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Bonus 200 euro, la dichiarazione al datore di lavoro sblocca il pagamento
Le lavoratrici e i lavoratori dipendenti che intendono beneficiare dell’indennità contro il caro prezzi devono presentare una dichiarazione preventiva al datore di lavoro. Il beneficio, poi, viene erogato nella busta paga di luglio. I dettagli nel testo ufficiale del Decreto Aiuti, DL n. 50 del 2022.
Scarica la dichiarazione: bonus200

Caro bollette. Aumenti record per gli abitanti della nostra regione.
La Cgia di Mestre certifica rincari per quasi 1.700 euro a famiglia. Cgil Cisl Uil: “Di fronte a questi numeri la misura della Giunta Fugatti dimostra tutta la propria inconsistenza. Tutti i 25 milioni di euro stanziati vanno spesi per almeno 60mila famiglie”
Dichiarazioni dei segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.
“I numeri presentati dalla Cgia di Mestre sono drammatici. Una famiglia in Trentino Alto Adige spenderà fino a quasi 1.700 euro in più rispetto allo scorso anno nelle bollette di elettricità e gas. Un salasso che può mettere letteralmente in ginocchio migliaia di famiglie del ceto medio-basso.
In regione la spesa addizionale legata ai prezzi energetici risulterà il 100% in più rispetto a quella registrata dagli Artigiani in Lombardia o in Umbria, ma anche il 65% in più di Veneto, Friuli ed Emilia Romagna. Senza parlare della Sicilia. Rispetto alle famiglie dell’isola i costi di trentini e altoatesini sono addirittura il 300% in più.
Per questo i bonus statali per lavoratori e pensionati in regione non sono sufficienti a garantire il potere d’acquisto delle famiglie.
Ma la Provincia non fa abbastanza. Il bonus bollette voluto dalla Giunta Fugatti è un pannicello caldo che esclude migliaia di famiglie con figli minori e redditi bassi. Da settimane chiediamo inascoltati che la Giunta riveda questo intervento ampliando la platea a tutte le famiglie con bambini e rendendo davvero equa ed accessibile la domanda prevista per chi non percepisce l’assegno unico provinciale. Vanno quindi utilizzati fin da subito tutti i 25 milioni di euro stanziati nominalmente dalla Giunta e va garantito un aiuto ad almeno 60-70mila famiglie come promesso ormai tre mesi fa. E vanno adeguate tutte le provvidenze alle famiglie al reale costo della vita oltre che sostenere la contrattazione sindacale al fine di aumentare le retribuzioni. Su questo fronte però dal duo Fugatti e Spinelli arriva solo un laconico e preoccupante silenzio”
Trento, 28 maggio 2022

Itea. Servono più alloggi pubblici per le famiglie. Cgil Cisl Uil: solo il 6,6% delle richieste ad oggi viene soddisfatto. Nel 2020 assegnati solo 242 abitazioni
“Sulla messa a disposizione di nuovi alloggi pubblici speriamo sia la volta buona e che alle parole seguano i fatti. Oggi possiamo solo constatare un drammatico immobilismo sul tema casa”. A parlare sono Manuela Faggioni, Michele Bezzi e Walter Alotti che per Cgil Cisl Uil seguono le politiche abitative all’indomani della presentazione del bilancio Itea. “Nel 2020, ultimo dato che abbiamo a disposizione, Itea ha assegnato solo 242 alloggi. E’ il dato più basso dal 2007 – proseguono -. In buona sostanza solo il 6,6% delle domande in graduatoria è stato soddisfatto. A questo si aggiunge poi il numero di quanti ottengono un contributo per pagare l’affitto”.
Dei 242 alloggi 235 erano di risulta (-25% sul 2019) e solo 7 nuove costruzioni assegnate. “E’ un dato preoccupate che non risolve il problema abitativo peraltro acuito dalla crisi economica innescata dalla pandemia. Oggi ci sono un migliaio di alloggi pubblici sfitti pari a ben il 10% del patrimonio Itea. Ci auguriamo che finalmente si metta mano a questo importante patrimonio e si avviino ristrutturazioni per ampliare il numero di case disponibili”. In particolare i sindacati sottolineano l’importanza di investimenti per l’efficientamento energetico. “Ma non c’è solo quello, la priorità deve essere la messa a disposizione di più alloggi possibili”.
