Bignotti condividono la necessità di un maggiore intervento dell’ente appaltante – la Provincia autonoma di Trento – e degli organi ispettivi, al fine di garantire il rispetto della legalità e la tutela dei diritti dei lavoratori coinvolti. In questo senso, è bene ricordare come tutte le Organizzazioni sindacali abbiano condiviso dall’apertura dei lavori nel cantiere un percorso comune volto a garantire agli operai condizioni di lavoro dignitose. In particolare, FenealUIL Filca Cisl e Fillea CGIL hanno chiesto l’intervento dell’UOPSAL assieme, in due momenti distinti, per chiedere alloggi dignitosi ai lavoratori (all’epoca si dormiva in baracche sporche, senza riscaldamento e aria condizionata) e per verificare gli orari di lavoro degli operai nel 2019. Assieme, Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL hanno chiesto che – primo caso in Trentino e forse anche in Italia – nel cantiere della Loppio Busa venissero installati dei timbratori per un controllo certo degli orari. A tutti gli effetti, la presenza del timbratore rappresenta una prima conquista sindacale e un precedente per altri cantieri che verranno avviati nel territorio trentino. Nel cantiere inoltre abbiamo scioperato e manifestato assieme per risolvere vari contenziosi di lavoro sorti per il riconoscimento di ore di straordinario e maggiorazioni contrattualmente previste, riuscendo ad avviare un “tavolo permanente” di confronto con la PAT che, come ricorda l’Assessore Achille Spinelli, in più di un’occasione è stata parte attiva del confronto. In merito all’accordo sulle turnistiche di lavoro richiamato negli articoli e sottoscritto da Feneal UIL e da FILCA Cisl, siamo in ogni caso de evidenziare come lo stesso nasca dall’esigenza dei lavoratori trasfertisti, spesso provenienti dalla Calabria e da altre regioni del Mezzogiorno italiano, di massimizzare la lontananza da casa e i guadagni attraverso più ore di lavoro. Siamo certi che, molti di loro, non sarebbero rimasti in cantiere a lavorare solo per otto ore, considerate le dichiarazioni nelle partecipate assemblee sindacali che hanno poi portato alla firma dell’accordo, approvato all’unanimità dalle maestranze con il voto anche degli iscritti ad altre organizzazioni sindacali che oggi lo contestano. In un cantiere non interessato dalle regole dell’accordo “MIT- sindacati” spesso richiamato erroneamente negli articoli (un cantiere dove la prodizione a “ciclo continuo” rimane una possibilità nell’ambito dell’accordo) abbiamo preferito “scontentare” gli operai con un accordo che, nei fatti, prevede turni avvicendati di tre squadre su 7 giorni lavorativi, su due turni lavorativi giornalieri di 9 ore a turno. 9 ore già peraltro previste nel contratto provinciale edile del Trentino in vigore per il periodo compreso tra maggio e ottobre, per tutti gli operai del settore. Un accordo che prevede peraltro la possibilità per ogni singolo lavoratore di prestare servizio per otto ore, rifiutando ogni altra turnazione, qualora lo ritenesse opportuno. Un accordo che rispetta in tutto e per tutto la normativa italiana di derivazione europea per quanto riguarda riposi e pause di lavoro. Un accordo che, non andando in deroga ad alcuna legge o norma contrattuale, si pone essenzialmente come strumento per la legalità e che in alcun modo legittima orari di lavoro di 11 o 12 ore. Un accordo che prova inoltre ad affrontare il problema dell’alto turnover dei lavoratori nel cantiere riconoscendo agli stessi un premio di 500 euro netti a fronte di un’anzianità aziendale di un anno. Un accordo sperimentale che in ogni caso rimarrà in vigore fino alla disdetta di una delle due parti. In tal senso, Feneal UIL e Filca Cisl, sulla base degli esiti delle visite ispettive, valuteranno l’opportunità di inviare disdetta al Consorzio SAC, qualora dovessero emergere gravi irregolarità.
Scarica il pdf: Loppio ART 211222 UNITARIO FENEAL FILCA LOPPIO BUSA

UIL FPL SANITA’: PER LA MANCATA ATTRIBUZIONE DEI PART TIME 2023, NON ESLUDE LE VIE GIUDIZIARIE
Oggi tramite missiva inviata ai vertici Aziendali dell’Apss e per conoscenza all’Assessorato alla Salute e Politiche Sociale, la UIL FPL Sanità ha preannunciato di avere dato mandato ai propri legali di procedere contro l’Apss per la violazione dell’istituto che regolamenta l’attribuzione del Part Time.
Ed è per questo che la Uil Fpl Sanità del Trentino vuole portare alla luce che negli ultimi incontri avvenuti il 25 novembre e il 5 dicembre c.a. presso l’APSS è venuta a conoscenza che ci sono più di 1000 Part-Time, tra le quote definitive, le quote temporanee e quote aggiuntive, non ancora attribuiti. Tale mancanza è una grave violazione dell’istituto che regolamenta l’attribuzione del Part-Time visto che lo stesso prevede una quota del 25% dei lavoratori richiedenti.
Il SSN oggi è in profonda crisi sia per una carenza di figure professionali, ma soprattutto per le risposte inadeguate e la mancanza di sensibilità verso coloro che fino ad un anno fa venivano considerati “EROI”
In Trentino per risolvere questo grave problema si è pensato di creare un progetto ad Hoc che potesse rilanciare il nostro sistema sanitario pubblico attraverso uno staff di professionisti sanitari che con le loro competenze e autorità dovrebbero portare ad una maggiore attrattività verso questo fondamentale servizio.
La Uil Fpl Sanità del Trentino ha sempre sostenuto che uno dei problemi che ha portato mal contento è dovuto al fatto che i lavoratori non potevano accedere alle quote Part-Time, quote che abbiamo sempre saputo esaurite, e che oggi ci sembra doveroso segnalare che alcuni professionisti abbiano dato le proprie dimissioni perché avendo avuto negato loro il Part-Time non riuscivano a conciliare la vita lavorativa con la loro famiglia.
Preoccupante è il fatto che codesta amministrazione scarichi le loro inefficienze e responsabilità alle Organizzazioni Sindacali le quali sono stati informati di queste difficoltà solo giorni prima della mancata attribuzione. Ci preme sottolineare che la Uil Fpl Sanità del Trentino si è interrogata più volte su questo tema, non solo relativamente ai riflessi per le carenze organiche, ma anche per l’importanza dell’assegnazione del Part-Time, per alcune problematiche tipo salute o familiari.
Ricordiamo all’APSS che grazie alla sensibilizzazione da parte dell’Assessora alla Salute e Politiche Sociali della PAT che il 5 dicembre c.a. abbiamo sottoscritto un protocollo d’Intesa tra alcune OO.SS e l’Assessorato in cui, in merito alla trattativa del CCPL 2019/21, si dava priorità alla stipula di un nuovo accordo, con alcuni nuovi criteri, per l’Attribuzione del Part-Time futuri, ma nulla al momento vieta di assegnarli con l’Accordo Aziendale in essere.
Giuseppe Varagone
Segretario della UIL FPL Sanità del Trentino
scarica il pdf: 19.12.2022 Comunicato stampa