Cgil Cisl Uil esprimono preoccupazione anche per lo stanziamento per il fondo affitti che resta a 7milioni di euro. “In questa situazione sarebbe stato importante investire maggiori risorse. Da oltre un anno cerchiamo un confronto con l’assessora Segnana e con la presidente Gerosa, ma, se si fa eccezione per un breve incontro con l’assessora, non abbiamo mai avuto alcun riscontro. Ad oggi l’Esecutivo ha trattato il tema casa solo come un terreno di propaganda ideologica. Una logica perdente sotto tutti i punti di vista”.
Eppure il patrimonio Itea è stato costituito con il fondamentale contributo delle lavoratrici e dei lavoratori trentini con il fondo quota Gescal. “E’ inconcepibile che in Trentino le organizzazioni sindacali non siano più coinvolte né si attivi l’osservatorio sulla casa, mentre in altre regioni proprio in ragione di questo contributo le organizzazioni sindacali sono coinvolte anche attraverso la partecipazione agli organismi di governance”, concludono.


Comunicato stampa – 17° Congresso UILM del Trentino
Si è tenuto oggi, venerdì 27 maggio, il 17° Congresso UILM del Trentino nella sala congressi di Villa S. Ignazio.
Dopo l’introduzione del presidente dell’assemblea Gianni Tomasi ha preso la parola il vicesindaco di Trento Roberto Stanchina che ha evidenziato l’importanza delle relazioni sindacali in un periodo complesso come quello attuale e la sua sostanziale affinità – anche come lavoratore dipendente – con il mondo della rappresentanza e delle parti sociali.
Il Segretario uscente Willj Moser ha poi esposto la sua relazione dopo i consueti saluti alle delegate, ai delegati e agli ospiti.
I temi esposti non potevano che diramarsi a partire da una questione centrale, la più grave crisi sociale e globale degli ultimi settant’anni. «La pandemia ha fortemente condizionato l’attività sindacale – ha dichiarato il Segretario – e abbiamo ripreso confidenza con procedure legate alla cassa integrazione contribuendo anche alla stesura di Protocolli Sanitari per rendere più sicuri i posti di lavoro. La guerra in Europa, invece, mette l’Europa e il nostro sistema economico produttivo di fronte ai propri errori e ai propri ritardi tecnologici e strategici».
L’inflazione, la difficoltà nel reperimento delle materie prime, il rischio di stagnazione delle retribuzioni, sono – secondo Willj Moser – gli spettri da affrontare per riaffermare le legittime esigenze e i bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori del settore metalmeccanico con la prospettiva di contenere la precarietà, ridurre il prelievo fiscale sul lavoro dipendente, riformare gli ammortizzatori sociali e ridefinire le politiche industriali.
Anche la transizione ecologica e tecnologica andrà gestita al meglio perché rappresenti una grande occasione e non il mero rischio di mettere a repentaglio tantissimi posti di lavoro. Sulla contrattazione il Segretario ha ricordato come nel settore metalmeccanico ci sia stato il rinnovo di ben sei Contratti nazionali si settore (cooperative metalmeccaniche, confapi, confimi, industria orafa argenteria, CCNL Artigianato e, il più importante, Federmeccanica). Necessario un cenno sul rinnovo del CCPL della depurazione acque reflue, con la UILM come protagonista attiva, e un omaggio ad Aldo Candioli – uomo chiave in questo settore – premiato con una targa per il suo impegno in tanti anni di militanza.
Rispetto alla contrattazione è stato illustrato il percorso comune con Cgil e Cisl per valorizzare la rappresentatività delle OO. SS. in tutti i settori produttivi e certificare le rappresentanze sindacali e il tesseramento. La UILM, terza organizzazione per RSU e RLS eletti, propone una riflessione sull’approccio ai lavoratori e sulla necessità di aprirsi a nuovi linguaggi di comunicazione per contrastare il fatto che in 190 aziende metalmeccaniche con più di 15 addetti della nostra Provincia solo in 70 di queste (il 36%) sono state elette rappresentanze sindacali.
«I già buoni rapporti con Fiom CGIL e Fim CISL – ricorda il Segretario – vanno ulteriormente rinforzati e il nostro contributo collettivo può portare a risultati importanti come l’accordo nell’ambito della vicenda Sicor per la possibilità di scegliere Sanifond instaurando un’auspicabile competizione con Metasalute nell’ottica di offrire una scelta libera e consapevole ai lavoratori». A Fiom e Fim viene quindi proposto un patto territoriale da opporre alla parte datoriale nella contrattazione integrativa, la 14° mensilità, la staffetta generazionale, l’incrementata formazione degli RLS.
A proposito della sicurezza sul lavoro viene citato il Segretario Generale della UIL Pierpaolo Bombardieri: «Ogni anno centinaia di lavoratrici e lavoratori perdono la vita mentre svolgono il loro lavoro (…) La UIL si fa portavoce di una lotta alle morti sul lavoro. Perché non è giusto. Perché chi va al lavoro deve avere sempre la certezza di poter tornare a casa ogni sera. Perché il sogno di un futuro diverso noi lo portiamo avanti, sempre, senza sosta». La UILM del Trentino ha aderito con entusiasmo alla campagna nazionale #ZeroMortiSulLavoro, tema prioritario citato anche da Mattarella e dal Papa.
In conclusione, arrivando a questo Congresso dopo un commissariamento con una nuova Segreteria guidata da Willj Moser da dicembre 2019, il Segretario intende guardare oltre le legittime aspettative di carriera puntando all’obbiettivo di creare un gruppo di persone e di delegati preparati, che sappia coniugare i valori del riformismo, della laicità, del pluralismo e della libertà con le nuove dinamiche del mondo del lavoro e con i linguaggi di una comunicazione moderna. «Un doveroso ringraziamento – conclude Willj Moser – va a Marcello Decarli, risorsa importante della Segreteria UILM del Trentino, per il suo contributo prezioso e insostituibile, nonché a Walter Alotti, Segretario Generale UIL del Trentino, Alan Tancredi, Segretario UILTEC e UILCOM e al Segretario nazionale UILM Luca Maria Colonna». Seguono gli interventi degli ospiti.
Michele Guarda, Segretario della Fiom del Trentino, ha onorato il netto miglioramento delle relazioni tra le categorie dei metalmeccanici a livello nazionale e territoriale, non così rosee in passato. Anche Luciano Remorini, Segretario FIM CISL ha mandato i suoi saluti (a distanza) assieme all’assessore Achille Spinelli che ha fatto i migliori auguri per le iniziative della UILM, in particolare quelle relative alla sicurezza.
Walter Alotti ha esposto i temi della UIL confederale affini al settore metalmeccanico, con particolare riferimento alla sicurezza e alla campagna nazionale #ZeroMortiSulLavoro nonché all’opportunità offerta dal fondo territoriale intercategoriale di sanità integrativa Sanifonds. Giuseppe Pelella il neoeletto Segretario della UILM di Bolzano si è complimentato per la notevole presenza femminile al congresso e ha rimarcato il tema delle rivendicazioni salariali. Alan Tancredi – Segretario UILTEC e UILCOM, nonché Segretario Confederale UIL del Trentino – ha affrontato i temi affini dell’industria raccontando anche qualche aneddoto risalente a quando Willj Moser lavorava in E-Pharma ed era suo delegato.
Segue un dibattito con i delegati.
Alla riunione ha partecipato infine il Segretario organizzativo UILM Nazionale Luca Maria Colonna, che ha condiviso le analisi fin qui fatte, elencato i risultati raggiunti e rimarcato i principali problemi, dal precariato alle carenze di approvvigionamento passando per rappresentanza, contrattazione e retribuzioni. Le conclusioni sono volte a incoraggiare la nuova squadra e a complimentarsi per il clima promettente che fin d’ora fa ben sperare per il futuro.
Viene nominato il consiglio territoriale che guiderà la UILM per i prossimi quattro anni affiancando il Segretario Generale. Il documento finale è approvato all’unanimità.
Si riunisce il consiglio territoriale che nomina il Segretario Generale UILM del Trentino Willj Moser.
Viene nominata la Segreteria provinciale composta da Willj Moser, Marcello Decarli e Luca Giori.
Viene nominato il tesoriere, Besnik Zana.
Scarica il pdf: comunicato stampa UILM Congresso 270522

Assegno di natalità. La volontà di discriminare è una scelta politica di questa maggioranza. Cgil Cisl Uil e Acli: questa è una visione miope perché perseverare nell’escludere imporrà costi elevatissimi alla nostra comunità
“Non ci sono più dubbi: la volontà di discriminare i cittadini stranieri, compresi i bambini e le bambine che nascono in Trentino, ma da mamme e papà extracomunitari, è la cifra politica di questa giunta e di questa maggioranza provinciale. Non si spiega altrimenti la scelta ostinata e miope di continuare ad imporre i dieci anni di residenza per accedere alle misure di sostegno alle famiglie. La scelta assunta ieri dalla IV Commissione è una pessima pagina per il Trentino e la nostra Autonomia”. C’è delusione e amarezza nelle parole dei segretari provinciali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, con il presidente delle Acli trentine, Luca Oliver. Nonostante il parere positivo delle comunità di accoglienza, delle associazioni familiari, dell’Ordine degli psicologi, del Cal e, perfino, della Diocesi di Trento, nonostante la sentenza del Tribunale di Rovereto che il 27 aprile scorso ha definito discriminatorio il vincolo dei dieci anni per l’assegno di natalità, noncurante della legislazione adottata sia a livello nazionale con l’assegno unico da un governo sostenuto dalla Lega Salvini sia delle scelte assunte in regioni a guida leghista, come il Friuli e il Veneto, la Giunta Fugatti tira dritto e boccia la proposta di legge per eliminare il vincolo di dieci anni per accedere alle misure di sostegno. “Nessuno ha intenzione di trasformare il Trentino nella terra dei bonus per tutti come vorrebbe far credere la propaganda leghista – insistono -. Questa è una questione di civiltà, perché non si fanno differenze tra bambini già dalla culla, ma anche di lungimiranza politica. Non favorire processi di integrazione mina la coesione sociale della nostra comunità e il prezzo, per tutti, sarà altissimo. Ma evidentemente c’è chi preferisce correre questo rischio per incassare un po’ di consenso politico”.
Con molta probabilità l’Esecutivo sta valutando di resistere alla sentenza del Tribunale di Rovereto e con molta probabilità andrà a schiantarsi come già accaduto con i dieci anni per gli alloggi Itea. “Troppo faticoso in termini di propaganda ammettere di aver sbagliato. La speranza però è l’ultima a morire e speriamo che da qui a quando il disegno di legge arriverà in Consiglio provinciale qualcuno, anche tra le file della maggioranza, prenda atto dell’errore e torni sui propri passi. Siamo consapevoli però che è una speranza fatua”, concludono.
Trento, 26 maggio 2022

L’APSS PERSISTE A NON PAGARE I LAVORATORI DELL’OSPEDALE DI ARCO
Giuseppe Varagone, Segretario della UIL FPL Sanità del Trentino punta il dito contro i Vertici Aziendali i quali da mesi, giustificandosi che il personale che si occupa dei pagamenti è assente per vari motivi, perseverano a non pagare il dovuto a tutti quei lavoratori dell’Ospedale di Arco che giornalmente svolgono il proprio dovere presso le Unità Operative e Servizi di codesto nosocomio.
In particolare da dicembre 2021 a questi Professionisti non vengono pagate, l’indennità, i salti riposo, le pronte disponibilità, le POA (Prestazioni Orario Aggiuntivo), ecc. e per cui come UIL FPL Sanità siamo intervenuti più volte tramite missive, ma nulla è cambiato.
Nelle varie lettere che abbiamo inoltrato avevamo invitato la Dirigenza Aziendale ad intervenire con nuove assunzioni a tempo indeterminato per sanare tali gravi carenze di personale provvedendo anche tramite una selezione a tempo determinato.
Conclude il Segretario della UIL FPL Sanità invitando l’Assessore alla Salute e alle Politiche Sociali Stefania Segnana ad intervenire presso l’Apss perché la stessa provveda con urgenza all’assunzione del personale Amministrativo mancante per far sì che a questi lavoratori gli venga pagato il dovuto.
Segretario della UIL FPL Sanita del Trentino
Giuseppe Varagone
Scarica il pdf: 26.05.2022 comunicato stampa
